Oristano 24 novembre 2024
Cari amici,
Viviamo la società
dell’usa e getta, una società che vive ossessionata dalla fretta, angosciata e
stressata, dove non c’è spazio per la lentezza e la riflessione, e, di
conseguenza, non c’è tempo per la riparazione di ciò che, per qualsiasi ragione,
smetta di funzionare. Questo ci porta ad eliminare, sostituendo al minimo
guasto tutto ciò che ci circonda: dalle auto ai mobili, dagli abiti alle TV,
dai computer ai cellulari. Insomma, tutti gli strumenti che, anche se per cause
banali non funzionano, diventano un rifiuto!
Ebbene, questo modo di
agire è proprio il frutto avvelenato della politica dell’usa e getta, e, praticandola, continuiamo
a creare un’immensità di spazzatura, che sta inquinando terra e mare, fiumi e
laghi, fino a che ci ritroveremo tutti sommersi dai rifiuti, a partire dalla
plastica. Certo, diversi tentativi di riciclo sono stati tentati, ma la verità
è che quanto fatto è ancora troppo poco per quello che servirebbe. Bisognerebbe
per esempio agire in maniera radicale, creando nelle città e nei paesi idonee
strutture.
Su questo fronte una
delle nostre regioni, la LIGURIA, è partita per prima ed ha già messo in
moto un sistema computerizzato. In questa regione la spazzatura è diventata “DIGITALE”,
nel senso che si riesce a riciclare quasi tutto, ogni genere di rifiuto, trasformando
I RIFIUTI IN RISORSA! Si, amici, l’ultima frontiera dell’immondizia passa
proprio per il digitale e la sostenibilità, nel senso che i rifiuti,
opportunamente trattati, debbono diventare “una risorsa, una ricchezza, e non
un costo”. La Liguria ha iniziato a farlo, partendo dall’adozione dei cassonetti
“intelligenti”, che hanno una tessera digitale per essere aperti e misurano in
qualche modo qualità e quantità dei conferimenti, con la possibilità di sconti
sulla Tari, la tassa sulla nettezza urbana.
E non è tutto: a quelli
che si impegnano a eliminare correttamente i rifiuti come la plastica,
utilizzando dei particolari compattatori, i “PLASTIPREMIA”, vengono
concessi sconti vari alle persone che infilano le bottiglie di plastica nello speciale
compattatore, che provvede a triturarli, facendo così rivivere alle bottiglie una
seconda vita. Insomma, tutti strumenti che responsabilizzano i cittadini, perchè
misurando in modo attendibile e certificabile l’attività di compostaggio svolta
da loro a casa, con la registrazione su un’App che parte
dall’autocertificazione della propria compostiera domestica, beneficiano di
sconti importanti sul tributo.
Quanto all’umido, è stata
adottata una particolare compostiera, in polietilene riciclato, dotata di un
collegamento facilitato al sistema di controllo digitale tramite un Qr Code
univoco, con istruzioni di montaggio e guida al compostaggio in app. Un
progetto pilota di cui AMIU, l’azienda municipalizzata della Nettezza
Urbana di Genova, e dei Comuni della Città Metropolitana di Genova, è l’apripista.
Indubbiamente quello appena citato è un progetto che, in qualche modo, è parte
di un disegno complessivo di economia circolare, che è considerato il futuro dell’eliminazione
ragionata dei rifiuti.
A sensibilizzare i
cittadini si è messo anche il sindaco di Genova in persona Marco Bucci, che non
perde occasione per ricordare ai suoi cittadini che “I rifiuti non devono
essere un costo, ma una ricchezza”. E proprio il digitale è la chiave di volta
per arrivare a questo, che si tratti di differenziata, di compostaggio
domestico o di corretto conferimento nei cassonetti con la tessera e il chip.
Una via da seguire, che dovrebbe contagiare tante altre regioni, perché solo
attraverso l’adozione della cosiddetta “economia circolare”, sarà possibile evitare
che il mondo venga sommerso dalla spazzatura!
Cari amici, La Liguria e
in particolare la sua capitale, Genova, sono considerati i centri pionieri di
questo nuovo modo di ricavare ricchezza dai rifiuti. Un’ultima operazione è
quella che prende il nome di “Bic Zerowaste”, che è considerato il primo
incubatore di imprese a totale circolarità; un progetto voluto da FILSE, che è
la finanziaria della Regione Liguria, e AMIU che è la municipalizzata genovese
dell’igiene urbana. Un progetto importante e complesso, che è ancora nella fase
iniziale e che, mi piacerà affrontare con voi lettori in un prossimo articolo.
A domani.
Mario
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