Oristano 20 novembre 2024
Cari amici,
C’è una sfida titanica
in corso, che riguarda il mondo delle auto e della movimentazione in
generale: quella tra l’auto elettrica, pubblicizzata come l’unica capace di garantire il futuro, e quella a idrogeno, che, potrebbe, invece, risultare
vincente nella competizione. Che il futuro di questo pianeta passi per l’abolizione
dell’utilizzo dei combustibili fossili per la produzione di energia, che dovrà
avvenire solo con l’utilizzo di fonti rinnovabili, è una certezza
inequivocabile, ma c’è sicuramente da distinguere tra fonte e fonte, senza
dimenticare i costi di smaltimento.
Che l’auto elettrica,
prima decantata come il toccasana, abbia poi presentato diverse, serie problematiche è
certamente vero, tant’è che le vendite non sono certo schizzate a meraviglia.
Mentre l’Europa ha già preparato il piano di eliminazione delle auto a benzina
e diesel, dei geniali costruttori stanno rielaborando l’utilizzo dell’idrogeno
come combustibile pulito e non inquinante. Tra questo c’è la Toyota, che di
recente ha annunciato il lancio sul mercato di un’auto a idrogeno, che utilizza
delle cartucce sostituibili o ricaricabili di idrogeno, che potrebbero essere
proprio l’uovo di colombo. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Amici, la tecnologia del
motore ad idrogeno non è recentissima, ma più antica di quanto si possa immaginare:
il primo motore, un prototipo, fu realizzato dallo svizzero Francois Isaac de
Rivaz; era un motore a combustione interna, funzionante con una tecnologia che successivamente
fu migliorata con l’adozione di motori a celle di combustibile (FCV), fino
all’80% più efficienti. Il primo motore a celle di combustibile fece la sua
apparizione nel 1959. È un trattore agricolo convertito, opera di Harry Karl
Ihrig, contenente 1.008 piccole celle a combustibile alcaline. Nel 1966 fu la
General Motors a creare la prima automobile FCV da passeggeri, e da allora le
sperimentazioni sono proseguite all’insegna di una sempre maggiore efficienza.
Ma vediamo “Come funziona
un’auto a idrogeno, dotata della moderna tecnologia. L’auto viene dotata di una
bombola ad alta pressione, e l’idrogeno contenuto immesso poi in una pila a
combustibile, la cosiddetta fuel cell. Questa è considerata il cuore delle auto
a idrogeno, al cui interno avviene una reazione elettrochimica che, ionizzando
il combustibile (gli atomi d’idrogeno), genera elettricità e produce come scarto
nient’altro che acqua. Le automobili a idrogeno sono quindi tecnicamente
veicoli elettrici!
Ebbene, il colosso
giapponese TOYOTA ha presentato la sua auto a idrogeno dotata di una “cartuccia portatile”,
realizzata con una tecnologia innovativa, quasi una potente “Batteria gigante
portatile”, che rappresenta un modo nuovo di concepire il futuro dell’auto e
della mobilità in generale. Immaginate di poter “ricaricare” la vostra auto in
pochi secondi, proprio come cambiate le pile del telecomando! La novità è stata
annunciata al Japan Mobility Show Bizweek 2024, dove Toyota Motor
Corporation ha parlato di sostenibilità e futuro.
Amici, a parte che l’idrogeno
è un combustibile pulito, avere un’auto a idrogeno col sistema Toyota,
significa avere un’auto alquanto versatile e con tempi di ricarica velocissimi.
Mentre le auto elettriche richiedono lunghe soste per la ricarica, un veicolo con la cartuccia a
idrogeno potrebbe fare il “pieno” in pochi secondi, proprio come cambiare una
batteria. Essendo, poi, l’unico sottoprodotto dell’uso dell’idrogeno l’acqua, che
viene eliminata dal tubo di scappamento dell’auto, questo è un vantaggio non da
poco in un mondo che lotta contro il cambiamento climatico!
L’idrogeno è sicuramente
il combustibile ideale per la circolazione de futuro. Su questa avventura che
riguarda il “futuro dell’auto non inquinante”, non sta lavorando solo la
Toyota, ma diverse altre aziende automobilistiche, come Hyundai, BMW e Honda,
che stanno esplorando anch’esse il potenziale dell’idrogeno. Insomma, tutti
sappiamo che in questo momento il settore dell’auto si trova in quella che
possiamo definire una “crisi di scelta”, e l’idrogeno certamente giocherà un
ruolo essenziale in futuro.
Cari amici, credo proprio che Il futuro della
mobilità sia ancora tutto da scrivere, e, a quanto pare, ora si è aggiunta una
nuova, intrigante pagina alla storia della mobilità. Di certo Toyota ha
riacceso l’interesse per l’idrogeno, con questa curiosa cartuccia destinata
agli automobilisti. Che sia questa la scintilla che accenderà la prossima
rivoluzione energetica, o, invece, sarà l’auto elettrica a dominare il mercato? Il finale non è ancora stato scritto!!!
A domani.
Mario
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