martedì, maggio 30, 2023

SUPERSTIZIONE, CREDENZE E RITI SCARAMANTICI: COME L’UOMO, DA SEMPRE, CERCA DI PROTEGGERSI CONTRO LA SFORTUNA E I PERICOLI DELL’IGNOTO.


Oristano 30 maggio 2023

Cari amici,

La varie forme di SUPERSTIZIONE, sicuramente frutto della paura dell’uomo per l’ignoto, hanno avuto origine in epoche molto lontane, tanto da farle risalire alle origini dell’umanità. Una paura innata, quella dell'uomo, che si è sempre estrinsecata dando corpo a varie “credenze”, che venivano corroborate da riti scaramantici, con il preciso scopo di cercare di annullare i possibili effetti malefici derivanti da forze ignote, che potevano costituire un serio pericolo per la propria esistenza. Ebbene, nonostante il passare dei secoli, molte forme di superstizione sono sopravvissute, anche se magari l’originario significato è andato perduto. Ed ecco che che continuiamo a portarci appresso oggetti portafortuna, a fare gesti scaramantici, a farci venire l’ansia del venerdì 17, ad evitare di frequentare determinati posti, e, se incontriamo in auto un gatto nero che ci attraversa la strada. ci viene una grande paura e così via.

Seppure da tempo la scaramanzia sia stata definita frutto dell’ignoranza, liberarsene appare ancora molto difficile, perché l’abitudine è la paura del domani sono insite nella natura umana, per cui è alquanto difficile liberarsene. La superstizione dunque permane, quale reazione difensiva verso le forze dell’ignoto, alla ricerca di un riparo contro il suo potere negativo, cercando possibile protezione. Si, amici, al giorno d’oggi, nonostante viviamo la civiltà tecnologica del Terzo Millennio, molte delle antiche pratiche scaramantiche sono sopravvissute, utilizzate quale antidoto nei momenti di maggiore stress e insicurezza. Il bisogno di sicurezza è scritto nel DNA dell’uomo, e, in questo modo ha fatto sopravvivere comportamenti che oggi, a dir poco, fanno alquanto sorridere! Ma ecco, amici, per soddisfare la Vostra curiosità, un riepilogo di alcuni comportamenti.

Ne di Venere né di Marte non ci si sposa né si parte”. Questo comportamento, ancora oggi valido, era in uso nella Roma pagana, quando si consigliava, per scaramanzia, di non sposarsi nel giorno dedicato a Marte, il martedì. Essendo Marte il corrispettivo del greco Ares, il dio della guerra, si temeva che gli sposi litigassero sotto la sua influenza. Il legame stretto del Venerdì con la religione cristiana spiega anche come mai tale credenza negativa sia rimasta radicata nel tempo; per il cristiano, infatti, il Venerdì ricorda la morte di Cristo, quindi il rimandare la partenza, qualora la data cada di venerdì, risulta in ossequio al ricordo del giorno della crocifissione di Cristo, evitando pertanto i viaggi che iniziano di venerdì, in quanto soggetti a cattiva influenza.

Anche oggi, passeggiando in campagna, “Trovare un ferro di cavallo”, è ritenuto un momento di buona fortuna. Questa tradizione nasce secoli fa, quando sarebbe stata davvero una benedizione imbattersi in uno di questi ferri appartenuti magari ai cavalli del re o dei nobili più agiati; questi, infatti, per sfarzo erano ricoperti d’oro e potevano davvero rappresentare una fortuna. Anche incontrare delle “persone particolari” per strada, può creare ansia ed effetti negativi. Se si incontra un prete, per esempio, o un monaco, viene una certa ansia: fa prevedere pericoli in vista o disgrazie nel viaggio. Anche il calendario ha la sua importanza. Quando il Natale cade di domenica, si presume che sarà un buon inverno, una quaresima ventosa e un'estate secca. Se, invece, a Capodanno si riceve un simbolo di buona fortuna, si avrà fortuna per tutto l'anno!

Anche l’incontro con gli animali è anch’esso ricco di significati scaramantici. Sentire un “Cane che ulula” in una casa, fa presupporre che qualcuno in essa si ammalerà o morirà; se una gazza gracchia sul tetto di una casa, significa che presto arriverà un visitatore; quando, invece, qualcuno sente il cuculo piangere cinque volte, significa che si hanno solo cinque anni di vita; anche incontrare una lepre sulla strada, non porta bene: significa che accadrà una cosa brutta. Invece, incontrare un rospo sulla strada significa che accadrà una cosa buona!

Cari amici, la scaramanzia ha mille sfaccettature! Spargere sale, per esempio, equivale a maledire la terra: il sale, infatti, rende il terreno sterile per un lungo periodo di tempo; quando tuona a dicembre, ci saranno raccolti abbondanti, pace e armonia, mentre se tuona a gennaio, è probabile che i raccolti siano ancora abbondanti, ma con venti forti arriva il danno. Trovare una moneta, anche piccola, o un ago, è presagio di fortuna, però la moneta è da conservare, perché se uno se ne disfa, la fortuna gli si ritorcerà contro.

La scaramanzia è un campo alquanto vasto! Ecco qualche altra perla. Come nel caso del cuculo, sentire un gallo cantare cinque volte significa avere solo cinque anni di vita; una profezia legata al tramonto recita: un cielo rosso di notte è la gioia dei pastori, foriero di bel tempo, ma se il corvo starnazza, il suo gracchiare a lungo sta a significare che il tempo cambierà. Un'eclissi di Sole, invece, annuncia possibili disastri e distruzioni imminenti. Lo starnuto, invece, si dice che dà a Satana l'opportunità di entrare nel corpo: solo dicendo "Dio ti benedica" si esorcizzerà il diavolo. Infine, ancora sul gatto nero: un gatto nero che attraversa il cammino di una persona, rappresenta un presagio di sfortuna e morte.

Cari amici, la scaramanzia sarà sempre compagna dell’uomo, che fin dagli albori della sua esistenza ha sempre avuto paura del suo percorso terreno e della morte. Che dire, se non possiamo cambiare il nostro destino? Io direi di continuare a percorrere il nostro sentiero di vita senza troppe ansie, magari facendo ogni tanto gli scongiuri!

A domani.

Mario

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