domenica, maggio 21, 2023

LE MERAVIGLIE DELLA GALLURA. NELLE “CONCHE” DEL MONTE PULCHIANA, ESISTE UNA CASA UNICA AL MONDO: È CHIAMATA LA “CASA DEI PUFFI”. ECCO LA SUA ANTICA E CURIOSA STORIA.


Oristano 21 maggio 2023

Cari amici,

La Gallura è di certo una delle parti più antiche della Sardegna. Nella rocciosa parte centrale, proprio a causa della natura geologica di queste rocce, i numerosi “tafoni”, rocce tondeggianti naturali, sono state scavate dall’erosione, creando così numerose cavità rocciose naturali dette “CONCHE”, che nel tempo sono state utilizzate per i più svariati usi. Già a partire dalle popolazioni nuragiche (i primi insediamenti in Sardegna sono datati a partire dal 10.000 A.C.), le conche venivano usate come rifugio, come luogo per accudire gli animali e anche come riparo per le vivande.

Nei tempi antichi la Gallura era terra alquanto abitata, almeno fino al 1600 circa, quando un’epidemia di peste decimò tutti gli abitanti che vennero, successivamente, sostituiti da coloni corsi, provenienti dalla vicina isola. Nel XIX secolo, che fu un periodo alquanto turbolento per la Sardegna, gli omicidi e le faide tra famiglie erano diventati comunissimi: anche un semplice furto poteva innescare una reazione a catena tra i familiari delle rispettive vittime che entravano così in un vortice di vendetta che poteva durare anni. Fino alla metà del 1900, il fenomeno del banditismo imperversò nell’Isola, e numerosissimi latitanti trovarono rifugio nelle conche galluresi, diventando il perfetto nascondiglio.

Oggi viviamo certamente tempi diversi, ma la bellezza aspra e selvaggia di questi luoghi non ha perso nulla del suo antico fascino! Sul Monte Pulchiana, per esempio, c’è un grande monolite di proporzioni gigantesche: è il più grande dell’isola! Nel 1927 un grande masso si staccò dal monolite principale e, essendo a conca, venne trasformato in una vera e propria abitazione, con l’aggiunta di blocchi di granito. Per la forma del tafone a conca, che somiglia a quella di un fungo, questa curiosissima abitazione venne chiamata “La casa dei puffi”.

Amici, questa “casa dei Puffi”, è davvero una graziosa abitazione: minuscola e tondeggiante, sembra proprio una di quelle che ha nutrito la fantasia di intere generazioni di piccini! Le famiglie che oggi la visitano con i figli fanno la gioia di ogni bambino che la vede! È una casetta dove loro, nei loro giochi d’infanzia, hanno sempre immaginato di dimorare. A loro, osservandola, pare proprio che da un momento all’altro, dall’uscio di quella minuscola dimora, faccia capolino un esserino blu, vestito in calzamaglia e dal buffo cappello a punta, e che, sorridendo, li inviti a entrare!

Chiunque vada a visitare questi luoghi, si rende conto di essere in uno dei posti più belli della Sardegna, dove vegetazione mediterranea e numerose formazioni rocciose, scolpite dal vento e dall’acqua, fanno da cornice ad un paesaggio davvero fiabesco. Ed al centro di questo paesaggio fatato, spicca, come in una favola, la “casa dei Puffi”. Si rimane incantati ad ammirarla: con il suo tetto liscio e tondeggiante, un piccolo uscio sul davanti e una deliziosa finestrella; manca solo il tipico comignolo fumante, anche se, a differenza del celebre cartone animato, la “casa dei Puffi” isolana non è ricavata da un fungo, bensì da una roccia!

Amici, come ho accennato prima, queste cavità rocciose naturali dette “CONCHE”, sono state utilizzate nei secoli per i più svariati usi. In epoca nuragica furono impiegate come luoghi di sepoltura, aree sacre protette da muretti a secco che chiudevano gli ambienti funerari, i cui resti si conservano ancora oggi. Successivamente gli impieghi di queste cavità furono alquanto differenti: non più usati con finalità spirituali, ma anche come incantevoli dimore. In dialetto gallurese, il termine impiegato per identificare questo genere di piccole caverne granitiche è “Conca Fraicata”, ovvero cavità naturale successivamente fabbricata, ovvero chiusa con blocchi di granito, ricavando, così, un piccolo edificio, spesso impiegato come abitazione dai pastori, o come deposito per derrate alimentari e rifugio per animali.

Cari amici, credo che, da persone curiose come penso che siate, sarete in tanti spinti ad andare a visitare la “Casa dei puffi”.

A domani.

Mario

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