Oristano 4 settembre 2020
Cari amici,
Settembre nella
tradizione agro-pastorale oristanese era un mese atteso e venerato. Chiamato Cabudanni,
dal latino Caput anni, in quanto con settembre si dava inizio alla nuova
annata agraria, era di importanza strategica per tante famiglie del contado, e,
ovviamente anche per quelle dei proprietari terrieri. Era il mese in cui si onoravano
i precedenti patti agrari venuti a scadenza, ma l’occasione anche per rinnovarli
o stringerne dei nuovi; gli accordi tra i proprietari agricoli, allevatori e
mezzadri, si rinsaldavano di anno in anno di norma con una stretta di mano.
Oristano, con le sue fertili pianure e gli eccellenti allevamenti in quel mese
era meta di una moltitudine di personaggi, ricchi e poveri, che provenivano da
tutto il territorio della Provincia.
Come per anni scrisse l'indimenticabile Beppe Meloni, nei primi tempi contadini
e allevatori si stabilivano negli spazi intorno alla Chiesa di S. Francesco; successivamente (dal 1874) si trasferirono nella storica “Pratza de’is bois”,
dove era stato allestito in via permanente un grande spazio dedicato
all’allora fiorente mercato del bestiame. Qui agricoltori e allevatori di ogni
parte dell’Isola trascorrevano intere giornate, tra incontri d’affari e
pantagrueliche mangiate e bevute, in grande festa e allegria.
La civiltà agro-pastorale
di allora, ben diversa da quella di oggi, si dava l’appuntamento clou il 14
di Settembre: un appuntamento della massima importanza, che denotava un
connubio forte tra fede religiosa e tradizione laica.
L’abbinamento trai due
poli, laico e religioso, era costituito dalla festività di Santa Croce, che il
14 celebrava sia la solennità dell’Esaltazione della Santa Croce, che rimarcava
“l’impegno di onorare i Patti agrari”. La festa, che ha attraversato i secoli, perpetuava
così nel tempo un antico rito, superando anche il passaggio dalla civiltà
contadina a quella agro-industriale.
I maggiori poli dove
gravitava la festa erano, dal punto di vista religioso, la Chiesa di S.
Francesco, nelle cui vicinanze per lungo tempo si svolse anche la festa
popolare, e il vicino Municipio, che, data l’importanza della ricorrenza,
inserì ufficialmente la festa di Santa Croce nello Statuto Comunale, considerandola
la “Festa Manna” della Città.
Ebbene, amici, nonostante
il passare dei secoli gli oristanesi non hanno mai dimenticato questa festa.
Potrà essere stata variata nel tempo, in quanto nulla resta immutabile, ma il “Settembre
Oristanese” è vivo ancora oggi nel cuore degli oristanesi. Oggi la festa, pur
scarna di festeggiamenti civili, ha mantenuto la sua forza religiosa,
fortemente radicata negli oristanesi grazie soprattutto all’incessante azione
dei Frati Minori Conventuali e della Comunità religiosa diocesana.
Anche quest’anno, dunque,
l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, ha voluto dare il via allo
storico “Settembre Oristanese”. Un mese sempre di ricco di eventi, che, seppure
nel rispetto delle misure di sicurezza contro la diffusione del Coronavirus, renderanno
il doveroso omaggio alla migliore tradizione oristanese. Quanto stabilito per l’intero
mese settembrino offrirà, a turisti e residenti, numerosi, interessanti appuntamenti legati alla tradizione e alla
fede religiosa, ma anche eventi sportivi, musicali e culturali.
Sia il Sindaco che l’Assessore
alla Cultura Massimiliano Sanna, hanno così commentato: “L’emergenza
sanitaria, che purtroppo in questi giorni sta riesplodendo in tutta Europa,
evidentemente condiziona anche il settembre oristanese. Tuttavia le
manifestazioni in programma, quelle proposte direttamente dal Comune o dalla
Fondazione Oristano, così come quelle curate da alcune associazioni culturali,
società sportive o comitati, verranno svolte osservando un rigido protocollo di
sicurezza. Per ogni appuntamento ogni organizzatore ha la responsabilità di
garantire il rispetto dei protocolli di sicurezza, impegnarsi a evitare gli
assembramenti, controllare l’utilizzo di mascherine e vigilare sul rispetto di
tutte le disposizioni al fine di consentire lo svolgimento delle manifestazioni
in condizioni di sicurezza”.
Cari amici, personalmente
sono d’accordo che la tradizione venga preservata, e anche quest’anno, seppure
con le necessarie limitazioni, la straordinaria, storica, manifestazione del “Settembre
Oristanese”, avrà il suo atteso, annuale percorso. Ecco il calendario (esposto
nella locandina), che indica, giorno per giorno, le manifestazioni studiate
quest’anno per la ricorrenza.
A domani.
Mario
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