lunedì, settembre 21, 2020

IL GELATO: UNA LUNGA E BELLA STORIA CHE POSSIAMO DEFINIRE ITALIANA, ANCHE SE LE SUE ORIGINI RISALGONO ALMENO AL 500 a.C.

 


Oristano 21 settembre 2020

Cari amici,

L’origine del gelato, quello che siamo abituati a consumare oggi, può essere certamente attribuita all’Italia, e in particolare alla Sicilia, dove il gelato venne concepito nel periodo della dominazione araba. Ma le prime tracce di gelato, o meglio dei suoi antenati, le troviamo in tempi ben più remoti, essendo già presenti nelle civiltà antiche della Mesopotamia, Cina, Egitto, etc., quando altro non erano che dei semplici miscugli di miele e frutta con ghiaccio o neve.

Storicamente il più antico documento in cui si parla di "gelato" è quello attribuito ad un poeta greco vissuto nel 500 a.C. ad Atene. I greci amavano preparare le loro bevande rinfrescanti con poco limone, miele e molto succo di melograno, il tutto miscelato con neve o ghiaccio. Successivamente nella penisola arabica, forse considerato anche il clima, il consumo di bevande fresche andò sempre in crescendo, per cui risultò facile creare miscele di frutta e ghiaccio dal gusto piacevole e che smorzavano la calura.

Gli arabi, come sappiamo, dominarono per lungo tempo anche la Sicilia, dove esportarono questa loro usanza, mescolando la neve dell'Etna ai succhi di frutta, creando quello che può essere considerato l'antenato del nostro gelato artigianale. Questa usanza portata dagli arabi in Sicilia, presto si diffuse in tutta Italia. La passione per questa dolce e fresca bevanda (in arabo chiamata “sharbat”, termine da cui è derivata la parola italiana sorbetto) contagiò rapidamente altri popoli. 

Già durante la dominazione araba in Sicilia, quella meraviglia a base di zucchero di canna, petali di fiori e frutti maturi raggiunse le più importanti corti europee. Nel Seicento questa prelibatezza (riservata, però, alle classi più abbienti) spopolò nelle corti d'Italia e di tutta Europa, oltre che nelle dimore dei potenti; il gelato intanto diventava sempre più ricco, con l’aggiunta, alla ricetta base, di latte, panna e uova, dando vita ad un prodotto molto simile a quello attuale.

Questo gelato a base di latte o alla crema di latte e altri ingredienti, nasce intorno all’anno 1565, presso la corte di Caterina de' Medici, a Firenze, per merito dell’architetto Bernardo Buontalenti, detto Mastro Bernardo delle girandole, che realizzò un sorbetto quasi gelato utilizzando neve, sale (per una legge fisica quest’ultimo abbassa la temperatura), limoni, zucchero, bianco d’uovo e latte.

Nello stesso secolo, Francesco Procopio dei Coltelli, un giovane cuoco siciliano, appassionato di caffè e di dolci, decise di partire dalla Sicilia alla volta della Francia in cerca di fortuna, esportando presso i cugini francesi la cultura culinaria italiana. Subito apprezzato, nel 1686 fonda a Parigi Le Cafè Procope”, la prima gelateria nonché il primo caffè europeo. In pochi anni il locale parigino di Francesco Procopio si guadagnò l'attenzione di letterati e artisti, rubando clienti ai più rinomati locali parigini. 

Alla base del suo grande successo la bontà dei suoi gelati e dei suoi sorbetti. I clienti potevano gustare diversi tipi di gelato: da quello al succo di limone, a quello ai fiori d'anice, dal sorbetto di fragola a quello di fiori di cannella, solo per dirne alcuni. Fu così che Francesco Procopio dei Coltelli, acquistò la fama di padre del gelato, che tramandò poi al figlio e presto la sua fama varcò i confini della Francia. 

Le Cafè Procope” divenne negli anni il "luogo felice", scelto da Voltaire e Rousseau, ma anche da Napoleone, Honoré de Balzac e Victor Hugo. Si narra anche che fu rifugio di Diderot, che tra un sorbetto e una tazza di caffè, si ritirava nel locale per scrivere capitoli della sua famosa enciclopedia. Gran parte della cultura europea transitò in questo locale diventato famosissimo, in quanto gli si attribuiva una forza d'attrazione grandiosa! Ancora oggi il Cafè Procope (ora operativo come ristorante) può essere ammirato, pensando a quanto il potere del gelato fu capace di stimolare grandi menti. 

Col passare degli anni la “voglia di gelato” si diffuse senza sosta anche nel nuovo mondo. Anche in America la popolarità del gelato continuò a crescere ed evolversi. Nel 1903 il gelataio Italo Marchioni ideò negli Stati Uniti le prime cialde a cono: ed ecco nascere il cono gelato. Nancy Johnson, del New Jersey, nel 1846 mette a punto la prima gelatiera: un mastello pieno di ghiaccio e sale dove Nancy inserì un cilindro metallico con l'impasto da gelare che veniva girato con una manovella. 

Due anni dopo William Young applicò un motore al mastello, consentendo un raffreddamento più uniforme del composto. La vera rivoluzione però la si ebbe all'inizio del '900 con l'introduzione della sorbettiera a motore. La produzione di gelati su larga scala, sia in Europa che nel mondo, si verifica dal 1939 al 1948. In quegli anni in Italia le aziende Pepino e Motta lanciarono rispettivamente il Pinguino e il Mottarello, i nonni dei moderni gelati confezionati. E oggi sappiamo bene quanto il gelato continua la sua fortuna!

Cari amici, seppure le lontane origini del gelato non siano propriamente italiane, gli italiani possono rivendicare tranquillamente un ruolo importante, anzi determinante, nell'invenzione e diffusione del gelato. Questo fresco e genuino prodotto è diventato sicuramente uno dei dessert più diffusi e conosciuti al mondo, grazie alla sua bontà e alla genuinità degli ingredienti utilizzati. Il gelato artigianale da sempre porta la tradizione alimentare italiana in tutto il mondo. Viva il gelato!

A domani.

Mario


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