Oristano 4 maggio 2024
Cari amici,
Sono uno che ha sempre
amato leggere (oltre che scrivere), e molti di Voi lettori questo lo sanno bene! Ho letto tanti libri
sugli argomenti più svariati, che hanno analizzato il vivere umano nella gran
parte delle sue espressioni: da quelle positive, altruistiche, a quelle di
grande egoismo, che grondano negatività. Mai, però, mi era capitato di leggere
un libro come quello su cui voglio riflettere con Voi oggi, amici, perchè leggerlo mi ha
creato una miriade di sensazioni difficili anche da descrivere, per quelle ondate di pathos
che, pagina dietro pagina, mi avvolgevano come in una spirale labirintica da cui
è difficile uscire! Ho letto il libro con curiosa avidità ma anche con ansia crescente, tento da finire di leggerlo in tempi alquanto brevi, arrivando trafelato all’ultima
pagina.
Il libro di cui parlo è quello che vedete(in copertina) nell'alto di questo post, che porta come titolo “VOLEVO
ESSERE CAINO”. Il libro è scritto da Anna Steri, sarda di Villacidro, nata nel 1967, in possesso del diplomata in Organo e Composizione organistica e in Clavicembalo, ma che, da persona che voleva innanzitutto realizzare i suoi sogni, ha voluto privilegiare l'innata, sua forte passione per la scrittura, che covava dentro
di sé fin dall'età di nove anni. VOLEVO ESSERE CAINO non è il suo primo libro, in quanto in precedenza ne aveva già scritto altri sette, tra i quali “Nevralgie affettive”
(scritto nel 2017) che ha vinto il Premio Internazionale di Letteratura Alda Merini.
Il libro Volevo essere
Caino, è un’analisi cruda e spietata sulla generazione ultima che ci
circonda: quella degli adolescenti; è questa una generazione meglio definita, nel nostro
stravolto mondo odierno, “Generazione Zeta”, ben diversa da tutte le precedenti. Sarà perché da questi adolescenti mi separano
ben due generazioni, nel senso che ne sono il teorico “nonno” (sono nato nel
1945, a guerra appena finita), ma penso che essi siano il frutto, forse, di tanti errori commessi da noi adulti; credo che in tanti abbiamo sbagliato, nei
loro confronti, nell’applicare il sistema educativo. La mia è una generazione
che è cresciuta cercando di ricostruire lentamente il tessuto umano e sociale, distrutto dalle macerie della
guerra, mentre quella successiva, quella dei loro padri, è quella che assaporava i primi frutti, e che ha allevato i figli con l’obiettivo
che “essi dovevano avere tutto quello che a loro era mancato"!
Ed ecco, purtroppo, il
risultato derivante: chi non conosce la sofferenza, chi non si è mai dovuto rimboccare le
maniche per conquistare anche le cose indispensabili, si ritrova a vivere una vita vuota, senza scopi e obiettivi da raggiungere! A cosa può aspirare un giovane che in
casa ha tutto, dallo smartphone fin dalle elementari alla paghetta settimanale, dal motorino alle
vacanze al mare o in montagna e alle serate in discoteca, a prescindere dal rendimento scolastico? In realtà "al nulla da conquistare", in quanto ha già tutto! Ed è questo nulla, questa angoscia colma di
noia a riempire in negativo le giornate dei fragili ragazzi in formazione, l’età
più critica che precede la maggiore età: i 18 anni! Le vicende raccontate nel
libro di Anna Steri con un linguaggio crudo (quello della strada), talvolta
scabroso ma autentico, sono riferite ad un gruppo di questi adolescenti, preda
proprio di quel male prima indicato: la noia mortale, che li porta ad
abbandonare la normale, alienante quotidianità per avventurarsi in brutali prove di forza
prevaricanti, quelle del fare del male senza motivo, solo per mostrarsi “grandi,
capaci e forti”, riempiendo e appagando così quell’immenso vuoto che cova
dentro di loro!
Amici, la lettura del
libro "VOLEVO ESSERE CAINO" è travolgente! Anna, con grande competenza, alterna dialoghi reali e
riflessioni interiori, mentali, mostrando al lettore sia le fragilità presenti negli
adolescenti che l’imperizia degli adulti, i loro genitori; il libro, però, mette a nudo
anche altri mali presenti negli adulti, quelle “mele marce”, purtroppo presenti all’interno di quelle strutture educativo-formative che invece dovrebbero garantire educazione, formazione e insegnamento ai giovani adolescenti. Il lettore. pagina dopo pagina. è risucchiato in un tornado di
emozioni: quelle fortemente rappresentate nel libro, e quelle che nascono dentro di lui, sconvolto
da comportamenti tanto brutali e atroci! Anna Steri, con le taglienti, giuste
parole, usate a volte come scalpello e altre come pennello, cesella e dipinge situazioni incredibilmente reali, che vanno dall’alternarsi
delle negative esperienze degli adolescenti, afflitti da quel malessere che cova dentro
di loro e che si sfoga passando dalla normale quotidianità al praticare il male con
brutale violenza, all’ansia che provano gli adulti, spesso impreparati a gestire
situazioni così difficili da risolvere. Nel libro il lettore trova le tante sfaccettature del male, che grava come una spada di Damocle su giovani e meno giovani, sui figli e sui genitori, colpevoli spesso di trascurare, a causa del lavoro, la famiglia e i figli, ma il dazio, come ben sappiamo, si paga sempre!
Come in un caleidoscopio, il lettore segue lo svolgersi degli eventi; tutto ha un termine, e, una volta che i danni si concretizzano, arrivano le conseguenze: dallo sconcerto di una madre di fronte allo psicanalista, quando si rende finalmente conto della situazione del figlio, a quello di un padre per
la possibile perdita della figlia, terrorizzato da una sua possibile scomparsa; interessante anche il comportamento di entrambi i genitori di una delle ragazze, che cercano, finalmente, di salvare disperatamente la
loro figlia. Amici, il ritmo dato dall’autrice Anna Steri a questo interessante romanzo è davvero travolgente! Tra adolescenti in procinto di perdersi, genitori poco capaci e “cattivi”
responsabili di strutture educative, arriva, alla fine anche la conclusione. Si, arriva la
salvezza, dopo tanta sofferenza, ma non per tutti: per uno, NO!
Cari amici lettori, credetemi è
un libro che ho apprezzato molto e faccio i miei complimenti ad Anna Steri; a
Voi amici lettori, consiglio di procurarvelo (contattate Anna, c’è su FB e
Messenger) e leggetelo, Vi farà meditare non poco, in particolare se siete genitori
con figli adolescenti!!!
A domani.
Mario
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