Oristano 29 maggio 2024
Cari amici,
Seppure l’archeologia
continui fare grandi passi, io penso che gran parte del nostro passato sia ancora da scoprire! Delle antichissime presenze sul nostro pianeta molte migliaia di anni fa, del reale sviluppo
acquisito da queste civiltà precedenti la nostra, siamo riusciti a sapere molto poco, ovvero quasi niente! Il nostro pianeta sicuramente è
stato popolato, molte migliaia di anni prima di quello che crediamo, da civiltà alquanto evolute (alcune di certo superiori
alla nostra) che poi, per chissà quali catastrofi si sono praticamente estinte,
e delle quali ci mancano tracce e riscontri.
Credo quanto affermato,
in quanto certi strani ritrovamenti, sia in terra che in fondo al mare, fanno
supporre quanto detto prima. Tanti gli esempi, come per citarne alcuni, le modalità di realizzazione delle
gigantesche muraglie nel Sud America, la costruzione delle
grandi Piramidi, della Sfinge e di molto
altro. Un altro esempio eclatante è dato dall’importante ritrovamento di cui voglio
parlare con Voi oggi, cari amici lettori. Si tratta del ritrovamento della stranissima “Porta di Hayu Marca”, scolpita nella grande parete
di granito rosso sulle montagne delle Ande. È, questa finta porta, un incredibile monumento che lascia
tutti perplessi, in quanto pur apparendo chiaramente come una vera, grande porta, un ipotetico “Gate” o “portale”, ma, data la posizione, costruito per andare dove?
Le perplessità di certo
non mancano! I dubbi tormentano tutti, anche i grandi esperti, quei personaggi che trascorrono la
vita facendo gli archeologi e indagando tra le rovine lasciate dalle civiltà
precedenti la nostra. L’immensa “Porta di Hayu Marca”, pensate, è posta a circa
1.300 km a sud-est di Lima, in Perù, presso le rive del lago Titicaca, e lascia incredibilmente tutti perplessi; detta anche “Porta degli Dei” o “Porta delle Stelle”, ha le
sembianze di una vera porta, una grande nicchia, ricavata all’interno di una
enorme roccia di granito rosso con nient’altro intorno! Quale potrebbe essere stata la sua funzione
in questa immensa solitudine a 4000 metri d'altezza? Quale il motivo della
sua esistenza, in quanto in apparenza non conduce da nessuna parte?
I misteri creati dalla “Puerta
de Hayu Marca” non finiscono qui. La storia della sua esistenza affonda le
radici nei secoli; rimasta praticamente invisibile, o almeno non conosciuta,
fino ai nostri giorni (è stata messa a fuoco da alcuni escursionisti che cercavano
nuovi sentieri da percorrere), questa porta ha lasciato gli esperti
esterrefatti, in preda ad una miriade di domande. Una di queste si chiede a che
pro sia stata costruita questa gigantesca struttura alta oltre sette metri, lontano
da ogni centro abitato, in tempi in cui sicuramente, secondo le nostre
conoscenze, era alquanto difficile da realizzare!
A sentire gli indigeni
del luogo, circola un antico racconto-leggenda, legato agli antichi popoli presenti in quella zona. Si narra
della fuga di un “sacerdote”, scampato alla furia distruttiva dei conquistadores
spagnoli nel XVI secolo; questo strano personaggio, secondo la leggenda, aveva
una specie di “chiave” a forma di disco, capace di aprire un passaggio
spazio-temporale. La leggenda racconta che abbia poggiato la “chiave” su quella
porta scavata nella roccia e questa si sia trasformata immediatamente in luce,
aprendo così il misterioso passaggio!
Analizzando questa strana
porta i ricercatori hanno rilevato che al centro di essa c’è effettivamente un piccolo
avvallamento a forma di “disco”, esattamente come raccontato dalla leggenda! Logico
pensare, dunque, che la leggenda aveva un fondo di verità! Logico
pensare, infatti, che quell’avvallamento a forma di disco non fosse altro che
la serratura dove aveva messo la chiave il “sacerdote”! A noi oggi resta il grande mistero di scoprire "il perchè" dell’esistenza di quella porta gigantesca, posta a quella
altezza e in solitudine assoluta. Ci rimane, a farci meditare, la curiosa
leggenda e il racconto della chiave a disco utilizzata per aprire la misteriosa
porta gigante, realizzata a 4.000 metri di altezza, forse per aprire, a chi possedeva la chiave, la luminosa via per un viaggio “spazio-temporale!
Amici, a partire dal
grande fisico Albert Einstein e della sua teoria della relatività, la
scienza si è posta da tempo il problema, poco risolto, sulla relatività
generale e sulla gravità semiclassica; studi tali da poter rendere possibile
l'esistenza di un ponte di Einstein-Rosen, ovvero di un tunnel
spazio-temporale, un ipotetico passaggio nello spazio-tempo che ci permetterebbe
di percorrere istantaneamente enormi distanze intergalattiche. L’Universo, in
realtà, ha così tanti segreti ancora da scoprire, e noi siamo ancora alle prime
nozioni sull’alfabeto!
Si, amici, la verità è che il nostro
Universo è in grandissima parte ancora da scoprire, e, una delle teorie più diffuse, è che a
guidarlo sia una grande forza misteriosa, che in mancanza di un nome migliore
viene oggi definita energia oscura. Un corollario di questa teoria è che esista
una altrettanto enigmatica materia oscura, sostanza che comporrebbe quasi il
90% dell'Universo, e che si manifesterebbe unicamente attraverso i suoi effetti
gravitazionali. Chissà, forse un giorno arriveremo anche noi a comprendere (e
forse utilizzare) quel tunnel spazio-temporale verso altri mondi di cui abbiamo
parlato oggi, grazie alla Porta di Hayu Marca!
Cari amici, i misteri sul
nostro passato sono tanti e quando arriveremo a scoprirli capiremo anche come e
con quali forze sono state costruite le Piramidi, la Sfinge, e le altre grandi,
ciclopiche opere come quelle presenti nel Sudamerica..., i cui resti misteriosi oggi ci destano tanta meraviglia, come lo
Stargate di Porta di Hayu Marca” di cui abbiamo parlato oggi!
A domani.
Mario
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