giovedì, agosto 06, 2020

MONETE CARTACEE E MONETE DIGITALI: ANCHE L’EURO SI PREPARA A COMPETERE AD ARMI PARI NEL MONDO DELLE CRIPTOVALUTE E DELLA FINANZA INTERNAZIONALE.


Oristano 6 agosto 2020
Cari amici,
Ormai la moneta cartacea sembra destinata a subire attacchi sempre più forti e micidiali: le criptovalute come il bitcoin si diffondono come un virus e fermarle è addirittura impossibile. Ed ecco allora che le Banche centrali si preparano ad affrontare il serio pericolo creato, lanciandosi anch’esse sul mercato delle criptovalute.  In questa lotta si sta inserendo, come del resto appare logico, la BCE che si sta preparando al lancio dell’euro digitale. Questa recente novità (il primo test è già in atto in Francia) che è destinata a rivoluzionare il mondo della finanza, appare come una sfida, lanciata da Francoforte ai big delle valute digitali.
Ho già trattato l'argomento delle criptovalute su questo blog il 2 gennaio 2018, chi avesse la curiosità di andarlo a leggere può cliccare sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2018/01/il-bitcoin-sulle-montagne-russe-ascesa.html.
Vediamo intanto le differenze tra il nuovo prodotto della BCE ed i Bitcoin e quali sono gli obiettivi che si propone. A far decidere l’alta direzione di Francoforte certamente l’annuncio dell’ingresso sul mercato della LIBRA di Facebook, progetto che ha messo in allarme le Banche centrali di tutto il mondo, con il serio rischio di perdere la sovranità monetaria delle monete cartacee. Da un sondaggio condotto dalla Bank of International Settlement è emerso che oltre 50 Istituti centrali sono al lavoro per il lancio di valute digitali, tra cui appunto la Bce.
La decisione presa di recente è stata un po’ una sorpresa, in quanto neanche un anno fa il numero uno di BCE Christine Lagarde appariva scettica sulla possibilità di lanciare un Euro digitale, dichiarando che “avrebbe soppesato attentamente l’eventualità di introdurre sul mercato un Euro digitale". Però nel mondo della finanza ciò che si dice oggi può non valere domani, in quanto le movimentazioni finanziarie sono talmente labili e variabili da far cambiare registro anche in tempi brevissimi. Ma vediamo cosa significa, “tecnicamente” l’emissione di un euro digitale.
In realtà una valuta virtuale, non stampata e non tangibile può essere ben assimilata alle diverse criptovalute esistenti, gestite su blockchain decentralizzate, ovvero su reti informatiche che non vengono controllate da una autorità centrale. Grazie alla blockchain decentralizzata le nuove monete digitali sono in grado di garantire l’anonimato delle transazioni. Lo scambio di somme di denaro può avvenire senza la possibilità di identificare gli attori. E questa è la principale differenza con le monete tradizionali che invece sono controllate da un’autorità centrale!
Queste cripto-monete, rispetto ai pagamenti digitali che già si effettuano utilizzando carte di credito o conti correnti online, le cui transazioni sono sempre riconducibili a delle persone fisiche o giuridiche, non sono attribuibili a nessun operatore né fisico né giuridico. A questo punto, però sorge un amletico dubbio: le criptovalute controllate da banche centrali, potranno veramente garantire l’anonimato? I dubbi in realtà ci sono.
Tornando all’Euro digitale, per esempio, questa valuta non verrebbe gestita (come i bitcoin) su una blockchain decentralizzata, ma su una rete controllata dalla stessa BCE, che potrebbe in questo modo monitorare i movimenti finanziari ed eventualmente bloccare i fondi. A questo punto c’è chi sostiene che l'euro digitale sarebbe una specie di “cavallo di Troia” che avrebbe come obiettivo primario non la creazione di una vera e propria criptovaluta decentralizzata, ma semplicemente un concorrente delle monete digitali esistenti e in rampa di lancio.
Allora a che pro le banche centrali entrerebbero nel mondo delle valute virtuali? In realtà i risultati sarebbero due: blindare la sovranità monetaria e favorire la diffusione dei pagamenti digitali al posto dei contanti grazie alla possibilità, offerta a tutti i consumatori, di poter utilizzare direttamente gli smartphone. Ancora oggi il 76% delle transazioni nell'area euro avvengono tramite banconote e questo rende difficile il contrasto dell'evasione fiscale.
Cari amici, la lotta finanziaria non trova certo stasi, anzi in futuro sarà ancora più accesa. La mossa delle Banche Centrali e quindi della nostra BCE è messa in atto per competere al meglio nell’ambito delle moderne economie di mercato, con il primario obiettivo di proteggere il benessere della collettività.
Quanto allo stato dell’arte, le ultime notizie sull’euro digitale parlano di una accelerazione del progetto. La valuta è in fase di test in Francia dove la BCE, in collaborazione con Société Générale, ha effettuato una transazione di 40 milioni di euro su una rete blockchain. È certamente un momento storico importante, perché l’euro digitale avrà certamente un forte impatto sul mondo della finanza (valute, strumenti di investimento), sulle banche, sulle imprese e sui consumatori.
Speriamo bene, cari amici. A domani.
Mario


2 commenti:

Giovanni ha detto...

Poi basta un evento Carrington ( https://it.wikipedia.org/wiki/Evento_di_Carrington ) e tutto scompare... niente elettricità,niente di niente e come lo risolvi: con la carta moneta...

Giovanni ha detto...

Aggiungiamo un pò di pepe: si prega di leggere quest'articolo ( https://www.zerohedge.com/geopolitical/von-greyerz-nightmare-scenario-world )... seduti! Siamo messi in una trappola da cui sarà impossibile uscire...