martedì, novembre 12, 2019

ANNA MARIA E MILENA, DUE REGINE SARDE DELL’APICOLTURA, IN UN MONDO DA SEMPRE DOMINATO DALL’UOMO. PREMIATE ANCHE DI RECENTE ALLA VENTISEIESIMA “SAGRA DEL MIELE” DI MONTEVECCHIO.


Oristano 12 novembre 2019

Cari amici,

Seppure il perfettissimo mondo delle api (una delle strutture organizzative animali più complesse al mondo) sia una realtà tutta al femminile, dove il dominio incontrastato è esercitato dall’Ape Regina su un grande alveare di api operaie, mentre i maschi, i fuchi, vengono utilizzati solo per la necessaria riproduzione e poi cacciati dall’alveare o addirittura uccisi, l’apicoltura, ovvero l’industria che “sfrutta” il millenario e certosino lavoro delle api, è stata da sempre appannaggio del sesso forte, quello maschile. Ma, come la storia ci insegna, la regola ha quasi sempre la sua eccezione, nemmeno nell’apicoltura! 
Ho voluto usare questa introduzione oggi per raccontarvi la storia di due donne sarde d’eccezione: Milena Mereu, 43 anni di Senorbì e Annamaria Cabiddu, 50 anni, di Siurgus Donigala. Milena e Annamaria sono titolari di due aziende di apicoltura che gestiscono con grande capacità e che sta dimostrando la grande professionalità e capacità delle donne nel gestire aziende di questo tipo. La loro storia merita proprio di essere raccontata.
L’azienda seguita da Milena Mereu si trova a San Basilio, località in provincia di Cagliari nella zona di Senorbì, in una zona dove i terreni sono coperti da una distesa sconfinata di asfodeli, vegetazione preziosa per le api, che con il nettare dei fiori di questa pianta producono dell’ottimo miele. Le api, poi, sono viaggiatrici instancabili, e sono capaci di fare chilometri per fare il carico di nettare estratto anche dai fiori di altre essenze, come agrumi, cardi, corbezzoli, eucalipto e molte altre.
L’azienda di Annamaria Cabiddu, invece, è posta in territorio di Mulargia, sempre in provincia di Cagliari nella zona di Orroli nelle vicinanze del lago (per questo l'azienda è chiamata “Cuore di Mulargia). Le due aziende risultano ottimamente gestite e ben inserite sul mercato mellifero sardo, in quanto la qualità del loro prodotto è davvero d’eccellenza ed ha avuto numerosi premi e riconoscimenti. Un successo che certamente inorgoglisce, dimostrando la validità di chi le guida. Curioso è anche sapere come e perché le due apicultrici siano arrivate ad esercitare questa non usuale professione, trafficando quotidianamente con api e miele!
Milena Mereu, per esempio, da ragazza aveva il terrore delle api, ma è bastato poco a superarlo! “In poco tempo informandomi, leggendo, facendo qualche corso, mi sono innamorata della possibilità di gestire un grande alveare e produrre il miele, e oggi sono orgogliosa di tutto questo”, afferma con un sorriso a chi le chiede come mai è diventata imprenditrice del settore. Per Annamaria Cabiddu, invece, è stato più semplice: ha preso confidenza con le api fin da bambina in quanto i genitori, di Selegas, avevano degli alveari.
Ora le due donne, felici della loro scelta, si confrontano ad armi pari con i tanti uomini che gestiscono il settore dell’apicoltura sarda; lo fanno senza timore, e lo dimostrano vincendo premi ampiamente meritati. Alla recente Sagra del miele, tenutasi sabato 24 e domenica 25 agosto a Montevecchio (era la 26^ edizione), alla quale hanno partecipato migliaia i visitatori (tra i quali moltissimi turisti), nonostante la concomitanza di altri avvenimenti e feste nel circondario, hanno avuto l’enesimo successo.
Nel vecchio borgo minerario di Montevecchio dove si teneva la mostra si sono gioiosamente riversati donne, vecchi e bambini, curiosi di assaggiare la nuova produzione, apprezzata e ritenuta eccellente. Grande la soddisfazione da parte degli espositori e degli organizzatori; in prima fila gli amministratori comunali di Guspini, i responsabili della locale Pro Loco, l’Agenzia Laore Sardegna, organizzatori dell’evento, e le aziende e le associazioni che hanno collaborato alla realizzazione e alla buona riuscita della manifestazione.
In questa 26^ edizione della Sagra, all’interno della quale è stata celebrata anche la ventesima edizione del concorso regionale mieli tipici di Sardegna, sono stati premiati in tanti, per le diverse tipologie di miele: novantasette i campioni di miele presentati da quarantanove apicoltori provenienti da tutta l’isola, di cui quaranta professionali e nove hobbisti. Fra i molti premiati l’Azienda Apistica Mereu Milena, di San Basilio e l’Az. Apistica Cuore di Mulargia di Annamaria Cabiddu di Siurgus Donigala, le due regine di cui Vi parlo oggi!
Cari amici, quando nelle mie quotidiane scorribande su Internet ho appreso la notizia di queste 2 regine sarde dell’apicoltura, ho provato tanta gioia e felicità: il loro impegno, la loro capacità era una chiara dimostrazione della valenza e della serietà professionale delle donne sarde, mai seconde ai loro uomini, come la millenaria storia della nostra Sardegna dimostra, avendole considerate sempre in primo piano: Matriarche e mai succubi del dominio maschile!
Brave, anzi bravissime, Milena e Annamaria! Il Vostro esempio deve servire per far comprendere alle nuove generazioni di ragazze sarde che oggi, come e più di ieri, bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare, senza aspettare inerti un lavoro che spesso non arriva.
A domani, amici.
Mario
Montevecchio

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