sabato, ottobre 17, 2020

SONO ARRIVATI GLI SMART LOCKER, STRAORDINARI FRIGORIFERI INTELLIGENTI, CAPACI DI RIVOLUZIONARE E METTERE IN DISCUSSIONE IL SISTEMA ATTUALE DELLA RISTORAZIONE.

 


Oristano 17 ottobre 2020

Cari amici,

Che il COVID-19 abbia contribuito a cambiare (spesso anche in modo definitivo) molte delle nostre abitudini, anche se consolidate nel tempo, è un dato di fatto. A partire dallo smartworking, che ha portato una grossa fetta di lavoratori ad operare direttamente dalla propria casa, modificando abitudini radicate. Insomma, la pandemia in atto sta cancellando abitudini a dir poco epocali: dal distanziamento sociale a quello nei luoghi di lavoro, dalla chiusura delle mense aziendali alla crisi delle altre strutture preposte alla ristorazione.

Una recente indagine condotta da AIDP (Associazione Italiana dei Direttori del Personale) ha rilevato che la gran parte delle aziende (almeno 2 su 3) nei prossimi anni utilizzeranno appieno lo smartworking modificando definitivamente la situazione aziendale precedente alla pandemia del Coronavirus. Seppure non sarà uno smartworking integrale (come quello praticato durante il lockdown), il lavoro da casa diverrà in futuro praticamente una regola, e potrà crescere ancora, svuotando sempre di più gli uffici.

Il passato, amici, sarà difficile che ritorni, anche perché le prime indagini effettuate hanno accertato che lo smartworking ha aumentato la produttività aziendale, visti anche i vantaggi acquisiti dai lavoratori: il risparmio di tempo e dei costi di spostamento (69%), oltre ad una maggiore soddisfazione e miglioramento del work-life balance (64%). Ma come ben sappiamo ad una serie di vantaggi da una parte, per compensazione, si riversano gli svantaggi da qualche altra parte. Lo smartworking, infatti, ha già avuto una ricaduta fortemente negativa in primis sulle mense aziendali e poi sui numerosi servizi di ristorazione dei centri urbani.

Quando avvengono cambiamenti epocali come quelli di cui stiamo parlando, si deve cercare di correre subito ai ripari, inventando qualcosa che non c’è, tale da compensare ciò che ormai è andato perduto. Ed ecco, in questo caso, che i nomi più importanti del settore della ristorazione, stanno provando a sperimentare una “Nuova frontiera” della ristorazione: gli smart-locker. Vediamo in dettaglio cosa sono in realtà questi nuovi strumenti.

Gli smart-locker sono praticamente dei frigoriferi intelligenti, particolari macchine che si stanno velocemente diffondendo soprattutto nelle grandi città e rappresentano una delle ultime rivoluzioni nel settore della distribuzione. Le grandi catene di supermercati come, per esempio Coop, Carrefour ed Esselunga, oltre ad Amazon, sono tra i primi sostenitori del nuovo sistema. Il principio base di questi frigoriferi intelligenti è quello di disporre di cassetti chiusi, in alcuni casi refrigerati, che il singolo utente tramite smartphone o codice può impiegare per ritirare merce, spesa, pacchi, etc. Si pensi quindi agli Amazon Locker, quelli di Pizza Hut e così via. Ecco qualche esempio.

La startup Streeteat ha messo a punto il nuovo servizio Delò (parola-macedonia composta da delivery e locker), che funziona in questo modo. Tramite l’app omonima si può scegliere uno o più piatti da un menu e ritirarli a pranzo o cena direttamente dagli armadi refrigerati intelligenti. Ovviamente il servizio prevede che per il posizionamento dello smart-locker vi sia un accordo con un’azienda, un amministratore di stabili oppure un referente che possa assicurare potenzialmente un certo numero di pasti giornalieri acquistati. Per esempio, Streeteat è attualmente in trattativa con diverse società che vogliono assicurare ai propri dipendenti una ristorazione più flessibile.

Delò è un servizio interamente gestibile via app (Android e iOs). Normalmente l’utente seleziona 24 ore prima del pasto il menu desiderato. Il giorno dopo, un addetto di Delò si occupa di effettuare le consegne. L’utente non deve far altro che digitare il codice ricevuto via app sul pannello dell’armadietto assegnato. Dopodiché bastano un paio di minuti nel microonde, posizionato in una specifica area, per ravvivare la pietanza. Da sottolineare che ogni confezione è sigillata in atmosfera modificata per preservarne ogni caratteristica.

Ovviamente per le aziende di un certo peso, per il posizionamento dello smart-locker avverrà nei locali aziendali, e da questo frigo intelligente i dipendenti potranno ritirare i cibi confezionati, ordinati il giorno prima tramite app e pronti da riscaldare. In effetti non sembra una grande prospettiva ma è l’unico modo per contenere i costi e consentire comunque agli impiegati di poter aver un pasto a disposizione nel luogo di lavoro.

Che il sistema funzioni è già stato testato positivamente. L’azienda Elior (nome di punta della ristorazione aziendale in Italia, con oltre 100 milioni di pasti l’anno), per esempio, ha già iniziato a sperimentare gli smart locker da due anni. “I primi – ha raccontato l’amministratore delegato Rosario Ambrosino al Sole 24 Ore – li abbiamo installati nel 2018. Oggi in Italia ne abbiamo più di 400 e nel giro di tre anni contiamo di quadruplicare questi numeri”. Elior ha anche lanciato iColti, una linea di 400 ricette prodotte in atmosfera protetta che durano 10 giorni e volendo possono anche essere consumati a casa. La rivoluzione del pasto fuori casa sembra proprio essere irreversibile. 

Cari amici, il sistema degli smart-locker, in futuro non si limiterà solo al cibo ma a qualsiasi altro prodotto o esigenza dei consumatori, non per niente Amazon è stato tra i primi a cavalcare l’idea. Potranno essere utilizzati per raccogliere la posta, i bagagli, le medicine ordinate, e quant’altro. Insomma, amici, il COVID-19 ha accelerato tutta un serie di cambiamenti che sarebbero ugualmente avvenuti, ma certamente con un tempo ben più lungo!

A domani.

Mario

 

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