venerdì, luglio 10, 2020

ELEONORA D’ARBOREA…VISTA DA VICINO! DONATELLA PAU LEWIS NEL SUO LIBRO HA ANALIZZATO LA GRANDE DONNA: GUERRIERA E GIURISTA ILLUMINATA, CON UN’ATTENTA RILETTURA DELLA “CARTA DE LOGU”.


Oristano 10 luglio 2020
Cari amici,
Che il periodo giudicale, in particolare quello governato da Eleonora d’Arborea, sia stato un periodo di grande splendore, in un’epoca, quella Medioevale, ancora strettamente legata ad usi e costumi in cui la divisione in classi sociali era rigida e prevaricante per i ceti più deboli, è cosa ormai nota in tutto il mondo. Eleonora nel reggere il Giudicato d’Arborea si impegnò al massimo, da Donna guerriera a Madre, da saggia Giudicessa a protettrice delle donne e dei giovani, mettendo a frutto la sua indole altruistica, la sua lungimiranza e la sua grande capacità giuridica.
Fu Lei ad emanare quell'eccellente, particolare Codice Giuridico, la “Carta De Logu”, ricco compendio di norme giuridiche avveniristiche per l’epoca, così moderne e innovative da essere poi seguite da altri ordinamenti giuridici, diffondendosi ovunque e durando nel tempo, per i moderni principi espressi, praticamente fino all'Ottocento inoltrato. 
Ebbene, nonostante l’esistenza di questo straordinario codice giuridico sia abbastanza nota, la sua attenta lettura (forse anche per la particolare lingua in cui è scritto), è rimasta riservata agli appassionati, e la comprensione e meditazione sul suo innovativo contenuto (addirittura rivoluzionario per l’epoca in cui fu scritto), lasciata a pochi studiosi eletti.
Tra questi particolari e appassionati studiosi c’è sicuramente da annoverare Donatella Pau Lewis, avvocato, già Presidente dell’Ordine forense oristanese, appassionata della figura di Donna Eleonora fin dalla sua nascita. Donatella, che ha dedicato buona parte dei suoi studi storici a questo personaggio, ha per Eleonora una specie di venerazione, tanto che, come lei stessa conferma, era decisa a chiamare sua figlia “Timbora”, ovvero con il nome della madre di Eleonora D'Arborea! Nome che poi non fu dato alla bambina per la forte e ferma contrarietà del Padre.
Seppure impegnata nella professione, Donatella ha continuato comunque ad avere sempre in mente la figura di questa grande donna, tanto da convincersi, dopo una lunga riflessione, decide a dare vita ad un libro su di Lei e sul suo capolavoro, la Carta De Logu. “Eleonora d’Arborea, Regina Guerriera, Giurista illuminata e Donna, vista attraverso la Carta De Logu”, questo il titolo dato alla sua opera. 
Un libro davvero di particolar interesse, dato che Donatella è riuscita a miscelare la sua passione per il grande personaggio con la sua eccellente formazione giuridica, ricavando un testo di facile lettura, che riesce a mettere in risalto la straordinaria modernità di Eleonora, del suo pensiero e del suo concetto di Comunità, dove il rispetto e l’uguaglianza dovevano essere sempre presenti.
L’interessante libro è stato presentato mercoledì 8 luglio nel giardino del Museo Diocesano oristanese, diretto da Silvia Oppo. A dialogare con l’autrice del libro l’avvocato e giornalista Jimmy Spiga. Il pubblico ha partecipato numeroso (consentite purtroppo per la pandemia in atto solo 90 persone, numero che si è raggiunto nei primi minuti), limitato purtroppo dal numero chiuso imposto dalle norme in vigore. All'ingresso, come da normativa, le circa 90 persone, dopo essersi sanificate e indossato le mascherine, hanno raggiunto i posti loro assegnati, posizionati con le previste distanze di sicurezza. Presenti autorità e studiosi (il Presidente del Tribunale, il Questore, rappresentanti dell’Ordine degli avvocati, etc.).
Dopo i saluti di apertura portati dalla direttrice Silvia Oppo, hanno preso la parola l’autrice del libro e Jimmy Spiga, che ha posto diverse, interessanti domande a Donatella, in particolare su cosa l’avesse portata a scrivere il libro. Donatella ha risposto senza reticenze, e dato risposta ai diversi chiarimenti richiesti, sui particolari argomenti significativi contenuti nella “Carta”. Le ottime capacità giornalistiche oltre che giuridiche di Jimmy hanno reso piacevole e particolarmente interessante la serata. 
“Eleonora – ha detto Donatella - ha sempre fatto parte della mia vita. Questo libro è nato dal mio desiderio di contribuire a diffondere la conoscenza di questa donna straordinaria, di multiforme ingegno, guerriera e sovrana illuminata, ma anche donna sensibile nei confronti della famiglia, appartenente a qualsiasi classe sociale, in particolare delle donne, dei minori e dell’ambiente”.
Jimmy l’ha interrogata a lungo su diversi argomenti presenti nella “Carta” e da lei commentati. Donatella non è stata avara di precisazioni; ha ribadito la bontà delle norme elaborate dalla nostra Giudicessa: dal concetto di uguaglianza di fronte alla legge, a prescindere dal censo, alla necessaria protezione, anche economica, dei minori fino alle dure norme previste per la violenza effettuata sulle donne; norme così lungimiranti e protettive che nei nostri codici sono entrate a farne parte solo nel secolo scorso. 
Un libro utile e di facile lettura, che, oltre ai commenti agli articoli della Carta De Logu, contiene anche due racconti, “Il Viaggiatore” e “L’ultimo giorno”.
Cari amici, era nella logica delle cose che Donatella volesse esprimersi nel libro anche in veste di romanziera! E lo ha fatto. Miscelando la sua fantasia con il suo amore per la Giudicessa Eleonora, ha voluto intrattenere il lettore per consentirgli di entrare, seppure virtualmente, in quel periodo storico. Nel racconto ‘Il viaggiatore’ Donatella costruisce un personaggio che, attraversando le Terre del Giudicato, viene a conoscenza delle norme della “Carta de Logu”, applicate alla vita quotidiana degli abitanti del Giudicato. Egli vorrebbe incontrare Eleonora (sempre disponibile a ricevere chiunque), ma di rinvio in rinvio non riesce a concretizzare per intero il suo sogno.
Nel secondo racconto, “L’ultimo giorno”, Donatella fa rivivere al lettore la dolorosa fine dell’amata Giudicessa, morta di peste in quanto non si era mai risparmiata per essere d’aiuto alla sua Comunità, anche quando chi doveva cercava di fuggire dall'impegno. Lei volle restare fino all'ultimo sulla breccia, andando in soccorso agli abitanti del suo regno. Ecco, nel racconto Donatella immagina e narra l’ultimo giorno della vita di Eleonora, che, in preda agli ultimi bagliori di lucidità, rivede, come negli spezzoni di un film muto, i diversi momenti della sua vita.
Amici, il pubblico ha gradito e applaudito a lungo Donatella, che poi, dopo i complimenti, ha firmato con piacere le molte copie del suo libro, subito richieste dal pubblico.
A domani amici.
Mario



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