lunedì, luglio 06, 2020

ALLA PINACOTECA COMUNALE “CARLO CONTINI” UNA COLLETTIVA DI 14 ARTISTI SARDI, CAMPANI E SPAGNOLI: “WALLS”, UN’INTERESSANTE MOSTRA DI ARTE CONTEMPORANEA.


Oristano 6 luglio 2020
Cari amici,
La Pinacoteca comunale Carlo Contini ha riaperto i battenti riprendendo la sua programmazione culturale con una mostra davvero significativa, visto anche il drammatico periodo che stiamo vivendo. Lo ha fatto allestendo una collettiva di pittura di 14 artisti (sardi, campani e spagnoli) che con le loro opere hanno dato vita alla mostra denominata “WALLS”, Muri, intesi nel significato più ampio del termine (muri fisici e muri mentali), portatori di divisione, separazione, insomma, proprio l’opposto di aggregazione! Muri da abbattere, perciò, costruendo al loro posto ponti.
Massimiliano Sanna, Assessore alla cultura e Vice Sindaco della città, nell’aprire la mostra, Sabato 4 luglio, nel giardino interno dell’Hospitalis Sancti Antoni (con a fianco Chiara Schirru, Marco Pili, Paolo Sirena e Francesco Obino), ha ribadito la validità della mostra, capace di mettere insieme le culture di diverse Regioni e Nazioni con una comunanza di vedute, attraverso varie visioni pittoriche, capaci di fare da amalgama ai difficili problemi comuni.
L’Assessore Sanna ha anche ricordato che nel prossimo autunno ci sarà la mostra su Carlo Contini, un evento di grande importanza per la città. La mostra onorerà l’artista a 50 anni dalla morte, proprio nella pinacoteca a Lui dedicata. “Un personaggio che tanto ha dato alla nostra Comunità e a cui è doveroso dedicare un tributo adeguato al rilievo che ha avuto nel panorama culturale sardo, non solo regionale ma di spessore e caratura nazionale”, ha commentato Massimiliano Sanna.
Dopo i diversi interventi succedutisi nel giardino dell’Hospitalis, il pubblico partecipante, nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19, è stato accompagnato (a gruppi) nelle sale della pinacoteca, dove ha potuto prendere visione delle opere dei 14 artisti sardi, campani e spagnoli che hanno dato vita alla bella mostra; una collettiva davvero significativa, soprattutto per il particolare tema affrontato: i muri che ci separano, che ci dividono. Un tema davvero complesso e difficile, perché “Ogni muro è destinato ad essere abbattuto dalla forza del desiderio umano che tende verso la libertà”.
L’Assessorato alla cultura, dopo aver accolto la proposta di gemellaggio artistico con la città di Aversa, ha affidato l’organizzazione della mostra alla Fondazione Oristano e all'artista Marco Pili (l'esposizione è stata curata da Chiara Schirru e Paolo Sirena). In realtà "Walls” è il risultato di un collaudato gemellaggio artistico, iniziato nel mese di maggio 2019 negli spazi espositivi di Aversa, come ha spiegato al pubblico Massimiliano Sanna; ora, dopo i tre mesi di permanenza della stessa mostra ad Oristano, proseguirà in Spagna, in una località ancora da scegliere.
Ecco i nomi dei 14 artisti partecipanti alla mostra: Enzo Angiuoni, Silvano Caria, Antonio Ciraci, Marina Desogus, Francesco Giraldi, Antonio Graziano, Michele Mereu, Mari Paz Pellín Sanchez, Marco Pili, Ivo Pirisi, Gianfranco Racioppoli, Pasquale Simonetti, Enzo Trepiccione e Vittorio Vanacore.
Cari amici, ho partecipato all’inaugurazione dell’interessante mostra, che non solo ho gradito ma che mi ha fatto anche riflettere non poco sul suo significato. La parola Walls, Muri, in qualsiasi lingua sia scritta, ha il terribile significato di “Divisione”. Che i muri siano fisici, come quello di Berlino (o addirittura il più recente ideato da Trump per dividere gli USA dal Messico), oppure ideali (fissati nella nostra mente), sono sempre dei pericolosi “frame” che dividono il mondo. Muri che sono sempre da abbattere: col piccone quelli fisici, con la forza del pensiero umano quelli ideali, quelli radicati nel nostro cervello.
Pregiudizi e preconcetti continuano ad abbondare purtroppo nella mente umana, vanificando quanto già fatto e si continua fare, per amalgamare tutte le culture e creare ponti per unire e non muri per dividere! Muri che sono da abbattere! Mettere insieme le diversità è un arricchimento non un impoverimento, perché nessuna cultura deve mai essere considerata predominante e invasiva, capace di fagocitare le altre, estromettendole. Questo amici credo che sia il grande scopo di questa mostra!
"Walls", è stata organizzata con il contributo della Fondazione di Sardegna, sempre disponibile a sostenere la diffusione della cultura, della Fundacion Paurides e di Askòs Arte; la mostra sarà visitabile (sempre nel rispetto delle norme emanate per la pandemia del Coronavirus) nella Pinacoteca C. Contini tutti i giorni: dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.
A domani, cari amici.
Mario



1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie e complimenti per l'articolo.
E' stato un piacere averla conosciuta personalmente.
Saluti
Paolo Sirena