giovedì, gennaio 09, 2020

È ARRIVATO NELLE SALE IL FILM DI FRANCESCO AMATO “18 REGALI”, ISPIRATO AD UNA STORIA VERA, QUELLA DI ELISA GIROTTO. STORIA COMMOVENTE E GRANDE LEZIONE DI VITA.


Oristano 9 gennaio 2020

Cari amici,

Viviamo tempi in cui in un mondo sempre più caotico, convulso, passiamo i giorni e le ore a rincorrere il tempo con affanno, più che fermarci un istante a riflettere; è importante inseguire la chimera del successo e del denaro, facendo passare in secondo piano affetti, sentimenti, altruismo e socialità condivisa. Forse è proprio per questo che “chi continua a rimanere legato al passato”, agli affetti più nobili, appare agli occhi di un mondo ormai arido e insensibile, una “mosca bianca”, anzi ben di più: una persona fuori dal contesto, un corpo estraneo.
La premessa che ho usato prima cerca di evidenziare le enormi differenze tra il mondo di oggi e quello di un secolo fa, anzi di soli 50 anni. La mia riflessione di oggi è dedicata ai sentimenti, proprio quelli considerati obsoleti; parlo dell’immenso amore di una madre, Elisa Girotto, che avendo un tumore e nella certezza di non poter vivere la gioia dei primi 18 compleanni della figlia, decide lucidamente di lasciare “18 regali” alla sua bambina, pregando il marito di darglieli (uno all’anno) al compimento dei suoi successivi compleanni. Dei regali non comuni, certo, ma che Lei riteneva preziosi, in quanto contenenti ognuno un suo pensiero speciale, che Lei aveva ritenuto di dover lasciare alla sua piccola, ben più preziosi dei soliti anche costosi regali che la figlia, crescendo, avrebbe avuto di norma.
Una storia vera e toccante, anche se da molti ritenuta superficialmente d’altri tempi, che personalmente definisco una vera lezione di vita, preziosa non solo nei confronti della sua bambina, ma anche per tanti altri. Credo che sulla mia stessa lunghezza d’onda sia stato il regista Francesco Amato, che della commovente storia ha fatto un film, sicuramente adatto a tutte le famiglie, in particolare in questo festaiolo periodo natalizio e di fine anno, in quanto la gran parte delle famiglie sono riunite per le festività.
Il film, "18 regali", nelle sale a partire dal 2 gennaio, racconta la storia di Alessio (il marito di Elisa e padre di Anna) che ogni anno, per rispettare quanto disposto a suo tempo dalla moglie, consegna alla figlia Anna quanto lasciatole dalla mamma. Nel film Alessio (interpretato da Edoardo Leo), Anna (interpretata da Benedetta Porcaroli) ed Elisa (interpretata da Vittoria Puccini), danno vita ad una storia movimentata e molto attinente alla realtà. Anna, infatti, cresce ribelle, in guerra con il mondo e con lo stesso padre, in quanto non ha mai accettato la morte della mamma. 
Gli anni passano e quando Anna compie il suo diciottesimo compleanno, scartando l'ultimo regalo della madre, vede salire la sua rabbia al massimo, tanto da farla scappare dalla festa organizzata per lei dai suoi parenti. Si ritrova così a vagare nella notte per strada, quando un'auto all'improvviso la investe. Al suo risveglio in ospedale si ritrova, in una sorta di crasi spazio-temporale, faccia a faccia con quella madre che non ha mai conosciuto (è proprio lei infatti ad averla investita). Per loro, madre e figlia, è l'occasione finalmente di conoscersi. Inizialmente sono solo due sconosciute, ma piano piano arriva per Elisa e Anna la consapevolezza che le loro vite sono legate da un destino di dolore, gioia e speranza.
Un film che certamente affronta un problema non facile: quello del genitore che non sopravvive neanche alla prima fase di crescita di un proprio figlio. Anche il regista Francesco Amato, che coraggiosamente ha affrontato il problema, ha riflettuto molto prima di dare il via al primo ciak: “Non volevo farlo – ha detto - ero spaventato; poi sono andato a trovare Alessio Vincenzo, il marito di Elisa, che tra l'altro ha partecipato anche alla sceneggiatura, che mi ha svelato qualche segreto della moglie. Soprattutto mi ha fatto leggere le sue lettere, degli scritti per certi versi filosofici in cui c'è un grande messaggio di speranza. E questo, alla fine, mi ha convinto ad andare avanti".
Anche Vittoria Puccini, l’interprete di Elisa, ha dichiarato: "Quando ho visto gli scritti di Elisa e le sue lettere ho capito quanto dentro quelle sue parole ci fosse di positivo. Sono un inno alla vita anche e proprio per la grande semplicità che vi si avverte". E spiega ancora meglio la brava Benedetta Porcaroli, interprete di Anna, capace di essere a suo agio in ogni registro interpretativo: "Non doveva essere un film ricattatorio, dove si piange e ci si dispera; ci siamo sempre contenuti per non cadere in questo errore". 
Amici, in un periodo in cui i buoni sentimenti sembrano diventati davvero obsoleti, io plaudo fortemente a questo film, che racconta in modo positivo una storia vera, che merita rispetto e che ci ricorda che il mondo senza certi buoni sentimenti sta prendendo strade sbagliate. La disgregazione, che appare sempre più marcata sia nelle famiglie che nella società, è tempo che trovi un freno e, non sarebbe male se si tornasse a fare qualche passo indietro! 
Andate e vederlo questo film!
A domani.
Mario



Nessun commento: