venerdì, agosto 02, 2024

ARRIVA LA PELLICOLA REFRIGERANTE: APPLICATA AGLI INFISSI ESTERNI, BLOCCA L’INGRESSO DEL CALORE ESTERNO E CI FA USARE MENO IL CONDIZIONATORE.


Oristano 2 agosto 2024

Cari amici,

Oramai siamo in piena estate e vivere in appartamenti spesso piccoli, con le pareti esposte all’esterno che diventano subito molto calde, scatta la necessità di tenere acceso a lungo il condizionatore. Si,  con l’aumento delle temperature estive (senza dimenticare il cambiamento climatico in atto), il bisogno di rinfrescare costantemente gli ambienti è diventato più che necessario. L’unico strumento utile appare un buon condizionatore, ma il suo uso prolungato, oltre ad aumentare la nostra bolletta, ha conseguenze ambientali mica di poco conto, tanto che da tempo si è alla ricerca di soluzioni alternative.

Ebbene, in risposta a questa esigenza i ricercatori hanno studiato una soluzione che appare alquanto valida: l’utilizzo  di una particolare pellicola, che si è rivelata capace di bloccare i raggi solari che dagli infissi penetrano negli edifici, refrigerando in questo modi gli interni. Questa nuova tecnologia, basata su principi termici avanzati, offre un modo efficace ed ecologico per mantenere gli ambienti un po' più freschi senza dover fare sempre ricorso all’aria condizionata, fornita dal classico, tradizionale, condizionatore.

Questa pellicola refrigerante per gli infissi degli edifici rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo del comfort termico. Composta da materiali altamente riflettenti e isolanti, è in grado, in modo intelligente di respingere i raggi solari e ridurre l’accumulo di calore che penetra all’interno degli edifici. Il risultato? Mantenere questi ambienti più freschi, anche durante le giornate estive più calde! Il suo utilizzo, tra l’altro, risulta alquanto semplice, perché la pellicola refrigerante è molto facile da installare: può essere applicata direttamente sulle finestre e le vetrate degli edifici esistenti, senza richiedere modifiche strutturali complesse.

L’applicazione di queste pellicole può essere fatta sia nelle abitazioni singole che negli edifici più complessi, compresi gli studi professionali e i centri commerciali. Inoltre, come accennato prima, ai benefici in termini di comfort per le abitazioni si aggiungono quelli ambientali ed energetici. Come ben sappiamo l’utilizzo dell’aria condizionata tradizionale è alquanto costoso, pesando notevolmente sulla bolletta, ma sono pesanti anche i danni ambientali derivanti, con  l’emissione di gas a effetto serra, che contribuiscono notevolmente al cambiamento climatico.

La pellicola refrigerante, opportunamente applicata, invece, riduce notevolmente la necessità di utilizzare l’aria condizionata, diminuendo così il consumo energetico complessivo degli edifici, considerato anche che attualmente l’energia dipende ancora, in misura massiccia, da fonti non rinnovabili. Oggi queste moderne pellicole hanno raggiunto caratteristiche davvero eccezionali, come ad esempio quella studiata dalla ricercatrice Silvia Vignolini. La pellicola da lei studiata, che ha una superficie di pochi micron, è capace di ridurre fino a 3 gradi le temperature di una superficie esposta direttamente alla luce solare.

La ricercatrice Silvia Vignolini, direttore del dipartimento Sustainable and Bio-inspired Materials del Max Planck Institute e docente in Chemistry and Bio-materials alla University of Cambridge, sta lavorando proprio in questa direzione. In ambito scientifico si parla di "raffreddamento radiativo diurno passivo" (PDRC), poiché il cosiddetto effetto rinfrescante avviene con una tecnica che non consuma elettricità. Questo è possibile giocando su più elementi, ma soprattutto riducendo l'assorbimento di luce solare e incrementando l'emissività nelle bande infrarosse.

Nello specifico, la ricercatrice Silvia Vignolini ha sviluppato una sorta di pellicola colorata basata solo su cellulosa, che ha dimostrato di poter raffreddare di circa 3 gradi centigradi una superficie esposta alla luce solare. Apparentemente potrebbe sembrare poco ma ognuno di noi sa bene cosa voglia dire, ad esempio in casa d'estate, far abbassare la temperatura ambientale anche solo di uno o due gradi con il condizionatore attivo; e soprattutto quanta energia bisogna spendere. Non a caso in laboratorio - stando a quanto riporta la ricerca pubblicata su Advanced Science - hanno stimato che un metro quadrato di pellicola possa "generare" oltre 120 watt di potenza di raffreddamento, che non è certo poco!

Cari amici, questa pellicola è già un primo passo verso la ricercata soluzione di avere case più fresche senza consumare montagne di energia, che, oltre a svuotare il portafoglio, contribuiscono a guastare il pianeta! Sicuramente gli studi proseguono e avremo di certo ulteriori positive  soluzioni per il futuro!

A domani.

Mario

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