giovedì, settembre 30, 2021

Dal 1° OTTOBRE, PER I CONTATTI CON LA P.A., SARÀ OBBLIGATORIO USARE LO “SPID”. DALL’INPS ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE, DAI COMUNI AGLI ALTRI ENTI PUBBLICI.


Oristano 30 settembre 2021

Cari amici,

Dal 1° ottobre per accedere a tutti i servizi on line della Pubblica Amministrazione sarà necessario lo SPID (acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale), che è un'identità digitale composta da una coppia di credenziali (username e password), strettamente personali. Non si potranno più utilizzare, dunque, username, password e pin, per fruire dei servizi digitali dei siti dell’Agenzia delle Entrate, dell’Inps, dei Comuni e degli altri enti pubblici. Questa novità è stata resa obbligatoria dalle norme del Decreto Semplificazione e innovazione digitale, convertito nella legge 120/2020.

Indubbiamente, la variazione creerà non pochi problemi agli amici pensionati, che dovranno necessariamente utilizzarlo per consultare la pensione o il cassetto fiscale. Dal 1° ottobre, dunque, sarà questo l’unico modo per controllare la propria posizione con la Pubblica Amministrazione. È certamente un notevole problema, perché sono ancora pochi i cittadini che si sono già dotati di SPID, in particolare gli over 65, che – a quanto pare – hanno registrato la propria identità digitale solo nel  15% dei casi.

Per ovviare a questo inconveniente, è stata istituita la figura del “Delegato SPID”, una sorta di tutore per gli anziani in difficoltà, deputato ad accedere ai servizi in loro vece. Alla stessa maniera si opera nella piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Nei primi 8 mesi del 2021 – si legge su Open. Online - il sito avrebbe registrato circa 45 milioni di accessi al cassetto fiscale e 4 milioni di accessi alla propria area riservata. Ma che fare, dunque, quali le alternative eventuali allo SPID?

Almeno due le possibili alternative allo SPID: una è la carta di identità elettronica (CIE), l’altra è la CNSS (la Carta Nazionale dei Servizi), una smart card corrispondente, ad esempio, ai dispositivi di firma digitale o alla tessera sanitaria), anche se entrambe, però, risultano poco utilizzate per i loro requisiti hardware: richiedono il possesso di un lettore di smart card o uno smartphone dotato della tecnologia NFC ((Near Field Communication), strumento davvero poco utilizzato.

Amici, il consiglio è quello di dotarsi quanto prima dello SPID, perché già a partire da domani 1° ottobre, sarà l’unico modo per dialogare con la P. A. e poter accedere a tanti servizi, compreso il Fascicolo sanitario elettronico. Vediamo allora di verificare cosa fare per entrare quanto prima in possesso di questo necessario strumento per dialogare con la Pubblica Amministrazione.

Come attivare SPID. Sei hai compiuto 18 anni puoi attivare SPID, avendo con te un documento di riconoscimento italiano in corso di validità. Munisciti anche della tessera sanitaria o del tuo codice fiscale, di un indirizzo e-mail e di un numero di cellulare. Avendo di fronte a te questi documenti, ora puoi accedere al sito di uno dei gestori di identità digitale (Identity Provider) riconosciuti e vigilati da AgID.(Agenzia per l’Italia Digitale), che trovi facilmente in rete.

Una volta scelto il gestore (identity provider), provvedi all’attivazione: inserisci i tuoi dati anagrafici, crea le tue credenziali SPID e provvedi ad effettuare il riconoscimento. Ecco le modalità di riconoscimento: di persona, via webcam, audio-video con bonifico, CIE, CNS o firma digitale. In dettaglio, ecco le modalità di riconoscimento attive: di persona, presso gli uffici dei gestori di identità digitale o gli sportelli delle pubbliche amministrazioni che hanno attivato una procedura a sportello o delle postazioni convenzionate con uno o più gestori per la verifica della tua identità; via webcam, con operatore messo a disposizione dal gestore di identità o con un selfie audio-video, insieme al versamento di una somma simbolica tramite bonifico bancario; con Carta d’Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico attraverso le app dei gestori di identità digitali fruibili da smartphone o tablet; con CIE, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) ovvero la tessera sanitaria, oppure con firma digitale grazie all’ausilio di un lettore (ad esempio la smart card) e del relativo pin.

Sono previsti anche diversi livelli di sicurezza, alquanto differenti: livello 1, livello 2, livello 3. Il livello 1, permette l’accesso con nome utente e password; il livello 2, permette l’accesso con le credenziali SPID di livello 1 e la generazione di un codice temporaneo di accesso OTP (one time password) o l’uso di un’APP fruibile da smartphone o tablet; il livello 3, permette l’accesso con le credenziali SPID e l’utilizzo di ulteriori soluzioni di sicurezza e di eventuali dispositivi fisici (es. smart card) che vengono erogati dal gestore dell’identità.

Per i cittadini poco tecnologici, tuttavia, sono previsti in alternativa degli aiuti. Ci si può recare presso una delle pubbliche amministrazioni che si sono dichiarate disposte a svolgere gratuitamente le procedure di identificazione e quindi di consentire il rilascio successivo dello SPID. Infine, i tempi di rilascio dell’identità digitale: questi dipendono alquanto dai singoli gestori. Una volta ottenuto, l’utilizzo di SPID per i cittadini è gratuito.

Cari amici, indubbiamente lo SPID è una novità che all’inizio può apparire un po’ difficile da digerire per quelli "over 60", ma a quanto sembra risultare una necessità indilazionabile. La speranza è che la variazione venga recepita da tutti gli utenti nella giusta logica e importanza.

A domani.

Mario

mercoledì, settembre 29, 2021

I SOGNI E LA LORO INTERPRETAZIONE. TUTTI SOGNANO: MA PERCHÉ SI SOGNA? COSA CI VUOLE DIRE LA NOSTRA MENTE MENTRE DORMIAMO?


Oristano 29 settembre 2021

Cari amici,

L’uomo da sempre sogna. Sognare è un’attività naturale e inconsapevole, presente nell’uomo sin dagli albori della sua esistenza. Nel sonno la mente dell’individuo spazia in sentieri irreali, ben diversi da quelli della nostra quotidianità, quando siamo svegli. È un’attività svolta quasi in segreto dal nostro cervello, che cerca di esplorare, a nostra insaputa, luoghi misteriosi. Si, la parola mistero descrivere lucidamente il significato e l’interpretazione di quello che sogniamo.

Di sogni, amici, ho parlato già diverse volte su questo blog. Per i più curiosi riporto questi due post: uno del 22 agosto 2019 (cliccabile, se volete, sul seguente link http://amicomario.blogspot.com/2019/08/il-grande-mistero-dei-sogni-perche-la.html), mentre l’altro, postato in data 10 ottobre 2020, è raggiungibile cliccando sul seguente link http://amicomario.blogspot.com/2020/10/limportanza-dei-sogni-tutti-sogniamo.html. Oggi, però, senza volermi ripetere, vorrei parlare ancora di sogni, focalizzando l’attenzione, però, sul possibile “significato dei sogni” e quindi sulla loro necessaria interpretazione.

L’interpretazione dei sogni è qualcosa che ha sempre appassionato l’uomo, fin dai tempi più remoti. Per gli egizi, i greci e gli assiri il sogno contava molto di più di oggi, in quanto il sogno era considerato un messaggio divino da meditare, inviato agli uomini come ammonimento. I greci, addirittura, onoravano tre divinità preposte al sogno: Morfeo, Fantasio e Fobetore. Nel mondi ebraico antico le Sacre scritture proibivano agli ebrei di attribuire importanza ai sogni, ma ottenendo poco successo, in quanto, nonostante la proibizione, a Gerusalemme, erano presenti ben ventiquattro interpreti dei sogni, considerati dei veri “messaggeri” inviati da Jahvè al suo popolo. In realtà tutte le grandi culture del passato hanno rivolto ai sogni ed alla loro interpretazione una notevole importanza.

E oggi, in età moderna, cosa è cambiato? Come vengono nel nostro millennio interpretati i sogni? Partiamo dalla considerazione che esistono diverse tipologie di sogni. In linea di massima sono principalmente di 4 tipi: 1. Sognare di essere inseguiti da qualcuno che vuol farci male, 2. Sognare in vari modi il sesso, 3. Sognare di cadere dall’alto, 4. Sognare di tentare di fare qualcosa, che però non ci riesce mai. In sostanza tutti i 4 temi rivelano le stesse connotazioni emotive specifiche: la paura, il desiderio, la vergogna, la rabbia.

Sigmund Freud

Apparentemente, quindi, nei nostri sogni compaiono, seppure distorti e romanzati, tutti i nostri problemi, le nostre ansie e le nostre difficoltà. Il grande Sigmund Freud, all’inizio del secolo scorso riteneva che i sogni fossero esattamente una chiave d’accesso per l’inconscio e ora, più di cent’anni dopo, una chiara e precisa risposta ancora non c’è. E gli studiosi continuano a cercare questa misteriosa chiave...

I sogni, in realtà, sono un mistero davvero affascinante, considerati una delle porte d’ingresso alla mente umana (in gran parte ancora inesplorata), i cui meccanismi sono da sempre oggetto di studio e interpretazione. Su come Interpretare e comprendere i sogni,  gli studiosi continuano dunque le loro ricerche;  fino a qualche anno fa, si riteneva che si sognasse solamente durante la fase REM, oggi, invece, si crede che si sogni anche durante i periodi NREM. La fase REM, però, è quella privilegiata, essendo la più vicina al momento del risveglio, vicinanza che fa sì che i sogni fatti si ricordano più facilmente.

Nelle varie culture, i modi di interpretare i sogni sono differenti e portano, soprattutto, a conclusioni non concordanti. Sono molte, infatti, le teorie al riguardo. C’è chi crede che non siano altro che proiezioni di quanto accade durante la giornata; chi invece pensa che addirittura possano essere una sorta di previsione del futuro. C’è chi, invece, crede che siano emozioni che il soggetto libera nel sonno. Insomma, Il sogno appare quasi come un supporto, un modo particolare di “assistere” l’essere umano lungo il suo cammino.

Gli ultimi studi sui sogni ci dicono che essi sono un vero e proprio “Assist”, che la natura ha voluto dare all’uomo per far uscire dal suo subconscio qualcosa di latente, di fermo e immobile. Possiamo quindi dire che la nostra attività cerebrale notturna costituisce un tentativo di far uscire dal limbo certi nostri desideri nascosti, con l’obiettivo, quindi, di crearci maggiore stabilità ed equilibrio.

Cari amici, l’inconscio, allocato in quella materia grigia qual è il nostro cervello, quella terra “oscura”, poco nota ed esplorata, col sogno ci ammonisce. Le immagini mentali contenute nel sogno, a detta degli studiosi, non hanno un intento morale, non vogliono insegnarci o ribadirci “qual è il bene e quale il male”, ma solo cercare di farci mettere a fuoco ciò che sta accadendo dentro di noi, oggettivamente e realmente. Questo è il senso che gli studiosi attribuiscono al sogno, che, dopo la sua interpretazione, può diventare una traccia, una guida e una bussola per farci trovare la giusta strada.

Amici, io credo che i sogni ci aiutino a capire di più noi stessi, e quindi a vivere al meglio la nostra esistenza. Allora, amici, continuiamo a sognare!

A domani.

Mario

 

martedì, settembre 28, 2021

TRA POCO POTREMO DIRE ADDIO ALLA FASTIDIOSA (DA RICORDARE) PASSWORD: È IN ARRIVO LA NUOVA “APP AUTHENTICATOR” DI MICROSOFT.


Oristano 28 settembre 2021

Cari amici,

A chi di noi non è mai successo, all’improvviso, di bloccarsi di fronte al computer, incapace di andare avanti per aver dimenticato la password di accesso? A tanti, io credo! Ebbene, in tempi brevi potremo tirare un sospiro di sollievo, perché non sarà più necessario digitarla! Al posto della password, spesso difficile da ricordare,  basterà usare  un’apposita App, creata da Microsoft, che da sola si occuperà di gestire gli accessi al computer. Basta, dunque, con la fantasia (ci siamo scervellati ad usare una parte de nostro codice fiscale, il nome dei nonni o degli zii, del nostro fido micio o cane e quant’altro), tra poco, EVVIVA, potremo respirare!

Certo, la protezione con password è anche un serio problema di sicurezza, tanto che alcune aziende per la protezione dei dati importanti avevano già  scelto la doppia autenticazione o un'autorizzazione biometrica (tipo impronta digitale o scansione ottica), per evitare il furto delle credenziali, visto che ogni secondo si compiono in media 579 tentativi di furto di password, in totale circa 18 miliardi all'anno. Ma Microsoft ha deciso, finalmente, di porvi rimedio. L’azienda di Bill Gates, che ha sempre avuto una visione del futuro ampia e innovativa, ha deciso che il periodo delle password era ormai arrivato al tramonto.

Un pensionamento anticipato., dunque, per le password?  Pare proprio di sì, ed ecco l’azienda di Cupertino lanciarsi nell’iniziativa di creare uno strumento innovativo, capace di creare un cambiamento radicale nella sicurezza dei dispositivi operanti su Internet. Nasce così in casa Microsoft l'App “Authenticator”, inizialmente operativa da marzo 2021 per i soli utenti business. Visto poi il favorevole accoglimento, ecco ora l’ok per estendere l’apertura del nuovo sistema ad un livello ben più ampio: apertura a tutti, inclusi i profili non aziendali.

Ma vediamo come funziona la nuova App Microsoft “Authenticator”. Si tratta di un’App, per iOS e Android, che una volta scaricata cancella in automatico le varie password salvate sul profilo Microsoft. Se si vuole accedere al sistema, l’App invia al numero di cellulare registrato o all'indirizzo e-mail un codice temporaneo, da inserire in fase di autenticazione. Indubbiamente un buon metodo per liberarsi della necessità di doversi ricordare decine di parole chiave, o peggio, di tenerle memorizzate su pezzi di carta o note sul telefonino, non protette. Il meccanismo entra in funzione quando Authenticator rileva un'attività di login da un nuovo dispositivo (magari perché si è cambiato smartphone o tablet) o la richiesta arriva da una parte del mondo non conforme alle località solite di un utente.

In pratica con Authenticator si attua quel processo di verifica di un account che da anni gli esperti di sicurezza ritengono fondamentale per ridurre il rischio di intrusione. Resta il fatto, però, che un criminale esperto potrebbe già aver violato la sicurezza della e-mail di una potenziale vittima, così da poter leggere anche i messaggi temporanei inviati da questa App di autenticazione, e lo stesso potrebbe essere per gli sms, tramite la tecnica dello 'sniffing'. In realtà, amici, c'è da prendere atto che la sicurezza assoluta, purtroppo, non esiste!

Cari amici, in conclusione possiamo dire che se è pur vero che di Internet e delle irrinunciabili comunicazioni via computer non possiamo e non potremo più fare a meno, dobbiamo prendere atto che il futuro sarà sempre più dedicato alla protezione dei numerosissimi dati circolanti nel Web; i sistemi saranno sempre più perfezionati: da quelli relativi alla biometria a quelli di autenticazione in rete con le diverse parti del corpo, come il viso e la voce. Al momento sono già in campo i sistemi Face ID di Apple che usa il volto, lo sblocco con l'impronta su Android e Windows Hello, abilitati per l'ingresso nei dispositivi ma anche per il login di App di terze parti.

Amici, una volta  si diceva “fatta la legge, trovato l’inganno”, parafrasando, in questo caso potremo dire:  “cambiato il nuovo sistema delle password, trovato il marchingegno per scardinare il nuovo”.

A domani.

Mario

lunedì, settembre 27, 2021

IL FERMO (CON MANETTE) DEL PARLAMENTARE EUROPEO CARLES PUIGDEMONT: UN ARRESTO CHE DEVE FAR RIFLETTERE TUTTI I SARDI.


Oristano 27 settembre 2021

Cari amici,

L’ex Presidente della Catalogna Carles Puigdemont è stato arrestato nella tarda serata del 23 settembre all’aeroporto di Alghero; era diretto in Sardegna per incontrare rappresentanti del Movimento indipendentista sardo, oltre ai responsabili politici dell'isola: il Presidente della Regione Christian Solinas e il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Proprio all’aeroporto di Alghero, unica città catalana d’Italia (ironia della sorte), Puigdemont anziché simpatizzanti e autorità ha trovato ad attenderlo le forze dell’ordine, che lo hanno fermato facendo scattare ai suoi polsi le manette e accompagnandolo al carcere di Bancali, a Sassari.

Non certo casuale o fortuito, il suo arresto: la visita del leader catalano era nota in tutta Europa, dove – tra l’altro- Puigdemont circolava senza essere rincorso dagli agenti. Indubbiamente, uno spinoso caso diplomatico che deve far riflettere, in particolare noi sardi. Le manette ai polsi dell’uomo politico sono scattate sulla base di un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità spagnole per reati contro l’ordine e la pubblica sicurezza. Il parlamentare europeo, dopo l’arresto, è assistito dall’avvocato Agostinangelo Marras, il noto legale sardo che si è occupato immediatamente della sua difesa.

Dopo aver trascorso la notte nel carcere di Bancali, a Sassari, il leader indipendentista è rimasto pochissimo in carcere, in attesa della decisione ufficiale della Corte d'Appello di Sassari (sulla sua eventuale estradizione o sulla sua libertà). La giudice della Corte d’Appello di Sassari Plinia Azzena, infatti, lo ha immediatamente liberato, in attesa della sentenza. Alla gran folla che si era radunata immediatamente per contestare l’arresto,  l’avvocato Agostinangelo Marras ha precisato che “a breve sarebbero state prese le decisioni sulle misure da adottare, a prescindere dall'estradizione o meno", aggiungendo che il leader indipendentista "stava bene, ed era fiducioso che la questione si sarebbe potuta risolvere quanto prima, augurandosi di poter tornare presto in libertà”.

Ebbene, come sappiamo, per Puigdemont è avvenuta una “Scarcerazione lampo”: arrestato giovedì sera dalla polizia ad Alghero, nel pomeriggio del giorno successivo la giudice della Corte d’Appello di Sassari Plinia Azzena ha stabilito che l’arresto di Puigdemont, seppure non era illegale, non motivava la necessità di applicare a carico dell’ex Presidente della Catalogna alcuna misura cautelare. La decisione in tal senso veniva accolta dalla procuratrice generale Gabriella Pintus. Ora la vicenda non è certo esaurita, perché resta da stabilire se Puigdemont dovrà essere estradato o meno, decisione che sarà presto presa.

Il parlamentare europeo era arrivato in Sardegna per partecipare a diversi incontri. Ad Alghero all’edizione annuale dell’Adifolk, festa internazionale della cultura popolare catalana; il leader era atteso assieme alla Presidente del parlamento di Barcellona, Laura Borras, e ad altre figure istituzionali catalane. Ad Oristano, invece, domenica 26 settembre doveva partecipare all'incontro, organizzato dal gruppo “La Corona de Logu”, per discutere sull'autodeterminazione dei popoli. Un meeting con 70 amministratori comunali, tra consiglieri,  assessori e sindaci indipendentisti sardi. 

In Catalogna la notizia dell’arresto ha destato non poco scalpore: il leader regionale catalano Pere Aragones ha formalmente richiesto il “rilascio immediato” del suo predecessore. “Chiediamo l’immediato rilascio di Carles Puigdemont”, ha detto in conferenza stampa a Barcellona, spiegando che si sarebbe recato in Sardegna per “stare vicino” all’ex leader, che guidò il fallito tentativo di secessione della Catalogna dalla Spagna nell’ottobre 2017.

Gli esponenti ella “Corona de Logu”, l’associazione degli amministratori indipendentisti sardi, alla notizia dell'arresto si sono subito mobilitati. Davide Corriga, 36 anni, sindaco di Bauladu ed ex Presidente e componente di spicco della Corona de Logu, con tono cupo, subito dopo l'arresto dell'ex Presidente della Catalogna, ha commentato: "È doveroso parlarne, perché l'atto è gravissimo". Intervistato da “La Repubblica”, sul rischio che Puigdemont venendo in Sardegna poteva essere arrestato, ha risposto: "Assolutamente no. Puigdemont, arrivato a tarda sera da Bruxelles - dove vive - è un europarlamentare che gode di immunità e in questi mesi si è spostato senza problemi in tutta Europa: è stato in Francia, a Parigi, in Danimarca, nel Regno Unito... Ripeto: senza problemi".

“Perché, allora, è stato arrestato ad Alghero”, ha insistito la Repubblica con Corriga. "Da quello che abbiamo appreso, anche dal suo staff con cui siamo in contatto, la polizia doganale l'ha fermato in virtù di un mandato di cattura internazionale spagnolo già rigettato o sospeso dai tribunali di mezza Europa. È stato arrestato e portato nel carcere di Bancali, a Sassari, dove ha trascorso la notte. In mattinata è prevista a Sassari l'udienza di convalida del giudice ".

Cari amici che mi leggete, credo che l’arresto nella nostra isola di Carles Puigdemont sia un brutto segnale che deve far riflettere molto noi sardi: tutti, ma proprio tutti, non solo quelli prima menzionati che militano sotto “La Corona de Logu”.  Per noi sardi questo arresto appare quasi come un forte monito: “attenti, non continuate a pensare che siete un popolo che anela all’indipendenza, mal ve ne incoglierebbe!”.

A me questo arresto ha preoccupato molto. Personalmente, più che nell’Europa delle Nazioni (praticamente la gran parte nate con la forza) credo nell’Europa dei popoli, perché a nessun popolo deve essere mai negata con la forza l’autodeterminazione. L’arresto del leader della Catalogna, proprio ad Alghero, città catalana per eccellenza, credo sia davvero un severo “avvertimento” per quelli che anelano all’indipendenza del popolo sardo. Si, lo confermo: lo vedo proprio come un atto di forte valore simbolico di autoritarismo, un pesante monito per noi sardi.

Amici che mi leggete, c’è, però, da dire, che a volte gli atti di forza come questo ottengono l’effetto contrario. Ieri, domenica 26, ad Oristano, ad accogliere Carles Puigdemont c’erano tutte le diverse anime dell’indipendentismo sardo. Davide Corriga, esponente di spicco de La Corona de Logu, persona seria e capace, che apprezzo e stimo, dopo l’increscioso episodio dell’arresto si era così espresso: “Se l'obiettivo dell’arresto di Puigdemont era quello di spaventare l'indipendentismo isolano, sappiano che questo ci spinge a lavorare con più forza, sempre seguendo i nostri principi di non violenza, onestà e democrazia". Ad Oristano la posizione de La Corona de Logu, guidata dal Presidente Maurizio Onnis (sindaco di Villanovaforru), è apparsa chiara e decisa: “Ripartiamo da qui!”.

A domani, amici.

Mario 
Carles Puigdemont ad Oristano 26.9.2021

 

domenica, settembre 26, 2021

GALLINE TRANSGENDER: IL CAMBIO DI SESSO NEL MONDO ANIMALE. COME E PERCHÉ AVVIENE L’INVERSIONE SESSUALE SPONTANEA.

Da gallina a...Gallo

Oristano 26 settembre 2021

Cari amici,

Il "cambio di sesso" indubbiamente ci crea curiosità, oltre che fare non poca sensazione. Quando veniamo a conoscenza di persone che hanno deciso di rifiutare il sesso biologico che la natura ha loro assegnato, e cercano la via per “cambiare”, lo stupore ci assale. Ma se nel campo umano questo "cambio" comporta interventi a volte alquanto problematici, in natura il “cambio di sesso” può avvenire naturalmente, senza ricorrere a particolari interventi da parte del soggetto. Si tratta, in questi casi, di un’inversione sessuale spontanea, che si verifica in alcune specie. Tuttavia, seppure il cambio di sesso avvenga spontaneamente, ciò ci crea non poca curiosità e, sotto certi aspetti, anche una certa paura.  

In verità, in natura le trasformazioni sessuali ci sono sempre state, e in passato preoccupavano ben più di adesso! Nel 1474, per esempio, in pieno Medioevo, la storia evidenzia un caso particolare di cambio di sesso che fece molto scalpore. In Germania, precisamente a Basilea, fece tanta paura (non dimentichiamo che il periodo era quello dell’Inquisizione) il caso di una gallina che improvvisamente si trasformò in gallo. Il cambio di sesso, per le credenze dell'epoca, fu allora scambiato per stregoneria. L’incredibile trasformazione scatenò il panico tra la popolazione e la gallina diventata gallo fu affidata agli esponenti del clero che, dopo aver effettuato diversi esorcismi, la misero al rogo in quanto la trasformazione fu ritenuta opera del demonio.

In realtà anche oggi, amici, quando in un pollaio avviene un fatto simile, stupore e incredulità la fanno da padrone! In particolare in chi alleva galline! Parlando di episodi recenti, un quotidiano britannico ha riportato la storia della gallina Gertie che in breve tempo si trasformò nel gallo Gertie. Inizialmente il pennuto smise di deporre le uova, poi cominciò a camminare impettito e a cantare al mattino; nelle settimane seguenti Gertie aumentò di peso, sviluppò dei bargigli, ingrandì la propria cresta e si dotò un piumaggio più scuro e folto, soprattutto sulla coda: la mutazione in Gertie si completò così con grandissimo stupore dei proprietari e dei vicini. Oggi però, fortunatamente, la scienza ci fornisce l’esatta spiegazione di questo fenomeno.

Le galline, dicono gli esperti, nascono con due gonadi, ma una volta che nell’embrione i geni hanno determinato il sesso femminile del pulcino, è solo quella di sinistra (l’ovaia) che si svilupperà, lasciando quella di destra ad uno stadio atrofizzato. Una volta adulta, la nostra gallina comincerà a deporre le uova e a vivere la sua normale vita da esemplare femminile della sua specie. Col trascorrere del tempo, però, possono presentarsi alcune problematiche organiche (età avanzata, neoplasia all’ovaia, ciste ovarica, infezione, ecc.) o di tipo ambientale (improvvisa mancanza di un gallo, solitudine, necessità di combattere, ecc.) che possono provocare la regressione della gonade sinistra e, di pari passo, il “risveglio” e l’attivazione della gonade destra.

Seppure appaia incredibile, la gonade destra può evolversi in ovotestis, e addirittura potrebbe secernere sperma, facendo comunque circolare nell’organismo testosterone, l’ormone responsabile della mutazione fisica e comportamentale, che porta la gallina a diventare gallo. Con la cessazione nel soggetto dell’attività della gonade sinistra, non vi è più presenza nell’organismo della gallina degli estrogeni, che appunto ne determinavano l’istinto, le funzionalità e la caratteristiche fisiche prettamente femminili. Ciò, però, non significa (con certezza) che l’avvenuta trasformazione in gallo sia totale, in quanto, di nascita, geneticamente femmina.

Difficilmente, quindi, la gallina-gallo potrà fecondare altre galline, anche se il comportamento riproduttivo di dominazione e di “copertura” delle femmine è presente e pure molto attivo. Su quest’ultimo punto la scienza non ha certezze. Sul sito Summa-Gallicana viene riportato uno studio in cui sarebbe dimostrato il contrario: ovvero che una gallina mascolinizzata sarebbe stata anche in grado di fecondare. Lo si può rilevare da alcuni casi esaminati, come quello, molto interessante, di una gallina Orpington, che, dopo aver a lungo deposto e covato uova, verso i 3 anni ha assunto le sembianze di un maschio. Nel caso in parola, l’ormai gallo Orpington dopo un anno  è diventato padre di due pulcini. L’autopsia dimostrò la presenza di 2 grossi testicoli dotati di deferenti, di un ovaio atrofizzato e di un piccolo ovidutto a sinistra.

Cari amici, la natura non smette mai di sorprenderci: la sua complessa realtà è fatta di moltissime variabili, alcune note e molte altre ancora sconosciute. Credo che continuando a studiarla, la natura sicuramente ci darà molte altre sorprese!

A domani.

Mario