sabato, settembre 11, 2021

A BITTI, DOPO L'ALLUVIONE, NASCE IL LABORATORIO PER PROGRAMMARE IL FUTURO. "OJE”, IL FESTIVAL DEL FUTURO SOSTENIBILE.


Oristano 11 settembre 2021

Cari amici,

A Bitti, dopo i tragici momenti vissuti con l’alluvione, si cerca caparbiamente di ripartire. Una ripartenza che parla di futuro: un futuro a largo raggio, che dovrà riguardare l’intera isola. Ed è in questa direzione che nei giorni scorsi si è dato vita a "OJE, FESTIVAL DEL FUTURO SOSTENIBILE". Il primo fine settimana di questo mese di settembre, dal 3 al 5, Bitti è diventato un grande laboratorio, messo in cantiere per cercare di immaginare e poi di costruire un futuro sostenibile, non solo per  il piccolo centro barbaricino ma anche per i numerosi altri centri minori situati nelle zone interne dell’isola, e possibilmente per l’intera Regione sarda.

Ed è nata così la prima edizione di OJE - Festival del Futuro Sostenibile, evento sostenuto e patrocinato dal Parco Naturale Regionale Tepilora e dal Comune di Bitti. Ora, a manifestazione appena conclusa, possiamo dire che è stata una tre 3 giorni davvero interessante, fatta di appuntamenti e attività, il cui focus principale è stato quello di costruire delle basi concrete per discutere di un futuro a medio-lungo termine, dove le nuove generazioni fossero protagoniste di un modello di sviluppo territoriale, fatto di rispetto della natura, di concreta sostenibilità ambientale, e con il giusto approccio all’innovazione, vero comune denominatore di una nuova visione socio-economica e di uno stile di vita più consono e meno invasivo.

Oje è stato un festival dedicato in particolare ai bambini. Per poter gettare e far nascere il seme di un futuro sostenibile, è necessario che bambini e famiglie siano dei protagonisti. È infatti a loro che Oje ha dedicato buona parte degli appuntamenti in programma: un calendario caratterizzato da attività esperienziali, divulgative ed educative, laboratoriali e di spettacolo, con un particolare riguardo verso il mondo delle stelle e lo studio dell’universo. Il territorio di Bitti, infatti, è coinvolto nel grande progetto di ricerca internazionale che prevede la costruzione dell’Einstein Telescope, strumento di ultima generazione per lo studio delle onde gravitazionali. Un’infrastruttura che potrebbe diventare un vero traino per lo sviluppo di tutta l’area vasta, e non solo dei comuni di Lula, Bitti e Onanì che verrebbero direttamente coinvolti.

Il festival ha preso il via venerdì 3 settembre, con il laboratorio astronomico “Rotta verso il cielo” a cura del Ceas Tepilora. “Puntiamo alle stelle: giovani innovatori al servizio del territorio”, ha detto all’inaugurazione il sindaco Giuseppe Ciccolini, anche in veste di Presidente del Parco Naturale Regionale Tepilora. La giornata, ampiamente partecipata si è conclusa con un laboratorio per bambini (e anche adulti), realizzato  dall’Associazione Astronomica Nuorese, ricco di divertenti esperimenti tra magnetismo ed onde gravitazionali.

Sabato 4 settembre è stata una giornata anch’essa con al centro i bambini di ogni età e le loro famiglie, che hanno partecipato a tanti laboratori ed esperienze interattive, pensate per avvicinarli in maniera gioiosa ed educativa alla scoperta dell’ecosistema e al rispetto della natura. Dalle 8 del mattino è stato possibile scoprire pianeti e costellazioni, in un’emozionante esperienza, vissuta immersi all’interno del planetario gonfiabile dell’Associazione Astronomica Nuorese. La mattinata è proseguita con i laboratori creativi esperienziali a cura del CEAS Tepilora in collaborazione con Monica Saba di Ovis Nigra, incontro sonoro musicale per neo famiglie e bambini dai 12 ai 24 mesi ideato e condotto da Francesca Romana Motzo di Contatto Sonoro e il workshop di illustrazioni per bambini sulla mobilità sostenibile tenuto da Marina Brunetti, in arte Marinetti.

Nel pomeriggio, in piazzetta Pittalis gli esperti della Libera Scuola di Erboristeria Popolare Calarighe hanno dialogato sulle piante officinali e alimurgiche del territorio. A seguire la visita all’affascinante sito Archeologico di Romanzesu per due appuntamenti imperdibili: “Musica senza confini”, il progetto di Stefano Baroni e Francesca Romana Motzo dedicato alla figura della Madre con un laboratorio sonoro destinato alle neomamme e ai piccoli da 0 a 12 mesi, e poi la performance esperienziale Circular music. Appuntamento conclusivo della giornata in Piazza Asproni, con la talentuosa cantante bittese Piera Demurtas, in arte Sidra, che si è esibita con un trio in acustico accompagnato dalle illustrazioni “live” dell’artista Marinetti.

Il terzo giorno, domenica 5 settembre, a partire dalle 9.00, i bambini e le famiglie hanno potuto prendere confidenza con le api, presso la ludoteca del paese, grazie ai consigli dell’azienda Apistica Luja. Di pomeriggio, il workshop di pitture con pigmenti naturali, realizzato in piazza Cumbentu. Gran finale tutto musicale per il Festival del Futuro Sostenibile, in piazza Asproni alle 17.00, con Stefano Baroni, musicista poliedrico e di comunità che ha coinvolto la cittadinanza e i partecipanti all’appuntamento in un’esperienza unica di Drum Circle in cui ha preso vita un’orchestra partecipata e improvvisata che per circa un’ora, con strumenti musicali insoliti, ha divertito i presenti.  

Considerato il problema Covid, quasi tutte le attività in programma si sono tenute all’aria aperta, in spazi ampi, dove era garantito il distanziamento sociale tra i partecipanti. Era obbligatorio indossare la mascherina nel caso di attività in spazi al chiuso; i laboratori per bambini prevedevano una capienza massima di 20 persone e a tutti gli adulti spettatori e ai partecipanti agli eventi era richiesto obbligatoriamente di esibire il proprio green pass, pena l’impossibilità di accedere agli incontri. Al festival era presente anche Poste Italiane,  con un annullo filatelico dedicato. L’iniziativa era inserita all’interno del progetto Piccoli Comuni di Poste Italiane; in chiusura Poste Italiane ha donato al Comune di Bitti 800 cartoline col panorama del paese e il logo di Oje - Festival del Futuro Sostenibile.

Amici, credo che la strada scelta da Bitti con questo festival sia la strada giusta da percorrere per programmare un futuri concreto per le nuove generazioni, percorso che anche altri comuni dovrebbero imitare…

A domani.

Mario

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