Oristano 6 AGOSTO 2023
Cari amici,
L’Islanda fino alla metà
del IX secolo era una terra gelida e disabitata. A differenza della Gran
Bretagna e dell'Irlanda, territori ormai già ben popolati, l’ISLANDA era
deserta, e pertanto era un possibile obiettivo di insediamento. Ad insediarsi e
colonizzarla per primi furono dei navigatori vichinghi, provenienti dalla Scandinavia,
che vi arrivarono attraverso il Nord Atlantico, mossi alla ricerca di terre
coltivabili. Gli storici stabiliscono convenzionalmente l'inizio della
colonizzazione dell’Islanda nell'anno 874, occupazione che durò fino al 930,
anno in cui la maggior parte dell'isola era ormai stata occupata, ed era stato
fondato lo Stato libero d'Islanda.
L'Islanda era
indubbiamente una terra difficile, coperta per molta parte dell’anno di ghiacci,
essendo situata tra la Groenlandia (200 km) e la Gran Bretagna, a nordovest
delle isole Fær Øer. Collocata sulla dorsale medio atlantica, l'Islanda è
una terra a forte attività vulcanica e geotermica, che ne caratterizza il
paesaggio; l'interno è costituito principalmente da un altopiano, con montagne
e ghiacciai perenni. Grazie alla corrente del Golfo, l'isola ha un clima
temperato, relativamente alla sua latitudine, cosa che ne consente
l'abitabilità. La sua attuale popolazione è di circa 375.000 abitanti: ciò la
rende (escludendo i microstati), il paese europeo meno popolato; la capitale è
la città di Reykjavík.
In quest’isola, economicamente
parlando, i due settori più importanti sono la pesca e il turismo. Il clima
rigido dell'Islanda, infatti, non è molto adatto all'agricoltura. L'unica
coltivazione, limitata ad aree ristrette, è quella delle patate. Abbastanza
diffusa è la produzione in serra di frutta e ortaggi. Più importante, invece, è
l'allevamento di ovini, mentre nella zona pianeggiante occidentale è diffuso
anche l'allevamento dei bovini e quello tipico dei pony. In questi ultimi
anni è stato avviato anche l'allevamento dei suini, oltre a quello degli
animali da pelliccia.
Amici, ho fatto questa
premessa perché oggi voglio parlarvi di un particolare prodotto islandese, lo “SKIR”, un formaggio cremoso di origine antichissima
(era già consumato dai Vichinghi più di mille anni fa), che, oltre che essere
buonissimo, aiuta chi lo consuma a condurre una vita sana. Cos’è, dunque, lo
skyr? È un formaggio fresco a base di latte acido, scremato e, se
esportato, pastorizzato; ogni regione lo produce in modo differente, ma in
sostanza si ottiene dal latte (oggi vaccino) scremato mediante coagulazione con dei
lattobacilli. Lo si conserva in vasetti (come lo yogurt greco), e viene consumato
da tanti, anche da chi ha in corso un regime nutrizionale più light.
Per il confezionamento
giornaliero si usano, come da tradizione, i resti di skyr del giorno precedente.
utilizzati per produrne di nuovo. Pare che prima del XX secolo si producesse
dal latte ovino, ma successivamente si passò alla produzione usando quasi
esclusivamente quello vaccino. Alla stregua del QUARK, un formaggio fresco a
pasta molle originario della Germania e dell'Austria, è un latticino
ricco di proteine e povero di grassi e di carboidrati. Soprattutto ultimamente,
con la ricerca di “Fit Food” (cibi che migliorano il nostro benessere), lo SKYR
sta vivendo un momento di assoluta fama. Grazie a suoi fermenti lattici, lo
skyr è molto digeribile ed in grado di aiutare a regolare la funzione
intestinale. Lo Skyr presenta diversi tipi di probiotici che aiutano
l’intestino a funzionare meglio e restare in salute.
Oltre ad essere privo di
grassi, lo SKIR è un’ottima fonte di calcio, quindi da un grande aiuto nelle
diete ipocaloriche, nell’eliminazione del colesterolo cattivo, riducendo
l’ipertensione, aiutando la consistenza delle ossa e la digestione. Consumando
latticini come lo skyr, a basso contenuto di grassi e carboidrati, si
prevengono stati come ictus e malattie cardiovascolari. Ecco di seguito i valori
nutrizionali dello SKYR per 100grammi di prodotto: Calorie: 65, Proteine:
12 g. Carboidrati: 4 g, Zuccheri: 3 g, Grassi: 0,2 g, Sodio: 0,1 mg.
Amici, anche un formaggio
ricco di benefici come lo SKYR può risultare “sconsigliato” in alcuni casi. È controindicato
per chi è intollerante al lattosio, che deve consumare lo skyr con molta
moderazione e sotto controllo medico; anche coloro che seguono diete
particolari, dovute ad allergie ed intolleranze, farebbero bene a considerare l’effetto
“FODMAP” (termine con cui si intende l’effetto causato dalla quantità
totale dei vari carboidrati fermentabili, introdotti magari con diversi
alimenti, che può provocare dei disturbi) di questo latticino. In ogni caso si
consiglia sempre di rivolgersi al proprio medico curante per ogni eventuale
problema o dubbio in merito alle proprie intolleranze.
Cari amici, credo che
questo SKIR sia davvero un ottimo formaggio, fresco e salutare, e c’è da sapere
che anche noi in Italia possiamo gustarlo! Lo possiamo trovare in tutti i punti
vendita del Gruppo Carrefour (Ipermercati, Supermercati, Carrefour Market e
Carrefour Express), nei supermercati Conad, Unes, e. forse, anche in altri
supermercati. Proviamolo!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento