Oristano 13 agosto 2023
Cari amici,
In Australia, a Coober
Pedy, una cittadina distante 850 chilometri da Adelaide, la temperatura è
salita a 52 gradi. Quando si raggiunge questo terribile caldo i 1.600 abitanti
praticamente scompaiono, dando l’impressione a chi vi fa tappa di essere
arrivati in una città fantasma. Quando fa così caldo a Coober Pedy, essendo posto in
una zona desertica, dei suoi 1.600 abitanti non c’è traccia! Nella città,
infatti, fa talmente caldo che gli uccelli cadono dal cielo e i telefonini
vengono riposti in frigorifero; ed ecco che la popolazione, in cerca di
refrigerio, ha deciso di vivere sottoterra.
Una scelta indubbiamente
ragionata, in quanto le case sotterranee mantengono una temperatura costante
tutto l’anno, intorno ai 13 gradi. Una buona soluzione per calmierare gli
effetti del riscaldamento climatico, al punto che qualcuno si domanda se non
sia possibile ricorrere a questo peculiare tipo di costruzioni abitative anche
altrove. Il caldo soffocante, però, che in realtà costituisce un serio pericolo,
non è così afoso solo in Australia. In Cina, per esempio, per affrontare al
meglio l’ondata di caldo di quest’estate, la città di Chongquing ha optato per l’apertura
dei rifugi antiaerei della Seconda guerra mondiale, messi a disposizione
per dare sollevo al caldo soffocante.
In Iran, pensate, quest’anno
si è percepita una temperatura vicina ai 70 gradi Celsius, un livello così
estremo che può testare la capacità degli esseri umani di sopravvivere
all’aperto per più di poche ore! Indubbiamente queste sono temperature
record, causate dal surriscaldamento delle acque del Golfo Persico. Il mare
non toccava queste temperature dagli anni ’90 (superiori a 30 gradi Celsius) e
la regione del Golfo Persico sta sopportando una brutale combinazione di caldo
e umidità che la rende intollerabile.
Quest’estate, amici, è
stata caratterizzata da periodi insolitamente prolungati di clima torrido in
diverse parti del mondo, in particolare in Medio Oriente, zona quest'ultima di
alta pressione – dove sono note le cupole di calore – che si sono estese nelle regioni del Nord Africa attraverso l’Europa meridionale e l’Asia meridionale. Gli
scienziati hanno identificato il massimo mix di calore e umidità a cui un corpo
umano può sopravvivere: anche un giovane sano morirà dopo aver sopportato sei
ore di calore a 35 gradi Celsius se abbinato al 100% di umidità; tuttavia, una nuova
ricerca afferma che la soglia potrebbe essere anche significativamente inferiore.
A questo punto il sudore,
lo strumento del corpo per abbassare la sua temperatura, non evapora più dalla
pelle, portando così a colpi di calore letali. Questo limite critico, che si
verifica a 35 gradi della cosiddetta “temperatura di bulbo umido”, è stato
superato solo una dozzina di volte, principalmente nell’Asia meridionale e nel
Golfo Persico. Nessuno di questi casi è durato più di due ore, il che significa
che non ci sono mai stati “eventi di mortalità di massa”, ha affermato Colin
Raymond del Jet Propulsion Laboratory della NASA che ha condotto un
importante studio sull’argomento.
E in Italia, mici, come va? Nel nostro Paese le previsioni
meteo ci dicono che siamo alle soglie dell’ultima fiammata del gran caldo: sono in
arrivo temperature bollenti con il nuovo anticiclone africano, noto come 'Nerone',
che influenzerà le condizioni atmosferiche nella settimana centrale di agosto.
Nel giorno di Ferragosto, l’aumento delle temperature si farà sentire
soprattutto al Nord e sulle isole maggiori. L’afa contribuirà ad aumentare la
sensazione di caldo insopportabile. Le regioni settentrionali e luoghi come
Firenze e Roma potrebbero raggiungere i 37°C, mentre in alcune zone interne di
Sicilia e Sardegna si potrebbero addirittura toccare i 40-42°C. Correnti più
fresche e instabili provenienti dal Nord Atlantico potrebbero però giungere, aprendo
la strada a possibili temporali, specialmente nella giornata di mercoledì 16.
Cari amici, indubbiamente
quest’estate è da considerare tra le più calde degli ultimi anni! Se le
previsioni in corso saranno confermate, ovvero se “Nerone” si palesasse in
tutto il suo vigore, potremmo addirittura restare sotto la cappa umida e
opprimente dell’Anticiclone Africano fino al 24-25 agosto, se non addirittura
fino ai primi di settembre, per quanto riguarda il Sud. Insomma, stiamo un po’ tutti
desiderando l’arrivo dei primi freschi d’autunno!
A domani.
Mario
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