domenica, giugno 21, 2020

RICICLARE: UN VERBO CHE DOVREBBE AVERE UN PESO SEMPRE PIÙ IMPORTANTE. UNA BUONA INIZIATIVA: IL RICICLO DELLE CAPSULE DEL CAFFÈ.


Oristano 21 giugno 2020

Cari amici,

Passati i tempi del caffè da tostare in casa, da macinare e poi con grande attenzione mettere a cucchiaini nella moka e poi sul fuoco, aspettando il classico gorgoglio della calda bevanda scura che saliva nella parte superiore della caffettiera! Il residuo del caffè, poi, veniva utilizzato nell'orto di casa senza nulla inquinare! Il passare del tempo, però, cambia il vivere corrente, apporta modifiche e variazioni alle abitudini, anche le più consolidate, anche se non sempre quella che comunemente viene chiamata evoluzione modifica “in meglio” l’esistente, apportando spesso variazioni che creano più danni che guadagni.
Nell’ultimo secolo, per esempio, abbiamo creato prodotti di sintesi come la plastica, un prodotto che se agli inizi sembrava qualcosa di straordinario, che avrebbe “alleggerito” la fatica umana, si è poi rivelata una vera peste inquinante! La plastica, un prodotto che si è rivelato molto difficile da smaltire e toglierlo dalla circolazione è diventato un vero rompicapo. E non è solo la plastica il problema che angustia il mondo!. La salvezza di questo nostro mondo, sempre più inquinato, potrà venire solo da un attento riciclo di quel grande numero di materiali che ogni giorno ci circondano: dalla plastica, ai residui di cibo, dai metalli al vetro e alla carta, solo per citare i più presenti. Ed ecco allora che qualsiasi tipo di riciclo è da considerarsi il benvenuto, un piccolo tassello nella concreta necessità di tenere pulito il mondo.
In quest’ottica di recupero e riciclo è comparsa di recente un’interessante iniziativa, portata avanti dalla “Nespresso”, che per il secondo anno consecutivo, ha proposto ai propri clienti l’iniziativa “Da Chicco a Chicco”. In cosa consiste? Tutti i clienti potranno portare le capsule esauste nelle Boutique Nespresso dove è attivo il servizio di raccolta e riceveranno in omaggio un sacchetto di compost da 1 chilogrammo. Un modo intelligente amici, per creare consapevolezza, cercando di coinvolgere ancora una volta i propri clienti nel riciclo, così che anche loro possano contribuire al grande progetto di recupero che favorisce una maggiore pulizia del mondo. 
L’iniziativa portata avanti dalla Nespresso nasce dal presupposto che è necessario sostenere a largo raggio l'idea della circolarità (tutto il riciclo è circolarità) e la messa in atto del suo programma di raccolta, ne è il segno più evidente. Iniziativa valida, che crea conoscenza e coscienza nel consumatore, raccontandogli il viaggio che compie il chicco di caffè lungo tutta la filiera di produzione: dalla sua coltivazione nei territori d'origine fino al suo consumo ed alla sua “finale trasformazione”, come in un curioso gioco di prestigio! Da 'chicco a chicco' trasforma idealmente il chicco di caffè in chicco di riso, che proviene da una risaia dove come fertilizzante è stato utilizzato proprio il compost generato dal caffè delle capsule esauste!
Una volta raccolte, infatti, le capsule vengono portate ad un impianto che permette di separare i residui di caffè dall'alluminio, avviando i materiali a due differenti cicli di recupero. L'alluminio, che viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè, diventato invece compost, viene donato a una risaia. Il riso li prodotto viene riacquistato da Nespresso e successivamente donato al Banco Alimentare della Lombardia.
Amici, se con il caffè usato si ottiene il fertilizzante, con l’alluminio
recuperato si possono realizzare moltissimi oggetti, considerato che il vantaggio dell’alluminio è quello di essere riciclabile al 100%; una volta fuso l'alluminio può essere riutilizzato pressoché all'infinito. Per realizzare il manico di un coltellino, per esempio servono 24 capsule fuse e poi modellate. È nato così il coltello Pioneer realizzato grazie alla partnership con Victorinox. Un esemplare di questo coltellino, realizzato con le capsule esauste, è di norma presente nelle boutique Nespresso, così che i consumatori possano vedere in modo tangibile come viene riutilizzato concretamente l’alluminio.
Un progetto davvero interessante, quello della Nespresso, che intende crescere ancora. Finora il programma risulta attivo in 113 punti di raccolta dislocati in 67 città italiane; oltre a recuperare milioni di capsule esauste che sarebbero finite inevitabilmente nella spazzatura, la raccolta ha permesso di donare qualcosa come 2 milioni 954 mila porzioni di riso al Banco Alimentare della Lombardia (sono stati oltre 1.391 i quintali di riso utilizzati a partire dall’avvio del programma di raccolta). Insomma, una vera, magnifica iniziativa!
Cari amici, il consumo di caffè in capsule sta costantemente aumentando: si parla di circa 10 miliardi di vendite all’anno nel mondo. Questo nuovo mercato ha generato però 120mila tonnellate di rifiuti (capsule di caffè), e nell’era del biologico, dell’ecosostenibile e del riciclo, questo è subito diventato un problema da risolvere con urgenza. Ecco perché l’iniziativa della Nespresso dovrebbe essere presa in considerazione anche dalle tante altre aziende del settore!
A domani.
Mario

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