martedì, marzo 31, 2020

L’AMORE AL TEMPO DEL LOCKDOWN. L’OBBLIGATORIA PERMANENZA IN CASA PER IL CORONAVIRUS, COMPLICA NON POCO GLI INCONTRI TRA INNAMORATI.


Oristano 31 Marzo 2020

Cari amici,

Voglio chiudere i post di marzo con una riflessione sul nostro attuale stato di "reclusi in casa", anche se il provvedimento è pienamente giustificato dalla necessità di arrestare il terribile contagio del COVID-19. Pur essendo d'accordo (ho messo diversi post che invitavano tutti a rispettare l'ordinanza), so anche quale difficoltà crei questo stato attuale di 'fermo', non solo dal punto di vista di trovarci prigionieri in casa, ma anche per la situazione dell'economia che potrebbe anche precipitare.
Si, amici, non sono mica pochi i disagi creati dal LOCKDOWN! Il divieto di uscire di casa per contrastare la diffusione del COVID-19 se non per ragioni strettamente indispensabili, a parte lo sconvolgimento creato nelle consolidate abitudini quotidiane delle gente, legate al lavoro, al tempo libero, alla socialità e quant’altro, ci sono situazioni più difficili delle altre. Pensate, per esempio, alle indicibili sofferenze che il divieto ha creato negli innamorati, che fino al giorno prima si incontravano, anche più volte al giorno, mentre ora sono costretti a stare separati, in case e luoghi diversi, da giorni e settimane, senza nemmeno sapere quanto durerà la separazione!
Riuscire, in questi tempi di forzata ‘chiusura in casa’, a gestire le relazioni amorose tra persone che non vivono sotto lo stesso tetto, appare alquanto difficile; diverse e serie sono le problematiche derivanti, in particolare psicologiche, di grande impatto relazionale ed emotivo. Rinunciare per molti giorni, forse anche per mesi, a stare fisicamente lontani dalla persona che si ama, non è facile da accettare, in particolare da parte dei giovani, e scatena un’insofferenza che va in crescendo di giorno in giorno, arrivando anche a maturare un forte rifiuto interiore all’accettazione della norma, seppure messa in atto a livello protettivo di tutta la popolazione.
Superare le problematiche di natura psicologica non è certo cosa facile, seppure le persone dotate di buona intelligenza risultano capaci di trovare, per necessità, gli artifizi più fantasiosi, per ingannare il tempo e l’attesa, non rassegnandosi alla mancanza fisica della persona amata. C’è, per esempio, chi finge (inventandoselo) di trovarsi lontano dal proprio amore in quanto partito, per giustificate ragioni, per una località lontana dove è rimasto bloccato per neve o altri guai. Ed ecco allora che le conversazioni, da parte di entrambi, come in una commedia, si svolgono recitando oniriche difficoltà, e la voglia fortemente espressa di riunirsi quanto prima all’amato bene!
Agli innamorati delusi della mancanza fisica del partner, si aggiunge poi un altro problema, anch’esso di non poco conto: quello per esempio di stare, forzatamente, negli spazi ristretti di in un appartamento molto piccolo, a strettissimo contatto con gli altri familiari con cui magari non si è proprio in perfetta sintonia (come spesso capita), come fratelli, sorelle, zii, nonni e nipoti. C’è ovviamente chi riesce a sopportare bene la convivenza forzata e chi, invece, riesce a sopportarla a stento, in quanto obbligato a stare in coabitazione per tutto il giorno. Spesso a dare una mano d’aiuto sono i social, particolarmente usati in questo periodo di clausura, anche se in realtà sono solo nient'altro che placebo.
Si, amici, gli innamorati forzatamente separati da questo insopportabile “Lockdown”, si sono appigliati alla realtà virtuale, l’unica che possa venire incontro alla loro disperata mancanza della presenza fisica del partner. Giovani e adulti stanno sempre più sperimentando lo stare insieme virtuale, ricongiungendosi virtualmente con ‘le proprie metà’ attraverso l’uso degli strumenti tecnologici come Skype, WhatsApp, Messenger, Tinder, OK-Cupid, Bumble, Match, etc. Le ansie create dalla lontananza fisica, così come anche quelle derivate dal possibile contagio del virus, rendono tutti più vulnerabili e avere accanto, seppure in modo virtuale, l'anima gemella con cui condividere desideri e paure appare confortante. Tinder, ad esempio, per venire incontro ai propri clienti ha cancellato i costi per l'uso del suo servizio Passport, che mette in collegamento gli utenti in diversi altri Paesi del mondo.
Ma c’è chi non si rassegna. Come scrive il Daily Mail, a New York un ragazzo di 28 anni, Jeremy Cohen, invaghitosi della sua vicina e volendo continuare a corteggiarla nonostante il divieto di uscire di casa, ha trovato un innovativo sistema per farle sapere del suo amore: le ha mandato dei messaggini amorosi con un drone. Jeremy era rimasto folgorato dalla sua bellezza, dopo averla vista più volte ballare sul terrazzo rimanendone ammaliato. Ed ecco allora l’idea innovativa di inviarle, tramite un drone, un bigliettino d’amore con il suo numero di telefono. La fortuna è stata dalla sua parte: lei ha accettato il suo corteggiamento. Chissà se quest’amore nato a distanza sopravvivrà al Lockdown!
Cari amici, l’esempio americano non è il solo; anche da noi, qui in Italia, gli escamotage usati per superare l’ostacolo del Lockdown non sono mancati e pure abbastanza fantasiosi. C’è chi, furbescamente è tornato formalmente al domicilio di residenza, utilizzando la prevista “autocertificazione compilata”, lasciando però il materiale da smart working dal proprio partner, così ha avuto la possibilità di tornarci con "motivazioni lavorative”; altri invece, dopo aver dato appuntamento al proprio partner in farmacia, vi si recano alla stessa ora, riuscendo in questo modo a vedersi seppure a distanza, senza quindi abbracciarsi. 
A noi italiani, amici, certo la fantasia non manca, l’importante è che questo periodo di triste esilio in casa duri il meno possibile e che in questo modo quanto prima questa pandemia possa essere vinta e si torni alla vita normale. Per ora, però, seppure con sacrificio, stiamo sereni e “RESTIAMO TUTTI A CASA”!
Grazie, amici, a domani.
Mario

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