Oristano
23 Febbraio 2017
Cari amici,
Sapete cosa Vi sta per succedere
se avete fatto male i conti e avete speso nel Vostro conto corrente in banca
più dei soldi depositati, magari tentati dai saldi o per una serie di spese
impreviste, e non eravate autorizzati ad andare allo scoperto? Qualcosa di
molto tragico, che forse neppure immaginate!
Le nuove norme che stanno per
entrare in vigore (dal 1° Marzo) penalizzeranno il cliente della banca in modo brutale; chi,
senza autorizzazione, emette titoli allo scoperto, ovvero sconfina andando oltre le proprie giacenze, diventerà
automaticamente un “cattivo pagatore”, con segnalazione d'ufficio ad un'appposita centrale rischi. La nuova regola vale anche per chi ha un
“fido”, ovvero un’autorizzazione ad utilizzare una determinata somma messa a
disposizione dall’Istituto di credito: deve stare entro i limiti, altrimenti
incorre ugualmente in un provvedimento alquanto simile e penalizzante. Vediamo insieme in
dettaglio come sono articolati questi nuovi provvedimenti che stanno per essere messi in atto.
Partiamo innanzitutto
dal caso più comune: quello del cliente che, privo di affidamento, va ‘in
rosso’ anche per cifre modeste. Al verificarsi della “scopertura” (bastano poche decine di euro), la banca, se l’eccedenza non viene
prontamente regolarizzata, invia una segnalazione alla centrale rischi: il
registro dei cattivi pagatori. Il risultato di tale segnalazione comporterà,
per quel nominativo, una specie pesante condanna che attribuendogli la patente di
cattivo pagatore, avrà come prima conseguenza quella di trovare nel "sistema creditizio" le porte sbarrate: per esempio, avrà una sicura risposta
negativa ad una eventuale richiesta di un mutuo ipotecario o di un semplice
prestito in qualsiasi altro Isituto di credito!
Insomma, per una
semplice sbadataggine (magari per colpa di vostra di vostra moglie o di vostro figlio), correte il rischio che la banca
vi blocchi anche il bancomat o la carta di credito, lasciandovi (se magari
siete fuori sede per lavoro), praticamente in mutande. Questo vincolante comportamento che verrà adottato dalle banche, derivato
dall’applicazione della “nuova regola” emanata ad Agosto scorso dal Ministero del Tesoro,
scatterà ufficialmente dal prossimo 1 Marzo e rientra fra le discipline che
regolano il rimborso, da parte dei clienti delle esposizioni nei confronti degli Istituti di credito: dagli
sconfini agli interessi negativi maturati, insomma dal cattivo utilizzo dei vari strumenti finanziari messi a disposizione: dalle carte
revolving (quelle per gli acquisti a rate) ai conti correnti con aperture di
credito e sconfinamenti.
La nuova norma è stata portata
a conoscenza del sistema bancario da una circolare riservata dell’ABI,
l’associazione delle banche italiane, inviata pochi giorni fa. All’interno della norma
anche una novità positiva per i clienti: quella di porre un freno
all’anatocismo: la maturazione e l'addebito degli interessi sugli interessi, anche se è ben poca cosa rispetto al
rischio maggiore: quello di essere considerati, anche per piccole
sbadataggini, dei “pregiudicati” e quindi di essere messi alla gogna come cattivi pagatori
nell’intero sistema bancario. Davvero una mannaia con conseguenze tragiche!
All’origine della
decisione presa dal Tesoro, pare vi sia quell’immenso debito, accumulato nei
confronti del sistema bancario, dai veri ‘cattivi pagatori’ (i grandi gruppi economici i cui nomi sono di recente apparsi anche sui maggiori quotidiani), che non sono certo
i piccoli imprenditori e le famiglie, stritolati da questa nuova normativa! A leggere tra le righe sui recenti disastri che affliggono il
sistema bancario di casa nostra, appare chiaro che le mastodontiche insolvenze maturate
e non solvibili non sono certo state causate da quella miriade di piccole attività spesso portate alla fame da tasse inique, o attribuibili alle famiglie che fanno i salti mortali con stipendi insufficienti, ma
dai potenti imperi economici legati mani e piedi al nostro sistema politico. Come al
solito, però, a pagare il conto delle grandi ruberie saranno sempre e solo i piccoli.
Cari amici, è da tempo
che il nostro sistema bancario opera e si muove (non solo nel mercato interno ma anche
in quello comunitario, dove dovrebbe adeguarsi per normativa, regole e
trasparenza), con poche luci e molte ombre. I recenti salvataggi effettuati,
prima dell’introduzione delle nuove regole del Bail-In e del Bail-Out, hanno
messo in evidenza situazioni al limite della decenza e sul filo di lana alle soglie del codice
penale. Allora mi sembra inutile girarci intorno: una riforma seria e credibile del sistema bancario appare necessaria e
urgente, senza più rinvii o rattoppi.
Come al solito, però,
si cerca sempre un colpevole tra i ‘piccoli’, perchè vige sempre la regola che a rompersi è sempre l'anello più debole della catena, come in questo caso e come in
tanti altri. I ‘grandi’ non hanno mai pagato il conto: né ieri, né oggi e,
forse, nemmeno domani!
Grazie ella Vostra
attenzione.
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