sabato, maggio 02, 2020

SARÀ LA TECNOLOGIA A DARCI UNA MANO PER SUPERARE I PROBLEMI DOPO IL LOCKDOWN. LE APP CHE CI AIUTERANNO A TORNARE ALLA NORMALITÀ.


Oristano 2 maggio 2020

Cari amici,

Seppure la nostra “forzata prigionia”, più nota come Lockdown e che ci ha tenuti segregati in casa per quasi 2 mesi non accenni a finire, bene o male, presto o tardi, dovremo pure vedere all'orizzonte un ritorno, seppure graduale, alla normalità che vivevamo prima. Quanto al ritorno alle regole del passato, quelle precedenti la pandemia creata dal Coronavirus, dovremo giocoforza restare in attesa della scoperta e successiva diffusione su larga scala del relativo vaccino; nel frattempo (ci vorranno molti mesi, forse ben più di un anno) gran parte delle nostre abitudini dovranno purtroppo essere modificate, accettate anche se con grande sacrificio.
Ebbene, per consentirci di trascorrere al meglio questo lungo ‘periodo di transizione’, sarà l’attuale moderna tecnologia digitale a venirci incontro, sostenendoci nel lento cambiamento e nel passaggio da una fase all’altra. Ormai siamo tutti, o almeno in grandissima parte, possessori di un cellulare moderno, capace di supportare le sempre più numerose e moderne App, ognuna delle quali, una volta installata, sarà in grado di darci una mano. Vediamo allora le più importanti e più note.
Avremo per esempio un’apposita App per verificare la situazione delle presenze all'interno del ristorante dove vorremmo recarci, oppure di un pub, di un supermercato o di una   sala cinematografica, perché gli ingressi saranno controllati con la verifica del numero massimo di presenti, stante le nuove distanze di sicurezza; ne avremo una anche, se gestiamo un’azienda, per monitorare la salute dei nostri dipendenti al lavoro, per misurare presenze e distanze. In Cina, pensate, c’è un’App che, grazie all'intelligenza artificiale, riesce ad identificare addirittura i volti dei dipendenti sotto la mascherina! Ma già ora da noi ne esistono un’infinità di queste App di ausilio.
Le App più cliccate, in questa fase del Lockdown italiano sono risultate quelle relative alla consegna dei cibi a domicilio, consegne che hanno avuto un aumento notevole dopo la chiusura forzata dei ristoranti, pizzerie e negozi di gastronomia. "A marzo - secondo quanto riferisce la società di startup Peekaboo - il volume degli ordini del food delivery è cresciuto del 50 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno”. Pronte a crescere e invadere il mercato anche App per le prenotazioni a sedute dagli estetisti, barbieri e parrucchieri. 
La forzata chiusura dei ristoranti ha fatto sì che un 60 per cento di questi ha deciso di sposare un sistema innovativo prima poco concepibile. In previsione delle rigide regole che alla riapertura si dovranno rispettare all'interno dei locali, si preparano a consegnare il cibo pronto a casa dei clienti. Pronti a sviluppare nuovi modelli di business anche i negozi di quartiere, i vivai, gli estetisti e i parrucchieri, interessati anche loro a sviluppare il servizio a domicilio, in previsione delle regole di distanziamento obbligatorie dopo la riapertura.
Anche nella gestione del lavoro all’interno delle aziende risulteranno utili alcune nuove App, capaci di creare il registro delle presenze, in modo da poter rispettare le restrizioni che verranno date sul massimo di lavoratori presenti all'interno dei vari locali chiusi. App di questo tipo, in passato furono già utilizzate per i dipendenti come sostitutive del classico 'timbro del cartellino' e ora potrebbero vedere un nuovo boom dopo il loro primo lancio qualche anno fa. La possibilità di 'registrare la presenza' stavolta potrebbe essere estesa ai clienti, ovviamente senza l'obbligo di ottenere nominativi e dati anagrafici dei presenti, con lo scopo di monitorare il numero di persone presenti nelle sale di vendita. 
Cari amici, ho lasciato volutamente per ultima un’App particolare, relativa al tracciamento dei movimenti delle persone nell’applicazione della “Fase 2 dopo il Lockdown”. Il Governo ha già scelto l'azienda che gestirà questa particolare App: si tratta della milanese Bending Spoons, che svilupperà “L’App Immuni”, scaricabile su base volontaria e che sarà sperimentata in alcune Regioni. Ecco le caratteristiche e la funzionalità.
Con l’inizio della 'fase 2' il Governo ha previsto di effettuare un certo tipo di controllo dei movimenti delle persone. Il Commissario straordinario Domenico Arcuri ha firmato l’ordinanza con cui è stato disposto di “procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons Spa”. L’app, che sarà scaricabile su base volontaria e sperimentata in alcune Regioni, servirà al tracciamento dei movimenti di queste persone. 
L'App, che sarà scaricabile solo volontariamente, consentirà agli utenti di tenere sotto controllo i propri dati. I contatti avuti con altre persone vengono tracciati, restando però 'bloccati' nello smartphone dell'utente. Il tracciamento avviene tramite Bluetooth e la App conserva i dati fino a quando non si ha certezza che la persona che l'ha installata sul proprio cellulare è risultato positivo al test del Covid-19. A quel punto la persona può dare il consenso al trattamento dei propri dati conservati sul cellulare, permettendo quindi di rintracciare le persone con cui è entrata in contatto nei giorni precedenti e ricostruendo così la cronologia dei suoi spostamenti. 
L'app, da quanto si è appreso finora, si compone di due parti: un registro sullo stato di salute della persona e della sua eventuale sintomatologia se affetto da coronavirus e un tracciamento dei contatti che consentirà al software di riconoscere e tenere memoria dei dispositivi con cui lo smartphone del paziente è entrato in contatto. Nessuno dei dati raccolti verrà raccolto o diffuso prima che il paziente, se affetto da Covid-19, abbia deciso di dare il consenso al loro utilizzo. L'app rispetta i parametri di privacy indicati dall'UE: volontarietà del download, temporaneità dell'utilizzo, rispetto della normativa europea sulla privacy e tecnologia Bluetooth per evitare l'invasività delle geolocalizzazioni.
Amici, sarà pure vero tutto quello che viene ufficialmente dichiarato, ma diffidare è una cosa naturale, e gli italiani sono particolarmente diffidenti! State pure tranquilli che quelli che decideranno di scaricare quest’App saranno davvero pochi…
A domani.
Mario

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