domenica, gennaio 31, 2021

LA DISFATTA DEL FITNESS. I COSTI INSOPPORTABILI SULLA SALUTE, DERIVANTI DALLA MANCATA ATTIVITÀ SPORTIVA, PESERANNO CONSIDEREVOLMENTE SULLA SANITÀ FUTURA.


Oristano 31 gennaio 2021

Cari amici,

Oggi è 31 gennaio, primo mese del 2021 carico anch'esso ancora di pandemia ereditata dal 2020. Una peste che stenta ad allontanarsi e che ci condizionerà ancora per parecchio tempo! Con l’ultimo DPCM del 14 gennaio, piscine e palestre, nonostante le mezze promesse, restano purtroppo ancora chiuse. La firma del Decreto da parte del Premier Giuseppe Conte, ha messo K.o. i gestori, annullando le speranze e portando l’intero settore alla catastrofe. Lo sconforto dei responsabili di queste strutture, che dovranno rimanere ulteriormente ferme fino a marzo è grande: "Il problema non siamo noi - dicono in coro - siamo chiusi da ottobre ma i contagi sono comunque aumentati; se non vogliono farci riaprire ci diano almeno aiuti immediati".

Si sono dunque infrante, le speranze di chi, dopo lunghi mesi di blocco, pensava di poter riaprire. Una nuova doccia fredda è cascata sulle spalle di quanti, dopo essersi accollati i costi dei protocolli di sicurezza, dai dispenser con il gel all’igienizzazione degli impianti e alla posa dei divisori in plexiglass, erano tornati a respirare per una breve parentesi estiva. Ora invece, per una nuova boccata d’ossigeno, bisognerà aspettare ancora, almeno fino al 5 marzo. "Tanto, troppo, per un settore già in difficoltà" dicono i gestori.

E anche per chi resiste, per chi ha deciso di non gettare la spugna, riaprire non sarà facile, soprattutto a pieno organico. I pochi ristori che si sono visti finora sono una goccia in un mare, visti i costi fissi da sopportare da parte delle aziende. C’è poi, dicono, tutta una serie di burocrazie interminabili per accedere a fondi irrisori che servono a coprire i costi di appena mezzo mese. “Abbiamo cercato soluzioni, provato a fare lezioni online ma con scarsi risultati, perché ai ragazzi piace venire in palestra, parlare, relazionarsi”. A livello di pandemia, poi, appare evidente che le palestre non sono il vero problema: seppure risultino chiuse da ottobre, i contagi non sono proprio diminuiti, anzi sono andati in crescendo. Perché, allora, dare le colpe maggiori alle palestre?

Eppure, in mezzo alle tante tristi problematiche, appare all’orizzonte una possibile via d’uscita: c’è chi dice di aver trovato la giusta soluzione per allenarsi nei centri al chiuso in tempo di Covid. Si, amici in Francia risulta che abbiano ideato e poi realizzato un nuovo strumento, appositamente studiato per chi va in palestra: una speciale mascherina, un vero dispositivo sanitario, destinato agli sportivi che si allenano nei centri al chiuso ma in totale sicurezza. Questo dispositivo favorirebbe dunque la riapertura in sicurezza delle palestre d’Oltralpe. È stato il Ministro francese della Salute Maracineanu ad annunciare questa importate novità. Il Ministro della Salute, nel comunicare la notizia, ha così commentato: “Ora si attende solamente la certificazione necessaria e poi la mascherina sportiva sarà pronta per essere lanciata sul mercato”. Che possa essere, quella adottata anche dal Governo francese, anche una “soluzione” per la nostra Italia e poter così riaprire in sicurezza i nostri centri sportivi indoor? Lo speriamo!

A capo di questo interessante progetto, portato avanti dai cugini francesi, c’è il colosso dello sport francese Decathlon; è questa l’azienda che sta realizzando la speciale mascherina per potersi allenare al chiuso e allo stesso tempo limitare il rischio contagio. Questo dispositivo medico, ora in corso di certificazione, a quanto sembra rappresenterà una protezione efficace dal punto di vista sanitario, e allo stesso tempo sarà abbastanza sottile da lasciar respirare chi la porta senza creare inutili affanni.

Per ora la triste realtà è che tutto è fermo; dopo mesi di chiusura, dopo i ripetuti tentativi anche di utilizzare per l’attività svolta nelle palestre la “pratica guidata a distanza”, ovvero svolta in casa con gli attrezzi e la guida di un istruttore on line, il settore è agli sgoccioli: o si trova la soluzione o si muore. Il problema non è certo da sottovalutare, in quanto privare le persone dall’andare in palestra significa anche creare le condizioni per avere, domani, sicuri aggravamenti sulla salute, con costi certamente ben più alti in futuro per il Servizio Sanitario Nazionale.

Cari amici, saranno capaci i francesi di lanciare velocemente sul mercato queste mascherine di nuovo tipo? Staremo proprio a vedere, anche se ce lo auguriamo di tutto cuore…

Grazie cari lettori, a domani.

Mario
La palestra...allunga la vita...

sabato, gennaio 30, 2021

OK DELLA COMMISIONE AGRICOLTURA DEL SENATO ALLA LEGGE SUL BIOLOGICO. ANCHE ALLA CAMERA SI È DETTO UN “NO” FORTE E CHIARO ALLA RIAPERTURA AGLI OGM.


Oristano 30 gennaio 2021

Cari amici,

La Commissione Agricoltura del Senato (prima della crisi in corso) ha votato all’unanimità l’approvazione del testo del DDL per "La tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico". Non solo, a questa decisione si è aggiunto anche il “NO” espresso dalla Commissione Agricoltura della Camera, relativamente alla proposta di “riaprire” agli OGM. Davvero una gran bella notizia, questo primo importante passo avanti per raggiungere l’obiettivo tanto atteso: una legge italiana che promuova la conversione al biologico. Dopo più di due anni di stallo, è stato dunque approvato in Commissione Agricoltura del Senato il testo della Legge sul biologico, con l’introduzione anche di diverse altre importanti novità.

Tra le più interessanti vi è la creazione di un “Marchio BIO italiano” che consentirà ai consumatori di poter subito identificare quei prodotti che provengono da filiere biologiche 100% italiane. A questo c’è da aggiungere anche la redazione di speciali “piani d’azione”, sia per il settore che per le sementi, un Fondo per lo sviluppo, che sia di sostegno anche alla ricerca e alla formazione, promozione di accordi quadro, intese di filiera e altro. Un passo decisivo, dunque, quello fatto dalla Commissione Agricoltura del Senato per la definitiva approvazione della proposta di legge in materia di biologico, considerata anche l’importante introduzione del marchio per il BIO italiano.

Il biologico, cari amici, è un settore in costante crescita e oggi rappresenta una fetta importante del Made in Italy, che vede il nostro Paese tra i leader in Europa. Al biologico sono già dedicati circa di 2 milioni di ettari, pari al 15% della superficie agricola nazionale; le regioni più impegnate sono al Sud: Sicilia, Puglia, Calabria, mentre al centro è in testa l’Emilia-Romagna. Gli operatori del Bio sono oltre 80.000, in costante crescita, visto il continuo incremento derivante dalla conversione al metodo Bio di molte imprese agricole a agroalimentari italiane.

Federbio, unitamente a WWF e Legambiente, ha commentato favorevolmente l'approvazione in Commissione Agricoltura in Senato, avvenuta lo scorso 13 gennaio 2021, della Legge italiana sull'agricoltura biologica; gli esponenti di queste associazioni hanno dimostrato piena soddisfazione, non solo perché la legge era in attesa da anni, ma soprattutto perché sarà capace di dare al settore una grande opportunità di ripresa.

Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, ha dichiarato: “Siamo particolarmente soddisfatti per l’approvazione in Commissione Agricoltura al Senato del testo di legge sull’agricoltura biologica, che accelera l’entrata in vigore di questa norma che attendiamo ormai da diversi anni. Inoltre, l’approvazione del testo all’unanimità ci pare un risultato importante per arrivare rapidamente all’approvazione definitiva, che è fondamentale in questa fase affinché il nostro Paese si allinei agli obiettivi del Green Deal e delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, che puntano a triplicare in Europa la superficie coltivata a biologico e ridurre del 50% l’uso dei pesticidi entro il 2030”.

Anche il Presidente Nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha espresso piena soddisfazione per l’approvazione all’unanimità del disegno di legge. In una delle numerose interviste ha detto: “È un importantissimo traguardo che aspettavamo da molto tempo e che finalmente è stato raggiunto, al quale auspichiamo possa seguire in tempi rapidi l’approvazione del testo in Aula; è senza alcun dubbio di fondamentale importanza che il nostro Paese possa avere finalmente una legge che favorisce, incentiva e promuove l’agricoltura biologica.”.

“L’Italia è un Paese leader per le produzioni biologiche – ha commentato la Mammuccini - e in questa fase occorre dotarsi degli strumenti necessari per governare la crescita del settore nel rispetto dei valori fondanti del vero biologico e per cogliere tutte le opportunità che le produzioni bio offrono per il territorio rurale per la ripresa economica e l’occupazione dei giovani”. La vocazione agricola dell’Italia, attraverso l’incremento delle culture biologiche, dimostrerà ancora meglio le nostre grandi capacità in un settore dove siamo sempre stati al top.

A domani, amici.

Mario

venerdì, gennaio 29, 2021

I GIOVANISSIMI E LE SFIDE ESTREME SUI SOCIAL. SE MANCA IL CONTROLLO DEI GENITORI, SI CORRONO, PURTROPPO, RISCHI ENORMI. IL RECENTE CASO DELLA BAMBINA MORTA SOFFOCATA PER UN GIOCO SU TIK TOK.


Oristano 29 gennaio 2021

Cari amici,

Antonella Sicomero era una bambina di Palermo di 10 anni che, come tante altre sue coetanee, usava il cellulare di nuova generazione e con esso chattava con amici e amiche sui vari social presenti, tra cui Tik Tok. È, quest’ultimo social, un luogo d’incontro molto in voga tra i giovanissimi, tanto che, dati ad agosto scorso, contava quasi 700 milioni di utenti attivi con oltre 2 miliardi di download globali. I giovani, come sappiamo bene, sono esuberanti e la loro formazione, ancora acerba, non consente loro di percepire in tempo il pericolo; questo fa sì che negli incontri virtuali in rete, oltre che chattare del più e del meno essi si sfidano, dando vita a giochi di capacità e di resistenza, spesso ignorando i reali pericoli a cui vanno incontro.

Queste sfide, queste prove di capacità, possono essere semplici e poco pericolose ma anche particolarmente insidiose; una di queste sfide, per esempio, la “Blackout challenge”, una prova di resistenza al soffocamento, ed è quella che ha portato Antonella a morire strangolata.  La piccola, infatti, si era legata una cintura alla gola per partecipare a questa incredibile sfida di resistenza per dimostrare agli amici, proprio su Tik-Tok, le sue grandi capacità.

La psicologa e psicoterapeuta sarda Maura Manca, esperta dell’età evolutiva, commentando questa terribile tragedia, ha detto: “Oggi purtroppo i ragazzi crescono con ‘le challenge’. Sui social e sulle chat si lanciano sfide continuamente, ma nella maggior parte dei casi sono sfide simpatiche, di abilità, come ad esempio vedere chi impara prima un certo numero di parole. In mezzo a tutto questo, però, ci sono le sfide pericolose, subdole in quanto vengono poste in maniera divertente”. In realtà, ha poi commentato, “il 'gioco' che ha provocato la morte di Antonella è noto da tempo (nel web lo conosciamo dal 2012); si tratta di uno svenimento indotto attraverso un nodo che stringe la gola. Bisogna mollare all'ultimo, nel momento in cui si sta iniziando a svenire, ma può essere difficile fermarsi, e tanti ragazzi hanno già rischiato la vita. Lo facevano anche gli adolescenti dell'era pre-tecnologica”.

Sulla triste vicenda sono in corso le indagini della polizia, che ha messo sotto sequestro il cellulare della bambina. Secondo una prima ricostruzione, la piccola avrebbe raccolto la sfida che sulla app che viene chiamata «Hanging challenge» e che prevede una prova di resistenza al soffocamento. Una sfida cervellotica, che davvero si fa fatica a comprendere, visto che consiste nello stringersi una cintura attorno al collo e resistere il più a lungo possibile. La piccola avrebbe seguito i vari passaggi prima di restare asfissiata, trovandosi poi senza forze e crollando per terra. Quando i genitori si sono accorti della situazione hanno liberata la figlia dalla cintura e l'hanno trasportata immediatamente al pronto soccorso dell'ospedale pediatrico, ma senza successo. La direzione sanitaria è ora in contatto con le forze dell'ordine e con la magistratura, che dovrà ricostruire la dinamica dell'incidente e chiarire i contorni della vicenda.

Dopo la morte della piccola Antonella Sicomero, il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto il blocco immediato per Tik-Tok “dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica”. Il divieto, si legge sulla nota che è stata diffusa, “durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale il Garante si è riservato ulteriori valutazioni”. Su Twitter Licia Ronzulli, Presidente della Commissione Parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza, ha apprezzato la decisione presa dal Garante riguardo Tik-Tok. "Giusta e tempestiva la decisone del Garante per la protezione dei dati personali nei confronti di Tik-Tok. La sicurezza dei minori va tutelata ad ogni costo e non si può, come accaduto a Palermo, consentire ad un social di essere complice di un suicidio".

Tik-Tok dal canto suo ha dichiarato alla stampa: "Abbiamo ricevuto e stiamo analizzando l'informativa del Garante. La privacy e la sicurezza sono una priorità assoluta per Tik-Tok e lavoriamo costantemente per rafforzare le nostre policy, i nostri processi e le nostre tecnologie per proteggere tutta la nostra community e i nostri utenti più giovani in particolare". Aggiungendo anche che: «...Nonostante il nostro Dipartimento dedicato alla sicurezza non abbia riscontrato alcuna evidenza di contenuti che possano aver incoraggiato un simile accadimento, continuiamo a monitorare attentamente la piattaforma come parte del nostro continuo impegno per mantenere la nostra Community al sicuro e non consentiamo alcun contenuto che incoraggi, promuova o esalti comportamenti che possano risultare dannosi. Utilizziamo diversi strumenti per identificare e rimuovere ogni contenuto che possa violare le nostre policy».

La psicoterapeuta Maria Rita Parsi, autrice del libro "Stjepan detto Jesus, il figlio", ha dichiarato all'Adnkronos: «Credo che questi meccanismi di sfida siano sollecitati da qualcuno, gruppi di coetanei se non da adulti che trovano terreno fertile nei bambini o giovani in difficoltà, resi ancora più fragili da questo momento di pandemia, dal lockdown, dal non poter gioire della compagnia dei coetanei o dei fondamentali nonni. Bambini o giovani rapiti dalla solitudine, dallo stress e dal malessere tanto da arrivare alla sfida con la morte e quindi al suicidio. Serve il controllo, bisogna rendersi conto che Internet e i social i nostri ragazzi li conoscono e li sanno usare meglio di noi! Bisogna scoprire chi e cosa c'è dietro a queste sfide di morte che da virtuali diventano tristemente reali».

Credo di non avere altro da aggiungere, se non che i primi, severi controllori, debbono essere proprio i genitori!

A domani.

Mario

giovedì, gennaio 28, 2021

MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO? FRUTTI DI STAGIONE! LO ZENZERO, CON LE SUE INCREDIBILI PROPRIETÀ BENEFICHE, TI PUÒ DARE UNA MANO ANCHE PER ALTRI PROBLEMI.


Oristano 28 gennaio 2021

Cari amici,

Lo Zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea di origine asiatica appartenente alla famiglia delle Zingiberacee, piante Angiosperme che comprendono circa 52 generi e più di 1.300 specie, tra le quali si trova anche il cardamomo. La pianta è dotata di rizoma, ovvero, presenta una modificazione del fusto (con la principale funzione di accogliere le riserve), da molti considerato la sua radice, che è sempre più spesso utilizzata come spezia in cucina. È una ‘radice’ davvero particolare, quella di cui parliamo, che a detta degli esperti ha delle proprietà quasi “miracolose”. Lo Zenzero, infatti, oltre al suo crescente uso in cucina, per la sua capacità di insaporire in modo particolare le pietanze, viene utilizzato molto spesso anche per le sue interessanti proprietà officinali e medicali.

Il Rizoma dello Zenzero (come detto, spesso scambiato erroneamente per la radice), è ricco di olio essenziale, gingerolo, shogaolo e zingiberene, resine e mucillagini; contiene antiossidanti, vitamine, minerali e sostanze dalle proprietà antinfiammatorie e antibatteriche. Lo gingerolo in particolare, quello che dà allo Zenzero quel caratteristico sapore piccante, è in grado di apportare al nostro organismo molteplici benefici. Il Rizoma può essere utilizzato fresco, in polvere o disidratato; in erboristeria possiamo trovarlo anche sotto forma di integratore in capsule. Vediamo, intanto, il suo contenuto in 100 gr. di prodotto fresco: 80 kcal, Proteine 1,8 gr., Carboidrati 17,7 gr., Zuccheri 1,7 gr., Grassi 0,7 gr., Grassi saturi 0,2 gr., Colesterolo 0 mg, Fibra 2 gr.

Lo Zenzero, proprio in questo periodo invernale, risulta essere un efficace rimedio contro i malesseri dovuti alla stagione fredda, perché ha un effetto anti-infiammatorio e stimolante del sistema immunitario. In caso di tosse aiuta a eliminare il muco dalle vie respiratorie, che potrebbe essere associato alla comparsa della tosse e raffreddore. Svolge anche un’azione lenitiva e calmante contro il mal di gola, specie in tisana associato al miele e al limone. Ma vediamo insieme le altre interessanti proprietà.

#Agisce come antinfiammatorio e antiossidante, inibendo l’attività dei radicali liberi e contrastando così lo sviluppo di malattie croniche legate all’invecchiamento cellulare,

#Riduce il gonfiore addominale dopo i pasti, promuovendo lo svuotamento gastrico,

#Agisce come gastroprotettore, stimolando la produzione di mucina, una glicoproteina che protegge la mucosa gastrica dall’acido cloridrico presente nei succhi gastrici,

#Allevia i sintomi da reflusso gastroesofageo, agendo da inibitore della pompa protonica e riducendo così la produzione di succhi gastrici,

#È un ottimo rimedio contro la nausea, anche in gravidanza,

#Sembrerebbe promuovere anche la perdita di peso, riducendo l’infiammazione e migliorando l’efficienza del metabolismo,

#Grazie all’attività anti-infiammatoria, è in grado di migliorare i sintomi dell’artrosi,

#Riduce i livelli di zucchero nel sangue e alcuni fattori di rischio cardiovascolare.

Cari amici, come sopra indicato, tra le virtù dello zenzero spicca la sua capacità di alleviare la nausea, sia quella dovuta a indigestione che quella derivante dai malesseri da viaggio; basta masticare un tocchetto di radice fresca oppure bere una tisana preparata con zenzero, limone e miele, per avere un pronto beneficio. Il merito è del suo principio attivo è il gingerolo, che risulta altrettanto efficace nel caso di digestione difficoltosa, perché stimola la secrezione degli acidi biliari da parte del fegato e la produzione di alcuni enzimi gastrici e pancreatici, che aiutano a rendere la digestione più veloce. Una tisana adatta a sbloccare la digestione, è quella preparata unendo allo zenzero fresco mezzo cucchiaino di semi di finocchietto; la nausea sparisce e la mucosa gastrica risulta protetta, evitando anche la formazione di gas e gonfiori.

Che dire, amici lettori, la medicina orientale si è ormai inserita a pieno titolo anche nel nostro occidente, miscelandosi e amalgamandosi, con la nostra. Oggi è facile trovare lo zenzero fresco nei supermercati, così come nelle erboristerie quello già preparato. Come per tanti altri prodotti naturali, però, anche l’utilizzo costante dello Zenzero, andrebbe fatto vagliare dal proprio medico, dall’erborista o dal dietologo, se lo abbiamo. Non mi tancherò mai di ripetere che il “Fai da te”, non è mai consigliabile, in quanto è molto più accorto utilizzare tutti i prodotti, anche quelli naturali, sempre con la massima attenzione e con cognizione di causa.

A domani, amici.

Mario

mercoledì, gennaio 27, 2021

ISCRIZIONI ALLE SUPERIORI: LUNEDI 25 GENNAIO È SCADUTO IL TERMINE PER LE ISCRIZIONI ALLE SCUOLE SUPERIORI. MEGLIO FARE SEMPRE UNA SCELTA RESPONSABILE.


Oristano 27 gennaio 2021

Cari amici,

Lunedì scorso, 25 gennaio, era l'ultimo giorno utile per l’iscrizione degli studenti di terza media agli Istituti superiori, per poter così continuare la loro formazione. Ad Oristano la scelta risulta essere abbastanza ampia, e si spera che la selezione, fatta dalle famiglie e dai ragazzi, sia stata la più adatta alle potenzialità individuali di ogni studente ed al giusto desiderio di realizzarsi nella vita. Per i ragazzi il problema della scelta dell’Istituto per proseguire gli studi è un dilemma di non poco conto, da vivere con saggezza e dopo una opportuna riflessione; supportati sia dai loro genitori che dagli insegnanti delle scuole medie, che sono senz’altro in grado di suggerire la via più consona per ciascuno di loro, essi debbono optare per la scelta più giusta e più adatta. Un altro importante orientamento viene loro fornito dalle segreterie dei diversi Istituti superiori, sia di persona che on line, un supporto anch'esso necessario per rendere edotti in modo esaustivo i ragazzi sulla possibile scelta da effettuare.

A differenza del passato, ora le famiglie dei futuri studenti per iscrivere i loro ragazzi debbono seguire le apposite procedure online, predisposte e indicate nel sito del Miur (il Ministero della pubblica istruzione). Chiarimenti, comunque, possono essere richiesti anche ai singoli Istituti, che sono stati certamente disponibili a dare tutta l’assistenza necessaria all’operazione d’iscrizione. Ad Oristano ed in Provincia sono diversi gli Istituti superiori presenti, e la possibile scelta risulta essere ampia e capace di accontentare un po’ tutti. Ecco gli Istituti presenti: Istituto professionale “Don Deodato Meloni”, Istituto di Istruzione Superiore “Mariano IV d’Arborea”, Istituto tecnico industriale statale “Othoca”, Liceo scientifico delle scienze applicate e della comunicazione, Liceo classico “De Castro”, Istituto Tecnico “Lorenzo Mossa”, Liceo artistico “Carlo Contini”, Istituto superiore “Benedetto Croce”. Quanto alle caratteristiche principali di ogni Istituto, riepilogo qui brevemente le note più salienti, riservandomi poi di tornare nei prossimi giorni sui singoli Istituti, per parlare a fondo di loro e dei loro programmi.

Istituto professionale “Don Deodato Meloni”. La sede principale è a Nuraxinieddu, mentre ad Oristano, in Via Carducci nei locali dell’ex Hotel Amsicora, funziona la scuola alberghiera. Questo Istituto è l’unico ad avere il convitto, e presenta una ricca offerta formativa, con quattro indirizzi di studio: Alberghiero, Agrario, Servizi socio sanitari e Odontotecnico. Per informazioni si possono contattare gli uffici utilizzando il numero di telefono 0783.3444200; e-mail: oris009007@istruzione.it, oppure si può consultare il sito della scuola.

L’Istituto di Istruzione Superiore “Mariano IV d’Arborea”. La sua sede è ad Oristano in via Messina 19, con sede staccata a Ghilarza. La sede di Oristano, oltre agli indirizzi del Liceo Scientifico Ordinamentale e Sportivo, ha arricchito la sua offerta formativa con il nuovissimo corso del Liceo Scientifico Biomedico, per far acquisire competenze sulle professioni sanitarie. Nella sede di Ghilarza, invece, sono presenti gli indirizzi Liceo Linguistico, Scientifico Ordinamentale e il corso Biomedico, oltre all’Istituto professionale dove sono attivi il corso di Manutenzione ed Assistenza Tecnica, il Corso Commerciale oltre al Corso serale per adulti. Per le informazioni si può contattare la segreteria del Liceo scientifico “Mariano IV d’Arborea” di Oristano in via Messina 19, al numero di telefono 0783-358071 o inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica: oris012003@istruzione.it. 

Istituto tecnico industriale statale “Othoca”. La scuola ha la propria sede ad Oristano in via Zara, nella zona industriale, con sede staccata ad Ales, dove è attivo il corso di elettronica ed elettrotecnica. L’offerta formativa prevede tre indirizzi proposti ai futuri studenti: Meccanica, meccatronica ed energia; Elettronica ed elettrotecnica e, infine, Informatica e telecomunicazioni. La scuola, ha attivo anche il “Liceo scientifico delle scienze applicate e della comunicazione”. Il corso, integrando sapere umanistico e sapere scientifico, fornisce una formazione culturale, umana e gli strumenti per la lettura consapevole e critica della realtà contemporanea. Per tutte le informazioni è possibile contattare la scuola al numero 0783 – 303080, mail: ortf02000d@istruzione.it o visitare il sito.

Liceo classico “De Castro”. La sua sede si trova in Piazza Aldo Moro 2, ad Oristano. Con oltre 160 anni di vita è la più antica scuola superiore di Oristano. Gli studenti del “De Castro” durante le 27/29 ore curricolari del biennio ginnasiale e le 31/33 ore del triennio liceale, affrontano sia lo studio dei classici del mondo greco-latino e della grande letteratura italiana ed europea, sia lo studio delle materie scientifiche. Anche quest’anno la scuola ripropone l’opzione Giuridico internazionale, attuata in collaborazione con l’Associazione diplomatici. Oltre all’orario meridiano, il Liceo classico “De Castro” garantisce, infine, una ricca offerta di attività pomeridiane, con orario dalle 14 alle 18. Del Liceo “De Castro” fa parte anche la sede di Terralba, in via Rio Mogoro 55. L’offerta formativa prevede: il Liceo Scientifico con opzione Informatica e English Speaking Course; l’Istituto tecnico tecnologico di Grafica e Comunicazione, e infine l’Istituto professionale in Servizi commerciali con specializzazione in Web marketing. Per informazioni dettagliate è possibile contattare le professoresse Rita Sanna, al numero 333.8512074 o alla mail sa.rit@alice.it e la professoressa Dora Pinna, al numero 3490729799 o alla mail dorapinna@gmail.com. Il centralino della scuola porta il numero 0783.70110.

L’Istituto Tecnico “Lorenzo Mossa”. L’Istituto ha la sede in via Carboni 10 a Oristano. Propone agli studenti diversi indirizzi di studio: Amministrazione Finanza e Marketing (ex Ragionieri), Turismo e Turistico Sportivo, Costruzioni Ambiente e Territorio (ex Geometri), Logistica e Trasporti, Conduzione del mezzo Aereo (ex Aeronautico) e Amministrazione, Finanza e Marketing per studenti lavoratori. L’iscrizione all’Istituto tecnico è consigliata agli studenti che desiderano completare lo studio delle discipline con le attività pratiche e laboratoriali. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet della scuola o contattare la segreteria scolastica dell’Istituto, al recapito telefonico 0783 360024; e-mail: oris00600q@istruzione.it.

Liceo artistico “Carlo Contini”. La sua sede è in via Gennargentu, 31 ad Oristano. Nel Liceo è previsto un biennio comune e un triennio d’indirizzo e gli studenti possono scegliere tra i tre corsi di studi: Arti Figurative (Grafiche e Pittoriche); Design Ceramica e Design Legno e Arredamento. Il liceo artistico offre una preparazione propedeutica a tutti i percorsi d’istruzione universitaria; dà infatti accesso a tutte le facoltà universitarie, alle accademie di Belle Arti e ai corsi post-diploma. Gli studenti, conseguito il diploma, hanno diverse opportunità d’impiego nelle attività relative al Design, all’Architettura, all’Artigianato artistico, alla Pubblicità, all’Editoria, alla Moda e al Teatro. Per appuntamenti o informazioni, si può visitare il sito della scuola oppure ci si può rivolgere al numero di telefono 0783/78360 (mail: liceoartistico.cc@gmail.com).

L’Istituto superiore “Benedetto Croce”. Nella sua sede di Oristano, viale Diaz, ospita al suo interno quattro licei: il Liceo linguistico, il Liceo musicale, il Liceo delle scienze umane e il Liceo economico sociale. Il numero di telefono utile per contattare questo l’Istituto è 0783 70287 (per ulteriori informazioni si può inviare anche una mail all’indirizzo di posta elettronica: vicepresidenza@magicroce.edu.it o iscrizioni@magicroce.edu.it). In alternativa si può visitare anche il sito della scuola.

Cari amici, viviamo un momento particolare anche nel mondo della scuola. La pandemia in atto ha rallentato non poco la formazione, passando dalle lezioni in presenza alla DAD, la didattica a distanza, ma speriamo che presto si possa tornare alla normalità. Come detto prima, per gli Istituti più importanti e innovativi, cercherò di fare riflessioni per singolo Istituto, più chiare e approfondite, con Voi lettori.

A domani.

Mario

 

 

martedì, gennaio 26, 2021

ZUPPA DI RISO E CECI, CON FINOCCHIETTO SELVATICO E DADINI DI PROSCIUTTO.


Oristano 26 gennaio 2021

Cari amici,

La zuppa di riso e ceci è da me considerata un perfetto abbinamento invernale, da mangiare fumante, quando i primi freddi iniziano a farsi sentire. La ricetta è semplicissima, di quelle da fare e rifare tante volte, magari in un giorno un po' cupo freddo e piovoso. 

I ceci sono un ottimo alimento e, uniti al riso e insaporiti con il prosciutto e il finocchietto selvatico, diventano un piatto rustico davvero meraviglioso, un primo che sazia e riscalda, risultando saporito e dal profumo incredibile, ben adatto alle fredde sere invernali. Provate questa ricetta deliziosa, amici, e vi accorgerete del successo che otterrete a tavola.

ZUPPA DI RISO E CECI CON FINOCCHIETTO SELVATICO E DADINI DI PROSCIUTTO.

Dosi E Ingredienti

DOSI PER 4 PERSONE.

CECI (DI BUONA COTTURA) 500 gr.

RISO (Io ho utilizzato il CARNISE, dell’Azienda Falchi di Oristano) 300 gr.

FINOCCHIETTO SELVATICO, 1 mazzetto

CAROTE n. 4

CIPOLLA una, bianca

SPICCHIO DI AGLIO, 1

BRODO VEGETALE q.b.

DADINI DI PROSCIUTTO 150 gr.

OLIO EXTRAVERGINE D'OLIVA (EVO) q.b.

PREPARAZIONE

Quando volete realizzare la ricetta della zuppa di riso e ceci per prima cosa da fare è preparare i ceci dalla sera prima, mettendoli a bagno in acqua per almeno 12 ore; la mattina successiva, mettete prima a cuocere i ceci (se messi in pentola a pressione impiegano a ¾ di cottura circa 25 minuti) poi preparate un trito di carota, finocchietto selvatico (ne terrete qualche rametto da parte) e cipolla. Mettete a soffriggere in olio EVO prima i dadini di prosciutto, quindi aggiungete il trito preparato (compreso anche l’aglio tritato).

Dopo aver rosolato per bene, unite i ceci e coprite con il brodo caldo. Aggiungete il riso e fate cuocere il tutto, regolando di sale. Rimestate in continuazione, e proseguite fino alla cottura completa del riso, aggiungendo brodo se necessario. Se volete servire un piatto meno liquido e più denso, una volta che togliete i ceci dalla pentola a pressione ne prendete uno o due mestoli e li trasformate in purè. Questo purè lo aggiungerete durante la cottura del riso. Dopo aver mescolato per bene, siete pronti a servire in tavola. Una padrona di casa sfiziosa, adorna ogni piatto con un ciuffetto leggero di finocchietto selvatico fresco, che posato sulla zuppa fumante, sprigionerà il suo meraviglioso profumo.

Prima di augurarvi “Buon Appetito”, Vi consiglio di accompagnare questa zuppa con un Vino sapido e corposo: un Nieddera, o un Cannonau Tonaghe (azienda Contini), serviti a temperatura ambiente.

Grazie, amici, a domani.

Mario