Oristano 22 gennaio 2021
Cari amici,
Il Comune di Oristano,
dopo aver portato avanti la politica degli “Orti Urbani”, ha inteso continuare
sulla stessa strada, applicando ulteriormente la politica della valorizzazione
degli orti di città. Obiettivo principale quello di creare oasi di aggregazione, di impegno e svago, in particolare per gli anziani, e per i giovani, invece, validi anche come spazi ricreativi e formativi. Dopo gli anziani, dunque, proficuamente impegnati attraverso
l’utilizzo dell’Orto Urbano, un luogo dove poter non solo dialogare e
passare del tempo insieme, ma anche ricavare un piccolo vantaggio economico dalla
produzione di quanto piantato nell’orto, ora si è pensato all’educazione e formazione delle
nuove generazioni.
Per venire loro incontro,
si è pensato di coinvolgere anch’essi attraverso la gestione e l’utilizzo di
spazi di verde coltivato, dove essi possono intraprendere non solo un percorso
di aggregazione ma anche dei percorsi didattici di educazione ambientale. In
quest’ottica, l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano ha avviato un
progetto, finanziato con 15 mila euro messi a disposizione dall’Amministrazione
comunale e incrementato con 35.000 euro erogati dall’Assessorato Regionale
all’Ambiente; l'idea-progetto viene realizzata negli spazi campestri di “Sa Rodia”, nelle aree poste
intorno allo Spazio giovani, quelle gestite dal CEAS Aristanis.
L'obiettivo di questo
progetto è quello di valorizzare gli spazi verdi posti nel circondario della
sede del CEAS Aristanis, trasformandoli in luoghi dedicati all'educazione
ambientale e alla sostenibilità, tramite la creazione di quattro angoli verdi
strategici: 1. Giardino sensoriale, 2. Bosco della Biodiversità, 3. Orto della
sostenibilità, 4. Orto sociale. L’Assessore comunale all’Ambiente Gianfranco
Licheri, esprimendosi su questo progetto, ha detto: “Si tratta di un
progetto a cui teniamo in modo particolare; è una grande opportunità per i
giovani e per la città. Grazie alle aree verdi, riqualificheremo quegli spazi e
creeremo percorsi didattici finalizzati all’educazione ambientale”.
Presto, dunque negli
spazi all’aperto circostanti la sede del Ceas, il Centro di educazione
ambientale e alla sostenibilità, e dello Spazio giovani – entrambi gestiti
dalla cooperativa sociale “Nel Sinis” – verrà colonizzata una vasta area verde
di circa 4.000 metri quadri, dove verranno realizzati: un orto della
sostenibilità, un orto sociale, un giardino delle biodiversità e un giardino
con annesso percorso sensoriale. L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello
di coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza, in particolare i giovani, alla
salvaguardia dell’ambiente. Una volta che il progetto sarà completamente
realizzato (con la messa a dimora di orti e giardini), verranno avviati degli
appositi percorsi didattici che coinvolgeranno scuole e associazioni che
operano nel territorio.
Antonio Ricciu, coordinatore
del Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità in un’intervista ha
così commentato l’iniziativa: “Come Ceas abbiamo condiviso questo programma,
sicuri che gli ambienti che andremo a realizzare saranno ben utili alla
condivisione e all’apprendimento da parte dei giovani; spazi di nuova
concezione, luoghi in cui i giovani avranno la possibilità di mettersi in gioco
e imparare. Non appena saranno terminati i lavori di preparazione del terreno
(c’è ancora troppa acqua, vista la stagione e aspettiamo che il suolo diventi asciutto),
inizieranno gli interventi preliminari di scavo”.
Al giardino della
biodiversità sarà destinata una superficie di 1.200 metri quadri, al giardino
sensoriale verranno destinati 2.000 metri quadri (gli spazi sono quelli del
Ceas che si affacciano su via Giuseppe Morosini), mentre gli orti urbani (due) saranno
realizzati sul lato opposto, su una superficie di circa 400 metri quadri
ciascuno. “Negli spazi destinati all’orto sociale”, prosegue nell’intervista
Ricciu, “coltiveremo ortaggi con il coinvolgimento dei giovani e della
cittadinanza. L’orto della sostenibilità sarà invece dedicato alle luffe,
piante che producono un frutto il cui interno è composto da un corpo spugnoso.
Questo prodotto verrà utilizzato nei laboratori di educazione ambientale per
confezionare delle spugne”.
Si, amici, una delle
numerose finalità del progetto è proprio quella di produrre spugne
ecosostenibili. “Una parte delle spugne prodotte verrà donata alla
cittadinanza – sostiene Ricciu - chi ci porterà una vecchia spugna, ne riceverà
in cambio una ecosostenibile realizzata da noi”.
Cari amici, a me l’iniziativa
debbo dire che è piaciuta molto. In passato ero stato molto favorevole alla
creazione degli “orti urbani”, ed oggi lo sono ancora di più per questo
progetto, che intende stimolare le nuove generazioni all’educazione ambientale.
L’iniziativa, portata avanti da Ceas e Spazio giovani, ha anche, come partner
operativi che collaboreranno al progetto, la Cooperativa Il Seme, la Coldiretti, la
cooperativa Sea Scout, l’associazione Domus Oristano (che gestisce il Centro di
riuso), il Corpo Forestale di Oristano, Forestas, il Circolo territoriale di
Terralba “S’Arrulloni” di Legambiente, il Consorzio Network, che gestisce le
ludoteche di Oristano, e gli Istituti comprensivi cittadini n°2 e n°3.
Sicuramente una strada da
seguire!
A domani, amici.
Mario
Oristano, lo Spazio giovani a "Sa Rodia" |
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