Oristano 9 luglio 2025
Cari amici,
Uno dei più resistenti
abitatori del deserto è IL CAMMELLO (Camelus bactrianus). Questo curioso
animale con le gobbe, contrariamente alla credenza popolare, non immagazzina
acqua nelle sue gobbe, che sono, invece, un grande riserva di grasso, ovvero una
riserva di energia per i periodi di carenza di cibo. Sfatato il mito delle
gobbe come riserva d’acqua (in quanto i cammelli possono resistere molto tempo
senza bere e, quando ne hanno la possibilità, possono bere grandi quantità di
acqua), veniamo a conoscenza di un altro curioso mistero: i cammelli possono
bere anche salata o salmastra, per reidratarsi rapidamente.
Si, i cammelli sono davvero animali
dotati di curiosissime particolarità. Quando si trovano in prossimità di fonti
d'acqua, i cammelli possono bere anche acqua salata o salmastra, che
normalmente sarebbe dannosa per gli altri animali. Questa capacità è un
adattamento alla vita in ambienti aridi, dove l'acqua dolce è spesso scarsa. Una
volta trovata l’acqua, i cammelli possono bere fino a 100-120 litri d'acqua in
pochi minuti per reidratarsi completamente. Ma come fa il cammello a bere tanta
acqua salata?
Questo animale può bere l’acqua
salata in quanto i suoi reni hanno la capacità di filtrare l'acqua bevuta,
separando il sale e trasformando l’acqua bevuta in acqua dolce, adatta da bere!
Ogni cellula del corpo è programmata per far questo. In caso di non
reperibilità di acqua (che sia dolce o salata poco importa) il cammello, per
placare la sete, può, nella stagione secca, accontentarsi (è vegetariano) dei
liquidi contenuti nelle piante. E questa particolarità, amici, non è l’unica:
ben altre lo contraddistinguono!
Il fisiologo Knut
Schmidt-Nielsen, della Duke University, ha scoperto che il cammello ha la
capacità unica di espirare l’aria significativamente più fredda della sua
temperatura corporea. In questo modo si ottiene una riduzione complessiva del
45 percento della perdita d’acqua che si verifica normalmente attraverso la
respirazione. Ma come fa il cammello a padroneggiare la capacità di espirare
l’aria fresca, quando gli animali normalmente espirano aria a temperatura
corporea? Questo segreto non fu svelato fino al 1979, quando Schmidt-Nielsen si
unì allo zoologo Amiram Shkolnik, dell’Università di Tel Aviv.
Essi scoprirono che il
cammello si avvale di un altro principio della fisica: maggiore è la
superficie, più veloce è la velocità di evaporazione o condensa. E
l’evaporazione provoca il raffreddamento. Il suo naso nasconde un intricato
labirinto di passaggi d’aria che aumenta la sua superficie rispetto a quella di
un passaggio diritto. Ad esempio, un naso umano ha solo 5 cm quadrati di
superficie interna, mentre il cammello ha un incredibile valore di 394 cm
quadrati di mucosa. Questo il meccanismo che glielo consente!
Il cammello, animale
vegetariano, mangia ogni tipo di vegetale, anche quello con grosse spine, senza
danneggiare lo stomaco o l'intestino; ciò è possibile in quanto la sua saliva è
in grado di dissolvere le spine come un acido! Il cammello è dotato anche di
due palpebre: una sottile e trasparente, l'altra spessa e carnosa. Quando
inizia una tempesta di sabbia nel deserto, chiude la palpebra trasparente per
evitare che la sabbia entri negli occhi. Un’altra caratteristica mica di poco
conto!
Il cammello, questo animale straordinario, è in grado di
sopportare quasi agevolmente temperature che variano da -29°C a 38°C e di affrontare
le tempeste di sabbia sigillando ermeticamente il naso e le labbra e
proteggendo, con una fitta peluria, gli occhi e le orecchie. Con le forti
variazioni prima indicate il cammello, per sopravvivere, può arrivare a
modificare la propria temperatura corporea: se ha freddo, aumenta la sua
temperatura, mentre se ha caldo nel torrido deserto, la sua temperatura
corporea diminuisce. Che dire, amici, sembra proprio un animale alieno!
Cari amici, indubbiamente
queste particolari doti che la natura ha dato al cammello, sono necessarie per
la sua sopravvivenza in zone dove altrimenti non avrebbe certo potuto vivere. Impressionanti
davvero, le dotazioni date da Madre Natura a questo splendido animale, che
dimostra ancora una volta che il nostro mondo e tutto l’Universo che ci
circonda, non sono frutto del caos primordiale (come qualcuno asserisce e crede…)
ma opera di quel Grande Costruttore dell’Universo, ovvero il nostro DIO!
A domani.
Mario