venerdì, settembre 30, 2022

LA SPAGNA HA DATO IL VIA AD UNA FORTE “CAMPAGNA LEGALE” CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE: MULTE (ANCHE PER I RISTORANTI) FINO A 500 MILA EURO.


Oristano 30 settembre 2022

Cari amici,

Chiudo i post di settembre parlando di "Spreco alimentare". In Spagna, pensate, lo spreco di cibo sta per diventare un reato: è in corso di emanazione, infatti, una nuova legge, che dovrebbe entrare in vigore nel 2023 e che dovrebbe mettere al bando lo spreco di cibo; spreco che prevede multe anche di 500mila euro! Si, la Spagna ha deciso di fare sul serio qualcosa di più, per incentivare i suoi cittadini a cambiare i loro comportamenti alimentari: costringerli per legge a non sprecare il cibo, e colpendoli, se inadempienti, con multe salatissime, facendo diventare lo spreco di cibo un reato! “È un dovere morale”, ha detto Luis Planas, ministro dell’Agricoltura. La legge non è ancora entrata in vigore: la proposta è stata presentata a giugno dal Governo socialista guidato da Pedro Sánchez, ed ora sta entrando nel vivo la discussione in Parlamento. Lo scopo dell’Esecutivo è approvare il provvedimento entro l’inizio del 2023.

Nel mondo, più o meno un terzo del cibo prodotto ogni anno viene sprecato: sono quasi 1 miliardo di tonnellate di prodotto che potremmo mangiare e che, invece, gettiamo via. Indubbiamente è un doppio problema: in primis economico, ma soprattutto sociale ed anche ambientale, perché secondo l’ONU questi comportamenti sono responsabili per circa il 10% dell’inquinamento del pianeta creato dal settore alimentare. E, anche se lo sappiamo e lo sentiamo ripetere spesso, quindi pur essendone consapevoli, non facciamo nulla per rimediare.

In Spagna, secondo le statistiche più recenti, vengono sprecati ogni anno circa 1300 tonnellate di cibo, cioè oltre 30 kg a testa. Luis Planas, ministro dell’Agricoltura, ha di recente ricordato che “in un mondo dove ancora esistono fame e malnutrizione, questi comportamenti pesano sulla coscienza di tutti”; inoltre, parlando delle legge in corso di elaborazione, ha affermato che si tratta di “uno strumento legale all’avanguardia”, che permetterà di contrastare le inefficienze, partendo soprattutto dalla filiera produttiva.

L’applicazione della legge, nella prima fase, riguarderà proprio le aziende, che saranno delle “sorvegliate speciali”: le imprese di medie e grandi dimensioni saranno tenute per legge a presentare i loro piani anti-spreco, dando la priorità alla donazione di cibo con l’avvicinarsi della data di scadenza. Ancora: in caso di frutta oltre il periodo di maturazione, la proposta di legge prevede l’obbligo che sia trasformata in marmellate o succhi, o anche che venga utilizzata per l’alimentazione animale o per la produzione di fertilizzanti e biocarburanti.

La bozza del provvedimento comprende anche misure destinate a supermercati e ristoranti, che saranno tenuti a collaborare con le associazioni e le organizzazioni presenti nei loro quartieri (come le banche alimentari) per limitare gli sprechi del cibo in scadenza. Di più: i ristoranti saranno obbligati per legge a fornire contenitori con cui i clienti possano portare a casa il cibo non mangiato, cercando di imporre anche in Spagna un’usanza purtroppo poco diffusa. Per evitare furbizie, come accennato, la legge prevede delle forti sanzioni, che potranno arrivare sino a 60 mila euro per le aziende che non rispetteranno la nuova legge, con picchi che possono arrivare a 500 mila euro in caso di violazioni ripetute nel tempo. Nella prima fase le famiglie non rientreranno nel provvedimento e quindi saranno escluse dalle multe; il governo Sanchez ha preferito affidarsi a campagne di sensibilizzazione per convincere i cittadini a cambiare i loro comportamenti a casa. I controlli casalinghi, infatti, risulterebbero difficilmente individuabili e sanzionabili.

Cosa succede, invece, negli altri Stati dell’Unione Europea? Si sta pensando di adottare le stesse tecniche? Qualcosa di simile c’è pure in Francia, che ad inizio 2016 diventò il primo Paese al mondo a vietare ai supermercati di gettare via o distruggere il cibo invenduto, costringendoli a donarlo ad Enti di beneficenza e banche alimentari. Anche in Italia, nello stesso 2016, anche se in pochi lo sanno, è stata varata la Legge n. 166 che regolamenta “la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi”. Insomma, anche il nostro Paese può essere considerato all’avanguardia nella legislazione anti-spreco. Il problema è quello di far rispettare le norme!

Cari amici, io credo fermamente che lo spreco alimentare sia un delitto contro l’umanità, perché è una realtà che le risorse del pianeta non sono infinite e quindi vanno utilizzate al meglio. Allora sollecitiamo tutti ad operare in tal senso, anche punendo severamente chi trasgredisce!

A domani.

Mario

giovedì, settembre 29, 2022

IMPIANTO IDRAULICO CASALINGO: COME PREVENIRE L'OTTURAZIONE DELLE TUBATURE. RIMEDI NATURALI PER EVITARE L’INTASAMENTO DEGLI SCARICHI.


Oristano 29 settembre 2022

Cari amici,

Credo capiti un po’ a tutti di trovare, quando meno ce lo aspettiamo, il lavandino che si riempie e non scarica; succede anche nel water, nella vasca da bagno o nella doccia, così pure nel bidet. È un bel fastidio, che a volte ci manda proprio in crisi. Eppure, potremmo evitare di trovarci in questa situazione se fossimo un po’ più accorti, se mettessimo in atto degli accorgimenti per evitare che le tubazioni, lentamente ma inesorabilmente, si otturino mandandoci in crisi. Ecco alcuni consigli utili, che ci aiutano a prevenire le ostruzioni degli scarichi.

Cominciamo cercando di capire “cosa non fare” nel nostro uso quotidiano dell’impianto idrico, a partire dal water, focalizziamo per prima cosa l’attenzione sulla carta igienica; un suo uso scorretto, infatti, può intasare gli scarichi. Negli ultimi anni, a causa della carenza di carta igienica, molte persone si sono rivolte a prodotti alternativi, come salviette umidificate, fazzoletti e asciugamani di carta, per poi gettarli nel water. È un errore!  Lo scarico nel water di prodotti di carta non igienica è uno dei modi più semplici per ostruire lo scarico. In pratica, amici, la carta igienica è stata progettata appositamente per rompersi quando entra in contatto con l’acqua. Prodotti igienici come le salviette “sciacquabili” contengono spesso plastica e altri materiali che attirano l’acqua, per cui non si decompongono così facilmente e possono di conseguenza causare l’intasamento delle tubature.

Parliamo ora di “Cosa non mettere nel lavandino, sia del bagno che della cucina”. Così come ci sono alcuni prodotti che non sono adatti allo scarico del water, ci sono anche particolari oggetti o materiali che non dovrebbero essere svuotati nel lavandino o nel lavello della cucina. Nel lavandino del bagno attenti ai capelli ed alle creme, mentre nel lavello di cucina mai versare dell'olio o dei grassi. Il detto “olio e acqua non si mescolano” non è mai stato più appropriato. A differenza dell’acqua, che si muove liberamente nel sistema di drenaggio, oli, grassi e unto si attaccano alle tubature. Quando le tubature si congelano, gli oli si solidificano e, accumulandosi, formano un’ostruzione. Tale ostruzione è in gran parte impenetrabile senza l’aiuto di un getto d’acqua ad alta pressione.

Nel “Lavandino di cucina e nella lavastoviglie”, evitare sempre di farci cadere i residui e le particelle di cibo, in quanto possono causare l’intasamento degli scarichi; nel lavello mettere sempre la rosetta filtrante allo scarico e poi con delle salviette recuperare i resti e gettarli in pattumiera (in particolare quanto non biodegradabile, che non si decompone facilmente). Se avete una lavastoviglie, anche le particelle di cibo lasciate sui piatti possono incastrarsi nei tubi di scarico della lavastoviglie.

Se poi focalizziamo la nostra attenzione su vasca da bagno e doccia, stiamo attenti ai capelli che vi finiscono quando ci laviamo, in particolare la testa. I capelli e la schiuma di sapone sono due dei principali colpevoli dell’intasamento dello scarico della doccia. La schiuma del sapone e dello shampoo può diventare piuttosto grassa una volta che gli oli e la sporcizia presenti nei capelli e sul corpo sono stati lavati via, e può rivelarsi piuttosto difficile da decomporre. I capelli possono anche finire nello scarico, accumularsi nelle tubature e causare un intasamento. Per ridurre il rischio, ogni due o tre mesi conviene versare nello scarico un po’ di aceto e bicarbonato di sodio. Lasciate riposare per almeno mezz’ora: questo aiuterà a rompere l’accumulo e a evitare che lo scarico si blocchi ulteriormente.

Amici, ma se siamo stati un po’ superficiali e abbiamo trascurato di applicare i giusti consigli prima riportati? Se ci troviamo con il lavandino che non scarica, con la doccia, la vasca e il lavello di cucina, oltre al water, che restano pieni e anche con cattivo odore? Dobbiamo trovare dei sistemi per rimediare e togliere il materiale che blocca gli scarichi. Diversi i possibili rimedi per cercare di eliminare il problema degli scarichi intasati, a partire dall’uso di un buon disgorgante naturale. Gli ingredienti che ci serviranno per preparare un disgorgante naturale in grado di sturare gli scarichi intasati sono: 5 cucchiai di sale fino, 5 cucchiai di bicarbonato di sodio, un bicchiere di aceto di vino bianco, 2 litri d’acqua bollente. Versate il sale, poi il bicarbonato e infine l’aceto. Lasciate agire per 5 minuti e poi versate l’acqua bollente. Il mio consiglio è di evitare (magari per pigrizia) di usare dei disgorganti chimici, che possono causare gravissimi danni all’ambiente provocando inquinamento del suolo, delle falde acquifere e dell’atmosfera.

Tra gli altri possibili rimedi, anche la vecchia spirale o lo sturalavandini di gomma ci possono dare una mano. Facendo pressione sulla ventosa dello sturalavandini, dopo aver tappato al meglio i fori di scarico supplementari, possiamo ottenere la disostruzione; per l’uso della spirale, invece, bisogna avere maggiore praticità perché quel filo rigido dovrà ripercorrere l’intero percorso delle tubature fino a indebolire l’ostruzione.

Un altro possibile rimedio popolare per eliminare gli scarichi intasati pare sia la coca-cola, che, versata in uno scarico intasato, aiuta ad eliminare l’ostruzione. Anche il succo di limone può essere efficace! L’ultima spiaggia per eliminare l’ostruzione dalle tubature è la soda caustica. Se proprio volete usarla leggete tutte le precauzioni d’uso presenti in etichetta, indossate mascherina, occhiali e guanti. Per ultimo, se non riuscite a risolvere il problema, c’è l’idraulico! Però, amici, con quello che costa!

A domani.

Mario

mercoledì, settembre 28, 2022

UNA RECENTE INDAGINE SUL MONDO GIOVANILE HA MESSO IN LUCE CHE OLTRE IL 40 PER CENTO DEGLI ADOLESCENTI SOFFRE DI ANSIA.


Oristano 28 settembre 2022

Cari amici,

La recente indagine sociologica nazionale “Adolescenza, tra speranze e timori”, realizzata da Laboratorio Adolescenza insieme a Istituto IARD, ha messo in luce che oltre il 40% dei giovani tra i 13 e i 19 anni afferma di sentirsi, spesso o qualche volta, particolarmente ansioso o impaurito. L’indagine, che indagava sulle abitudini e stili di vita degli adolescenti in Italia, è stata condotta tra marzo e maggio 2022 su un campione nazionale rappresentativo di 5.721 studenti, e intendeva analizzare, da un punto di vista sociologico, l’impatto emotivo causato dalla pandemia sullo stile di vita dei giovani.

L’obiettivo era quello di analizzare se si erano verificate variazioni, in seguito alla pandemia, nella comparsa di 3 aspetti psicologici (tristezza, ansia, variabilità d’umore); inoltre, identificare il livello di prossimità con coetanei che avevano avuto esperienze di autolesionismo, consumo di sostanze e abuso di alcol; infine, fotografare la percezione degli adolescenti nei confronti di problemi psicologici-psichiatrici.

Dall’indagine è emerso che la maggior parte degli adolescenti si sentiva frequentemente triste, senza una specifica ragione, soffriva di sbalzi d’umore e più del 40% ha affermato di sentirsi spesso agitato, particolarmente ansioso o impaurito, al punto da avere la percezione di non riuscire a respirare. I disagi, complessivamente riscontrati, riguardavano maggiormente le ragazze, con una percentuale che superava l’80%.

Dall’indagine si è anche rilevato che gli adolescenti non sono estranei a pericolose situazioni conclamate di disagio: quasi il 40% dei giovani conosce un coetaneo che pratica l’autolesionismo, più diffuso tra le ragazze, atto che viene considerato un modo estremo per affrontare situazioni di agitazione, tristezza e tensione. Tra le cause principali del malessere psicologico i giovani hanno identificato la pandemia (88%), le liti familiari (87%) e la scuola (84%). Nel corso dei lockdown relativo alla pandemia del COVID-19, i sintomi di depressione e ansia sono infatti raddoppiati rispetto alle stime pre-pandemiche: 1 giovane su 4 (il 25,2%) e 1 su 5 (il 20,5%), a livello globale, sta sperimentando rispettivamente sintomi depressivi e d’ansia.

“Gli esiti dell’indagine – come ha affermato il Dottor Maurizio Tucci, Presidente Laboratorio Adolescenza – ci consegnano un quadro certamente non confortante, con un aumento, rispetto al passato, dei disagi come ansia e tristezza tra gli adolescenti e una frequenza che va ben oltre l’endemica e naturale presenza di questi fenomeni in un’età comunque complessa. Seppure sia ipotizzabile che nella maggioranza dei casi queste forme di disagio siano destinate a rientrare senza importanti conseguenze, è comunque opportuno non minimizzare a priori queste manifestazioni, derubricandole a caratteristiche dell’età. Genitori, pediatri e insegnanti dovrebbero essere attente sentinelle per cogliere prima possibile eventuali segnali di disagio, con la consapevolezza che gli adolescenti sono spesso bravissimi a dissimularli, ed indirizzare la giovane o il giovane da uno specialista”.

Il professor Sergio De Filippis, Direttore Sanitario e Scientifico clinica neuropsichiatrica Villa Von Siebenthal, Docente di Psichiatria delle Dipendenze, sul fenomeno ha così commentato: “Negli ultimi anni nel mondo si sono verificati, e si continuano a verificare, enormi cambiamenti sociali, a partire dagli effetti della pandemia, delle guerre, degli sfollamenti e dell'emergenza climatica, tutti fattori che inevitabilmente hanno un impatto sul benessere mentale e generale di tante persone. A queste difficoltà si aggiungono spesso le barriere create dallo stigma e dal pregiudizio, che condizionano ulteriormente la qualità di vita delle persone che vivono con disturbi mentali e dei loro cari. È fondamentale che si agisca a più livelli, per garantire che il benessere mentale sia sempre una priorità dei governi e della società in generale”.

Cari amici, l’adolescenza è una fase della vita in cui i ragazzi, in piena formazione, potrebbero avere difficoltà a vivere i difficili momenti di disagio, anche per paura del pregiudizio dei coetanei e di non essere compresi dagli adulti. I genitori e tutte le figure che vivono direttamente a contatto con un adolescente dovrebbero sviluppare una capacità di ascolto e di comprensione. Ad oggi purtroppo in Italia c’è una scarsa cultura sulla Salute Mentale e il tema è ancora molto ignorato; bisognerebbe dare più tempo alle famiglie per occuparsi dei figli, mettere i ragazzi al centro delle nostre agende quotidiane, mentre gli insegnanti dovrebbero essere dotati dei necessari strumenti per essere di supporto ai giovani di cui si occupano.

A domani.

Mario

martedì, settembre 27, 2022

LO STRAORDINARIO MONDO DEI FUNGHI. DI QUESTI ORGANISMI VIVENTI NE ESISTONO OLTRE 100MILA SPECIE, TRA SAPROFITI, PARASSITI E SIMBIONTI. IL CURIOSO “ENTOMOPHTHORA MUSCAE”, CHE VIVE A SPESE DELLE MOSCHE DOMESTICHE.


Oristano 27 settembre 2022

Cari amici,

I “FUNGHI” (Fungi, L. 1753, dal latino) o miceti (dal greco antico μύκης, mýkēs) costituiscono “un regno particolare” di organismi (eucarioti, unicellulari e pluricellulari), che comprende più di 700 mila specie conosciute, anche se la quantità stimata si ritiene che superi i 3 milioni di specie. Inizialmente classificati scientificamente da Linneo come Piante, i funghi sono stati poi elevati al rango di “regno” a sé stante. I funghi infatti si differenziano dagli altri organismi per una particolare caratteristica: l’alimentazione eterotrofa, ovvero si nutrono di sostanze organiche elaborate da altri organismi.

Nella catena biologica i Funghi sono ecologicamente ed economicamente molto importanti. Insieme ai batteri, sono i principali decompositori della biosfera: degradano le sostanze organiche riciclando il carbonio, l'azoto e altre sostanze chimiche, rendendole così disponibili nel suolo e nell'atmosfera per tutti gli altri organismi viventi. Ovviamente, come sempre, c’è il pro e il contro. I funghi, infatti, possono essere anche molto dannosi per le attività umane, perché, come decompositori, sono in grado di attaccare qualsiasi sostanza (come le derrate alimentari) e anche gli organismi viventi stessi, causando malattie nelle piante, negli animali domestici e anche nella specie umana.

Se inizialmente Carlo Linneo, il padre della Genetica e principe dei botanici, li considerò facenti parte del Regno delle Piante, seppure particolari, successivamente ci si accorse della loro grande diversità, arrivando a considerarli più vicini agli animali, piuttosto che alle piante! Ed ecco allora la decisione di considerarli un vero, particolare, “regno” a sé stante. Un mondo che va dall’infinitamente piccolo ad uno tanto grande, se pensiamo che l'organismo vivente più grande sulla Terra è proprio un Fungo! Si tratta di un esemplare di Armillaria Ostoyae, un organismo dell'età prossima ai mille anni che si estende per 600 ettari in una foresta alle pendici del Monte Adams, nello Stato di Washington, negli Stati Uniti.

Un mondo davvero curioso, quello dei funghi, se pensiamo che tra i funghi più altamente specializzati sono compresi i “Funghi predatori”, che hanno sviluppato dei meccanismi di cattura di piccoli animali, utilizzati come cibo! Alcuni di essi, ad esempio, con le loro ife - che, a seconda della specie, secernono sostanze anestetizzanti, sono vischiose e appiccicose o formano dei piccoli nodi a cappio che si stringono repentinamente al passaggio al loro interno di un vermino che ne tocca inavvertitamente la superficie esterna; in questo modo catturano vermi e piccoli insetti che, una volta morti, essi "digeriscono" pian piano decomponendoli.

L’Entomophthora muscae, per esempio, è un fungo patogeno molto diffuso che sopravvive infettando e uccidendo le comuni mosche domestiche! Lo fa con l'utilizzo delle sue spore mortali, che può espellere a una velocità fino a 10 metri al secondo, uno dei movimenti più veloci conosciuti in natura. Uno studio effettuato dai ricercatori della Københavns Universitet e della Sveriges lantbruksuniversitet, pubblicato su The ISME Journal, ha messo in luce che «Il fungo ha una tattica unica per garantire la sua sopravvivenza. Il fungo “strega” le mosche domestiche maschi e li porta alla necrofilia con i cadaveri delle femmine morte infettate dai funghi».

I ricercatori danesi e svedesi hanno spiegato che «dopo aver infettato una mosca femmina con le sue spore, il fungo si diffonde fino a consumare lentamente il suo ospite vivo dall’interno. Dopo circa 6 giorni, il fungo assume il controllo del comportamento della mosca femmina e la costringe ad andare nel punto più alto, sulla vegetazione o su un muro, dove la mosca poi muore. Quando il fungo ha ucciso la femmina zombi, questa inizia a rilasciare segnali chimici noti come sesquiterpeni».

Uno degli autori dello studio, il professor Henrik De Fine Licht del Dipartimento di scienze ambientali e vegetali dell’università di Copenaghen, evidenzia che «I segnali chimici agiscono come feromoni che stregano le mosche maschi e provocano loro un’incredibile voglia di accoppiarsi con carcasse di femmine senza vita». Quando i maschi delle mosche si accoppiano con le femmine morte, le spore fungine vengono “sparate” sui maschi, che poi subiscono lo stesso orribile destino. In questo modo l'Entomophthora muscae diffonde le sue spore infettando nuove vittime, assicurandosi così la sua sopravvivenza.

Il monitoraggio del comportamento delle mosche ha anche permesso ai ricercatori di dimostrare che le femmine uccise dal fungo diventano più attraenti con il passare del tempo: «In particolare, il 73% delle mosche maschi nello studio si è accoppiato con carcasse di mosche femmine morte a causa dell’infezione fungina tra 25 e 30 ore prima. Solo il 15% dei maschi si è accoppiato con cadaveri femminili morti da 3-8 ore». De Fine Licht ha anche confermato: «Abbiamo osservato che più a lungo una mosca femmina è morta, più diventa allettante per i maschi. Questo perché il numero di spore fungine aumenta con il tempo, il che esalta le fragranze seducenti».

Cari amici, il mondo degli organismi viventi è davvero straordinario! In natura la violenza fa parte dei meccanismi della sopravvivenza (mors tua, vita mea), ma lo studio della natura, però, serve a comprenderne perfettamente i meccanismi e possibilmente utilizzarli per studiare certi rimedi possibili per migliorare la vita dell'uomo. Come afferma De Fine Licht: «Le mosche sono piuttosto antigieniche e possono far ammalare esseri umani e animali, diffondendo i tanti batteri e le tutte le malattie delle quali sono portatrici», ma il fungo Entomophthora muscae potrebbe anche rivelarsi utile, per esempio utilizzando quelle stesse fragranze fungine per attrarre i maschi sani in una bella trappola per mosche. Studiare la natura significa conoscerla meglio, utilizzandola proficuamente per migliorare la nostra vita!

A domani.

Mario

lunedì, settembre 26, 2022

CI ATTENDE UN INVERNO MENO RISCALDATO. PER FAR FRONTE ALLA CRISI ENERGETICA L’ITALIA È STATA DIVISA IN 6 ZONE. IN SARDEGNA ZONE DIFFERENTI TRA COSTE E INTERNO.


Oristano 26 settembre 2022

Cari amici,

L’autunno si è già insediato e, dopo il cocente sole estivo, i primi temporali ci stanno ricordando che l’inverno si sta avvicinando a grandi passi. Passeremo in fretta dal solleone alle basse temperature, con la necessità di rendere l’ambiente di casa e di lavoro più caldo, attraverso i vari sistemi di riscaldamento degli edifici. A differenza del passato, quest’anno si sono aggiunte ulteriori preoccupazioni, non solo a causa della crescita registrata dal prezzo del gas, lievitato notevolmente negli ultimi mesi a causa della guerra in Ucraina, ma anche a causa della diminuzione delle risorse disponibili, considerata la chiusura delle forniture russe. Ho scritto questo post prima di conoscere il risultato delle ELEZIONI POLITICHE di ieri 25 settembre, ma credo che il nuovo Governo che a breve si insedierà per governare l'Italia, l'argomento di cui parlo oggi lo dovrà affrontare con forza e determinazione!

In precedenza il Governo in carica, seppure "limitato dall'Ordinaria Amministrazione", per evitare problematiche difficili aveva predisposto un piano ad hoc, che purtroppo doveva portare gli italiani a fare delle rinunce. Tra le novità previste per l’inverno 2022 c'erano sia date differenti su quando accendere il riscaldamento che limiti alle temperature massime da tenere in case e uffici; il piano energetico studiato dal Governo era sicuramente destinato a modificare almeno in parte le abitudini degli italiani e per questo la decisione scatenò non poche polemiche.

Il piano, messo a punto in particolare dal Ministero della Transizione Ecologica, cercava di contrastare sia gli effetti dell'aumento del prezzo del gas che la diminuzione delle riserve. Ecco in dettaglio le nuove regole che gli uffici (sia pubblici che privati) e le famiglie avrebbero dovuto applicare per il funzionamento degli impianti di riscaldamento di abitazioni, uffici, attività commerciali e industrie.

Il Piano dell'attuale Governo, oltre a prevedere diverse “ZONE CLIMATICHE”, ha introdotto 2 importanti novità: la prima è la riduzione di un grado per il riscaldamento degli edifici con attività industriali, artigianali, uffici e simili, ovvero 17 gradi con 2 gradi di tolleranza, quindi un massimo di 19 gradi di temperatura interna e di 19 gradi con 2 gradi di tolleranza per gli edifici residenziali, quindi con un massimo di 21 gradi; la seconda è la riduzione di 15 giorni del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento, posticipando di 8 giorni la data di accensione e anticipando di 7 giorni quella di spegnimento. Quanto alle “ZONE CLIMATICHE”, ecco come l’Italia è stata divisa in 6 zone, in relazione al posizionamento delle varie province.

ACCENSIONE RISCALDAMENTO 2022-2023: ZONE, LIMITE DI ORARIO, DATA DI ACCENSIONE E DI SPEGNIMENTO.

Zona A (Lampedusa. Linosa, Porto Empedocle -5 ore giornaliere -Dall’8 dicembre 2022 al 7 marzo 2023.

Zona B (Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani) -7 ore giornaliere -Dall’8 dicembre 2022 al 23 marzo 2023.

Zona C (Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto) .9 ore giornaliere -Dal 22 novembre 2022 al 23 marzo 2023.

Zona D ((Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì’, Genova, Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo) -11 ore giornaliere -Dall’8 novembre 2022 al 7 aprile 2023.

Zona E ((Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza) .11 ore giornaliere -Dal 22 ottobre 2022 al 7 aprile 2023.

Zona F (Belluno, Cuneo) -Nessuna limitazione.

Cari amici, come potete vedere la Sardegna è quasi tutta compresa in zona C (quindi si passa dalle 10 ore consentite di riscaldamento accesso alle 9 attuali), salvo la Provincia di Nuoro che passa in zona D. Tra i comportamenti suggeriti la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l'abbassamento del fuoco dopo l'ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l'utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l'inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando si va in vacanza. Complessivamente le norme restrittive, unite al contenimento volontario dei cittadini, dovrebbero portare a una riduzione di consumo di gas naturale pari a 8,2 miliardi di metri cubi. Se seguite, queste regole potrebbero avere un impatto positivo anche sui conti delle singole famiglie di ben 607 euro in un solo anno. Ora vedremo cosa il nuovo Governo si inventerà per far sì che gli italiani possano trascorrere un inverno vivibile.

Buon inverno a tutti Voi, cari amici! A domani.

Mario

 

domenica, settembre 25, 2022

IL MARE: GRANDE FONTE DI SALUTE E BENESSERE. TRA I SUOI COMPONENTI, IL SALE, ALIMENTO INDISPENSABILE PER L’UOMO.


Oristano 25 settembre 2022

Cari amici,

Il mare, quella immensa distesa di acqua salata che copre la terra, per oltre il 70% della sua superficie, è un ambiente fondamentale per l'equilibrio ecologico e per la vita sulla terra, in particolare dell'uomo. Ricchissimo di vita, il mare ha, tra i suoi componenti IL SALE”, elemento particolarmente utile, anzi indispensabile, usato dall’uomo fin dal neolitico per la conservazione del cibo.

Il sale è da sempre uno degli ingredienti più usati in cucina, sia come esaltatore di sapidità che per la conservazione degli alimenti. Con la tecnica della salagione il cibo poteva essere conservato a lungo e il sale diventò un elemento preziosissimo, che fu anche causa di guerre e insurrezioni popolari. Nel periodo dell’antica Roma, l’importanza del sale crebbe tanto da essere usato come baratto, ovvero come moneta, dato il valore elevato raggiunto. Detto anche “Oro bianco”, era una fonte di guadagno imponente, tanto che i romani costruirono una via consolare per il trasporto del sale dall’ Adriatico a Roma, la famosa “Via Salaria”. Importanza tale, quella acquisita dal sale, da essere usato fisicamente come “moneta per pagare i soldati, da cui nacque la parola “salario”.

Sul sale non mancano nemmeno scaramanzie e credenze popolari; per esempio, il famoso mito della sfortuna che colpisce chi lo fa cadere a terra, oppure attribuire al sale la forza di allontanare le forze maligne mischiandolo con dell’olio. A Praga era consuetudine omaggiare gli ospiti con un po’ di sale in segno di amicizia, i Goti invece giuravano con la mano nel sale. In Russia se una donna aggiunge troppo sale quando cucina vuol dire che è innamorata. Nei paesi bassi invece, una delle pene capitali più usate era far mangiare alimenti senza sale,  e la morte sopraggiunge molto lentamente per “iponatriemia” con crampi muscolari, vertigini, stanchezza e convulsioni.

Amici, come possiamo osservare il sale ha sempre avuto una grande importanza nella vita dell’uomo, non solo come componente basilare in cucina ma anche per migliorare lo stato di salute del nostro corpo. Nello sviluppo fisiologico dell’individuo il sale risulta essere molto importante, dato che regola la trasmissione degli impulsi nervosi, lo scambio dei liquidi e la regolazione della pressione. L’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo giornaliero di sale inferiore ai 5 grammi, corrispondenti a circa 2 grammi al giorno di sodio, inoltre all’interno del corpo umano è presente nella quantità di circa 250 grammi.

Amici, col passare del tempo il sale marino è stato studiato in tutti i più minuti dettagli. Il componente principale del sale marino è il cloruro di sodio, mentre le altre parti sono costituite da altri 82 oligoelementi, che si trovano nell'acqua di mare naturale. Questi minerali sono importanti per il sano funzionamento del nostro corpo. I Benefici per la salute che si ricavano dal sale marino sono davvero tanti; esso contiene un assortimento simile di minerali ed elementi curativi naturali come quelli che si trovano nelle cellule della pelle. Per questo viene spesso utilizzato per trattamenti terapeutici e prodotti di bellezza.

L'alto numero di minerali presenti nel Mar Morto, ad esempio, è stato a lungo apprezzato per i suoi effetti ringiovanenti sulla pelle. Fare il bagno nel sale marino può aiutare a mantenere la pelle idratata e rivitalizzata. La concentrazione di minerali del sale marino include sodio, calcio, zinco e, soprattutto, magnesio. Il magnesio è un ingrediente vitale quando si tratta di ottenere la carnagione più sana possibile. Alcuni dei benefici di questo minerale includono la riparazione delle cellule della pelle, la guarigione dei danni del sole e lenire gli effetti della pelle sensibile.

Il sale marino contiene anche fluoro, che aiuta a proteggere i denti dai danni acidi. Può anche prevenire lo sviluppo di carie. Poiché il fluoro protegge i denti, lenisce anche la sensibilità dei denti. Chi ne soffre regolarmente, può mescolare due cucchiaini di sale in un bicchiere di acqua tiepida e sciacquare la bocca. È stato anche dimostrato che l'acqua salata fornisce sollievo terapeutico ai pazienti affetti da artrite reumatoide. È considerato, insomma, un metodo naturale ed efficace. Il sale marino aiuta anche l'esfoliazione, ovvero a rimuovere le particelle di pelle morta, tonificare i tessuti cutanei e incoraggiare la circolazione sanguigna periferica. Di conseguenza, favorisce il rinnovamento della pelle.

L'acqua salata, inoltre, è un rimedio naturale per il trattamento della psoriasi, insieme ai farmaci appropriati. Il suo utilizzo ha mostrato miglioramenti nei pazienti che soffrivano di malattie della pelle come prurito e desquamazione. Recenti studi hanno riscontrato miglioramenti nei pazienti che soffrivano di osteoartrite dopo il trattamento con sale del Mar Morto. Questo mostra quanto sia potente l'acqua salata. Le soluzioni con sale del Mar Morto si sono dimostrate efficaci nel fornire sollievo alla rino-sinusite. L'effetto antinfiammatorio costituisce un'alternativa naturale e salutare per alleviare le allergie nasali e altri disturbi respiratori.

Amici, il sale marino aiuta anche a mantenere un sano equilibrio elettrolitico nel corpo, necessario per la composizione del sangue, la circolazione e la forza muscolare ottimali. L'effetto calmante dei bagni di sale marino aiuta a indurre un sonno profondo e rigenerante. Ha senso, considerando in particolare quanto bene si dorme dopo una giornata in spiaggia! I sali marini contengono zolfo, che può aiutare a pulire e trattare condizioni della pelle come dermatiti e cicatrici da acne. Non solo, può anche controllare la produzione di olio sulla pelle. Anche i piedi doloranti dopo una lunga camminata ne traggono sollievo: basta immergere i piedi stanchi in una soluzione calda di sale marino che può rilassare i muscoli. Allevierà anche il dolore.

Grazie alle qualità terapeutiche e rigeneranti dei minerali presenti nel sale marino, possiamo ottenere sollievo dai crampi muscolari. Può anche alleviare qualsiasi rigidità e disagio causati da affaticamento e tensione muscolare. Può anche abbassare la febbre: basta immergere un panno in acqua fredda contenente sale marino, applicare il panno sulla fronte e il calore viene trasferito dal corpo al panno e gli elettroliti nel sale aiutano a mantenere l'equilibrio elettrolitico. In questo modo, si abbassa la temperatura corporea. Si ritiene che il sale marino aiuti anche ad alcalinizzare le cellule del corpo facilitando la rimozione degli acidi in eccesso attraverso la minzione. Quindi, per le persone che seguono la dieta alcalina, può aiutare a mantenere il rapporto acido-alcali ottimale del corpo.

Chi soffre di gonfiore intorno agli occhi, può utilizzare una soluzione di sale marino come rimedio fatto in casa. Il sale marino può aiutare a ridurre le occhiaie e le borse sotto gli occhi, inducendo un effetto calmante. Se si soffre di mal di gola, fare dei gargarismi con acqua salata aiuta a rimuovere l'acqua presente nei tessuti infiammati della gola, alleviando così il dolore. Il sale marino non è solo un potente antisettico, è anche un antibiotico e un agente antibatterico. Questo è il motivo per cui è un ottimo ingrediente per curare le infezioni della pelle e le condizioni con crescita batterica.

È ottimo anche per l'idratazione. Il sodio mantiene l'equilibrio dei liquidi nei nostri corpi, che spesso perdiamo durante il giorno. Per questo motivo, il sale marino è ottimo per ridare idratazione alla nostra pelle. Se poi ci ritroviamo con i talloni screpolati, allora proviamo questo rimedio casalingo. Basta aggiungere un po' di sale marino in un secchio di acqua tiepida e immergere i piedi. Aiuterà ad ammorbidire i talloni e rimuovere la pelle morta. Se poi si soffre di tonsillite, allora bisogna provare a fare i gargarismi con acqua salata. L'elevata concentrazione di liquido salino aiuterà a combattere il dolore e ridurre il gonfiore.

Il sale marino aiuta anche a curare le unghie incarnite. Quando le unghie incarnite danno davvero fastidio, basta immergere i piedi in acqua salata. Ammorbidirà le unghie e aiuterà a curare il gonfiore causato dalle unghie incarnite. Sarà quindi più facile liberarsene. Il mare, che contiene il sale marino, aiuta anche a migliorare l’umore. L'aria di mare è piena di ioni negativi, che aumentano il nostro ormone della felicità, la serotonina. Entrare in acqua crea uno stato meditativo, che cambia il modello di respirazione e rallenta la frequenza cardiaca.

Cari amici, il luogo deputato in casa a custodire il sale marino è la cucina. Il sale marino è usato praticamente nelle cucine di tutte le culture. È usato per rendere il cibo più sapido, ma dovrebbe essere consumato in quantità modesta, in quanto un'assunzione eccessiva di sale può portare a molti disturbi della salute, come l'ipertensione. Comunque, amici, il sale è un elemento talmente importante che… condisce anche il nostro cervello! Ecco perché è nato il detto che certe persone sono “Senza sale in zucca”!

A domani.

Mario