martedì, settembre 27, 2022

LO STRAORDINARIO MONDO DEI FUNGHI. DI QUESTI ORGANISMI VIVENTI NE ESISTONO OLTRE 100MILA SPECIE, TRA SAPROFITI, PARASSITI E SIMBIONTI. IL CURIOSO “ENTOMOPHTHORA MUSCAE”, CHE VIVE A SPESE DELLE MOSCHE DOMESTICHE.


Oristano 27 settembre 2022

Cari amici,

I “FUNGHI” (Fungi, L. 1753, dal latino) o miceti (dal greco antico μύκης, mýkēs) costituiscono “un regno particolare” di organismi (eucarioti, unicellulari e pluricellulari), che comprende più di 700 mila specie conosciute, anche se la quantità stimata si ritiene che superi i 3 milioni di specie. Inizialmente classificati scientificamente da Linneo come Piante, i funghi sono stati poi elevati al rango di “regno” a sé stante. I funghi infatti si differenziano dagli altri organismi per una particolare caratteristica: l’alimentazione eterotrofa, ovvero si nutrono di sostanze organiche elaborate da altri organismi.

Nella catena biologica i Funghi sono ecologicamente ed economicamente molto importanti. Insieme ai batteri, sono i principali decompositori della biosfera: degradano le sostanze organiche riciclando il carbonio, l'azoto e altre sostanze chimiche, rendendole così disponibili nel suolo e nell'atmosfera per tutti gli altri organismi viventi. Ovviamente, come sempre, c’è il pro e il contro. I funghi, infatti, possono essere anche molto dannosi per le attività umane, perché, come decompositori, sono in grado di attaccare qualsiasi sostanza (come le derrate alimentari) e anche gli organismi viventi stessi, causando malattie nelle piante, negli animali domestici e anche nella specie umana.

Se inizialmente Carlo Linneo, il padre della Genetica e principe dei botanici, li considerò facenti parte del Regno delle Piante, seppure particolari, successivamente ci si accorse della loro grande diversità, arrivando a considerarli più vicini agli animali, piuttosto che alle piante! Ed ecco allora la decisione di considerarli un vero, particolare, “regno” a sé stante. Un mondo che va dall’infinitamente piccolo ad uno tanto grande, se pensiamo che l'organismo vivente più grande sulla Terra è proprio un Fungo! Si tratta di un esemplare di Armillaria Ostoyae, un organismo dell'età prossima ai mille anni che si estende per 600 ettari in una foresta alle pendici del Monte Adams, nello Stato di Washington, negli Stati Uniti.

Un mondo davvero curioso, quello dei funghi, se pensiamo che tra i funghi più altamente specializzati sono compresi i “Funghi predatori”, che hanno sviluppato dei meccanismi di cattura di piccoli animali, utilizzati come cibo! Alcuni di essi, ad esempio, con le loro ife - che, a seconda della specie, secernono sostanze anestetizzanti, sono vischiose e appiccicose o formano dei piccoli nodi a cappio che si stringono repentinamente al passaggio al loro interno di un vermino che ne tocca inavvertitamente la superficie esterna; in questo modo catturano vermi e piccoli insetti che, una volta morti, essi "digeriscono" pian piano decomponendoli.

L’Entomophthora muscae, per esempio, è un fungo patogeno molto diffuso che sopravvive infettando e uccidendo le comuni mosche domestiche! Lo fa con l'utilizzo delle sue spore mortali, che può espellere a una velocità fino a 10 metri al secondo, uno dei movimenti più veloci conosciuti in natura. Uno studio effettuato dai ricercatori della Københavns Universitet e della Sveriges lantbruksuniversitet, pubblicato su The ISME Journal, ha messo in luce che «Il fungo ha una tattica unica per garantire la sua sopravvivenza. Il fungo “strega” le mosche domestiche maschi e li porta alla necrofilia con i cadaveri delle femmine morte infettate dai funghi».

I ricercatori danesi e svedesi hanno spiegato che «dopo aver infettato una mosca femmina con le sue spore, il fungo si diffonde fino a consumare lentamente il suo ospite vivo dall’interno. Dopo circa 6 giorni, il fungo assume il controllo del comportamento della mosca femmina e la costringe ad andare nel punto più alto, sulla vegetazione o su un muro, dove la mosca poi muore. Quando il fungo ha ucciso la femmina zombi, questa inizia a rilasciare segnali chimici noti come sesquiterpeni».

Uno degli autori dello studio, il professor Henrik De Fine Licht del Dipartimento di scienze ambientali e vegetali dell’università di Copenaghen, evidenzia che «I segnali chimici agiscono come feromoni che stregano le mosche maschi e provocano loro un’incredibile voglia di accoppiarsi con carcasse di femmine senza vita». Quando i maschi delle mosche si accoppiano con le femmine morte, le spore fungine vengono “sparate” sui maschi, che poi subiscono lo stesso orribile destino. In questo modo l'Entomophthora muscae diffonde le sue spore infettando nuove vittime, assicurandosi così la sua sopravvivenza.

Il monitoraggio del comportamento delle mosche ha anche permesso ai ricercatori di dimostrare che le femmine uccise dal fungo diventano più attraenti con il passare del tempo: «In particolare, il 73% delle mosche maschi nello studio si è accoppiato con carcasse di mosche femmine morte a causa dell’infezione fungina tra 25 e 30 ore prima. Solo il 15% dei maschi si è accoppiato con cadaveri femminili morti da 3-8 ore». De Fine Licht ha anche confermato: «Abbiamo osservato che più a lungo una mosca femmina è morta, più diventa allettante per i maschi. Questo perché il numero di spore fungine aumenta con il tempo, il che esalta le fragranze seducenti».

Cari amici, il mondo degli organismi viventi è davvero straordinario! In natura la violenza fa parte dei meccanismi della sopravvivenza (mors tua, vita mea), ma lo studio della natura, però, serve a comprenderne perfettamente i meccanismi e possibilmente utilizzarli per studiare certi rimedi possibili per migliorare la vita dell'uomo. Come afferma De Fine Licht: «Le mosche sono piuttosto antigieniche e possono far ammalare esseri umani e animali, diffondendo i tanti batteri e le tutte le malattie delle quali sono portatrici», ma il fungo Entomophthora muscae potrebbe anche rivelarsi utile, per esempio utilizzando quelle stesse fragranze fungine per attrarre i maschi sani in una bella trappola per mosche. Studiare la natura significa conoscerla meglio, utilizzandola proficuamente per migliorare la nostra vita!

A domani.

Mario

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