venerdì, settembre 23, 2022

FIRENZE AMPLIA E MAGNIFICA LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA: L'OPERA DI SANTA MARIA DEL FIORE HA ACQUISTATO PALAZZO COMPAGNI, DOVE VERRANNO ESPOSTE LE TANTE OPERE GIACENTI NEI MAGAZZINI.

Firenze, Museo dell'Opera del Duomo

Oristano 23 settembre 2022

Cari amici,

Che Firenze possa fregiarsi del titolo di “Città di grande cultura” credo che nessuno possa contestarlo. La sua struttura museale più importante è “Il Museo dell'Opera del Duomo”, sito sul lato nord-est della piazza del Duomo. Esso raccoglie le grandi opere d'arte provenienti dal complesso sacro del Duomo di Firenze, Battistero e Campanile di Giotto, con un nucleo importantissimo di statuaria gotica e rinascimentale.

Il museo, fondato nel 1891 in quei luoghi trecenteschi dove Michelangelo scolpì il David, era nato per raccogliere le opere eseguite nei secoli per i monumenti della Cattedrale di Firenze; questo storico Museo dell’Opera del Duomo, col passare del tempo, però, non disponeva più dello spazio necessario ad ospitare la vasta collezione di opere, di cui buona parte costituita da opere monumentali. Il fabbricato, infatti, era lo stesso utilizzato già nel 1296 per ospitare l'Opera del Duomo, l'istituzione fondata dalla Repubblica Fiorentina, e sovrintesa dall'Arte della Lana, il cui compito era la costruzione, l'arredo e la manutenzione della cattedrale di Santa Maria del Fiore. Attiguo all'antico museo (nel XV secolo) vi era il cortile usato dal Brunelleschi come deposito di legnami per la costruzione della Cupola, un luogo certo straordinario, se pensiamo che, intorno al 1500, in quel cortile Michelangelo scolpì il celebre David.

Date gli scarsi spazi, nel 1997 l’Opera di Santa Maria del Fiore acquistò un grande fabbricato attiguo al museo. Dall’unione dei due edifici nacque l’attuale Museo dell’Opera del Duomo, che dispone di quasi 6.000 metri quadri di superficie espositiva, più che raddoppiata rispetto al passato, con 25 sale espositive su tre piani, alcune delle quali di enormi dimensioni. Il Museo dell’Opera del Duomo nel 2015 fu completamente rinnovato e ampliato, e oggi conserva una collezione unica al mondo di sculture del Medioevo e del Rinascimento fiorentino.

Una collezione incredibile: sono circa 750 le opere presenti, tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo, da Michelangelo a Donatello, da Arnolfo di Cambio a Lorenzo Ghiberti, da Andrea Pisano ad Antonio del Pollaiolo, da Luca della Robbia ad Andrea del Verrocchio. Tra le opere più celebri esposte nel Museo: La Pietà Bandini di Michelangelo, le tre monumentali Porte del Battistero tra cui la Porta del Paradiso di Lorenzo Ghiberti e alcuni dei capolavori di Donatello come i Profeti e la Maddalena. Al centro del nuovo museo la spettacolare Sala del Paradiso (36 metri x 20 x 20), dove su un lato è stato realizzato un colossale modello (in resina e polvere di marmo) in scala 1:1 dell’antica facciata del Duomo di Firenze realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1587. 

Nonostante le numerosissime opere presenti, nei magazzini di questo celebre museo sono allocate tantissime altre opere, alcune anche di grande importanza, anche se non raggiungono certo i livelli di quelle esposte al pubblico. Ebbene, tempo fa, la Direzione dell'Opera di Santa Maria del Fiore ha preso una decisione importantissima, dal punto di vista culturale: l’acquisto di Palazzo Compagni, confinante al Museo dell'Opera del Duomo, che consentirà un discreto ampliamento e quindi la messa a disposizione dei visitatori anche di quelle opere ancora conservate nei magazzini. Inoltre, i nuovi spazi porteranno a una razionalizzazione di tutti gli uffici della Fabbriceria, attualmente dislocati intorno al complesso museale.

Palazzo Compagni, interno

Quello in corso è un acquisto certamente importantissimo, considerato anche che Palazzo Compagni ha anch’esso una grande storia da raccontare. Una storia, come spiega l'Opera del Duomo, risalente al Milleduecento, quando la famiglia dei Cresci era proprietaria del complesso. Nel 1525 passò prima ai Libri e successivamente alla famiglia Alessandrini che ne resterà proprietaria fino alla metà del Settecento (1748), quando passò ai Compagni. Alla morte dell'ultimo discendente (1808) la proprietà fu ereditata dai Naldini e quindi acquistata dai Martini, che la possedevano al tempo di Federico Fantozzi. Successivamente il palazzo passò nelle mani di altri proprietari e nel 1929 venne acquisito dalla Cassa nazionale infortuni. Il palazzo appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla direzione generale delle Antichità e belle arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.

Firenze, Duomo

Amici, ora l’acquisto di questo antico e nobile palazzo permetterà all'Opera del Duomo di contestualizzare meglio l'intero complesso della Cattedrale. Alcune opere d'arte conservate dalla Diocesi di Firenze, che le metterà a disposizione, saranno esposte in una parte del nuovo complesso. Il grande museo fiorentino, che custodisce al suo interno una meravigliosa serie di capolavori del rinascimento italiano, si appresta così a diventare più grande e a esporre nei nuovi spazi le numerose opere attualmente conservate nei depositi.

Cari amici, Firenze accresce così la sua grande fama culturale, e sarà sempre più un grande punto di riferimento per l’arte, la cultura e il sapere della nostra grande Italia. Tutto il mondo apprezzerà questo sforzo!

A domani.

Mario

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