sabato, gennaio 23, 2021

I SEGRETI DEL “CONNECTED CUSTOMER”. COME LE AZIENDE CERCANO, CON LA CONNESSIONE DIRETTA, LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI.


Oristano 23 gennaio 2021

Cari amici,

Il necessario feeling tra chi produce e chi consuma, iniziato certamente innumerevoli anni fa con lo scambio delle merci e del lavoro col baratto, è sempre esistito, anche se le tecniche sono state molto diverse col passare del tempo. Il Feeling tra produttore e consumatore è andato man mano affinandosi, attraverso le nuove tecniche di vendita che, man mano, la tecnologia andava creando; nuovi strumenti che erano in grado di evidenziare da un lato la bontà e la qualità del prodotto e dall’altra la capacità di ‘saggiare’ il gradimento riscontrato nel consumatore, attraverso l’analisi del feedback. Fino a non molto tempo fa, questo riscontro tra venditore e consumatore avveniva nel modo classico, ovvero con lo scambio informativo ‘di persona’ (il termine oggi in uso direbbe “Offline”), mentre oggi non è più così.

Le interlocuzioni attuali, tra chi vende e chi compra, avvengono infatti sempre più spesso “Online”, ovvero via web, tanto da poter affermare, per la prima volta in assoluto, che le interazioni online tra consumatore e azienda hanno superato quelle offline! La ha messo in evidenza Salesforce, nella quarta edizione del suo report “State of Connected Customer”, che ha sentenziato che se nel 2019 le interazioni offline rappresentavano la maggioranza (il 59% del totale), nel 2020 la percentuale è scesa al 42% contro il 58% delle interazioni online.

Questo aumento delle interazioni Online evidenzia la nuova realtà: l’utilizzo dei canali di vendita online è in costante aumento rispetto ai punti vendita fisici, che perdono sempre più affari e clienti, complice anche la pandemia in atto. Per questo, le aziende che erano già ben strutturate per la vendita online si sono trovate in una posizione di vantaggio rispetto a quelle che, invece, hanno dovuto correre ai ripari in fretta. Ed è così che i canali digitali di proposizione e vendita sono diventati qualcosa di più che un’alternativa al canale classico del negozio fisico. Sempre secondo il report di Salesforce, che ha coinvolto 1.500 tra consumatori e buyer aziendali, la spesa globale online è cresciuta del 71% nel secondo trimestre e del 55% nel terzo trimestre del 2020.

Il problema della ‘transizione’ dal negozio fisico a quello digitale, però, nella realtà risulta essere più complesso di quanto potrebbe apparire. Si, perché non basta avere un sito di e-Commerce, così come non è sufficiente avere attivato i canali digitali di vendita, (sia di eCommerce che di Social ECommerce), affiliate marketing e aver usato tutte le tecniche di marketing digitale esistenti; dal report di Salesforce, infatti, si evince un altro dato interessante, che mette in luce ‘carenze’ pericolose, tali da abbassare notevolmente la fiducia nel consumatore. Salesforce segnala, infatti, un valore complessivo di 700 milioni di dollari di regali che hanno corso il rischio di arrivare in ritardo per le festività e, addirittura, tra i 15 e i 60 miliardi di dollari di costi extra per le aziende, ovvero i maggiori esborsi correlati ad una logistica spesso non al passo coi tempi.

Oggi, amici, il consumatore non appartiene più a quel “parco buoi” di una volta che si accontentava punto e basta. Vendere bene ‘online’ oggi, ovvero con pieno gradimento dei consumatori, significa essere in grado di mantenere le promesse fatte lungo tutta la filiera di vendita e distribuzione. Sempre secondo il report Salesforce, il consumatore desidera un rapporto empatico con il brand e lo cerca anche in elementi complementari al prodotto. La cura nel rapporto con il cliente, la capacità di conoscere in anticipo i suoi desideri e la dimostrazione effettiva di un impegno in termini di sostenibilità ambientale e sociale sono solo alcuni dei valori che influiscono nella realizzazione di un’empatia e, dunque, di una fidelizzazione. È questo un percorso preciso, che non tollera buchi o défaillance, in quanto una buona strategia di marketing e di vendita online si realizza sfruttando i servizi giusti, applicando processi moderni di digital marketing e utilizzando le piattaforme applicative giuste.

Andrea Buffoni, Regional Vice President di Salesforce Marketing Cloud, ha dichiarato: “Le aziende, indipendentemente dai prodotti che vendono o dai servizi che forniscono, stanno operando in uno scenario che non avrebbero potuto immaginare all’inizio di quest’anno; il drastico passaggio ai canali digitali non è l’unica sfida che le aziende devono affrontare, è necessario per loro anche ascoltare e rispondere alle richieste dei clienti con empatia e comprensione, con prodotti e servizi innovativi e ripensando in modo fondamentale il loro ruolo nella società. Connettere i clienti a vari touchpoint (sono i punti di contatto tra il cliente e l'azienda) – digitali o meno – per ottenere una comprensione olistica è il primo passo del percorso da intraprendere per portare le aziende a una maggiore resilienza e a una crescita significativa”.

Cari amici, per le aziende, dunque, la fiducia del consumatore è sempre la cosa più importante. Gli eventi negativi creati dalla pandemia del COVID-19 hanno ulteriormente stravolto i rapporti tra clienti e brand. In un periodo in cui regnano incertezza e confusione, le aziende hanno l’opportunità di rafforzare e ricostruire la fiducia con clienti nuovi e vecchi allo stesso modo. In Italia il 92% dei consumatori afferma che il comportamento di un’azienda durante una crisi dimostra in modo chiaro e certo la sua affidabilità.

A domani.

Mario

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