Oristano 31 gennaio 2021
Cari amici,
Oggi è 31 gennaio, primo mese del 2021 carico anch'esso ancora di pandemia ereditata dal 2020. Una peste che stenta ad allontanarsi e che ci condizionerà ancora per parecchio tempo! Con l’ultimo DPCM del 14 gennaio,
piscine e palestre, nonostante le mezze promesse, restano purtroppo ancora chiuse. La firma del
Decreto da parte del Premier Giuseppe Conte, ha messo K.o. i gestori, annullando
le speranze e portando l’intero settore alla catastrofe. Lo sconforto dei responsabili
di queste strutture, che dovranno rimanere ulteriormente ferme fino a marzo è
grande: "Il problema non siamo noi - dicono in coro - siamo chiusi
da ottobre ma i contagi sono comunque aumentati; se non vogliono farci riaprire
ci diano almeno aiuti immediati".
Si sono dunque infrante,
le speranze di chi, dopo lunghi mesi di blocco, pensava di poter riaprire. Una
nuova doccia fredda è cascata sulle spalle di quanti, dopo essersi accollati i
costi dei protocolli di sicurezza, dai dispenser con il gel all’igienizzazione
degli impianti e alla posa dei divisori in plexiglass, erano tornati a
respirare per una breve parentesi estiva. Ora invece, per una nuova boccata
d’ossigeno, bisognerà aspettare ancora, almeno fino al 5 marzo. "Tanto,
troppo, per un settore già in difficoltà" dicono i gestori.
E anche per chi resiste,
per chi ha deciso di non gettare la spugna, riaprire non sarà facile, soprattutto
a pieno organico. I pochi ristori che si sono visti finora sono una goccia in
un mare, visti i costi fissi da sopportare da parte delle aziende. C’è poi,
dicono, tutta una serie di burocrazie interminabili per accedere a fondi
irrisori che servono a coprire i costi di appena mezzo mese. “Abbiamo
cercato soluzioni, provato a fare lezioni online ma con scarsi risultati,
perché ai ragazzi piace venire in palestra, parlare, relazionarsi”. A livello
di pandemia, poi, appare evidente che le palestre non sono il vero problema: seppure
risultino chiuse da ottobre, i contagi non sono proprio diminuiti, anzi sono
andati in crescendo. Perché, allora, dare le colpe maggiori alle palestre?
Eppure, in mezzo alle
tante tristi problematiche, appare all’orizzonte una possibile via d’uscita: c’è
chi dice di aver trovato la giusta soluzione per allenarsi nei centri al chiuso
in tempo di Covid. Si, amici in Francia risulta che abbiano ideato e poi
realizzato un nuovo strumento, appositamente studiato per chi va in palestra:
una speciale mascherina, un vero dispositivo sanitario, destinato agli sportivi
che si allenano nei centri al chiuso ma in totale sicurezza. Questo dispositivo
favorirebbe dunque la riapertura in sicurezza delle palestre d’Oltralpe. È stato
il Ministro francese della Salute Maracineanu ad annunciare questa importate
novità. Il Ministro della Salute,
nel comunicare la notizia, ha così commentato: “Ora si attende solamente
la certificazione necessaria e poi la mascherina sportiva sarà pronta per
essere lanciata sul mercato”. Che possa essere, quella adottata anche
dal Governo francese, anche una “soluzione” per la nostra Italia e poter così riaprire
in sicurezza i nostri centri sportivi indoor? Lo speriamo!
A capo di questo interessante
progetto, portato avanti dai cugini francesi, c’è il colosso dello sport
francese Decathlon; è questa l’azienda che sta realizzando la speciale mascherina
per potersi allenare al chiuso e allo stesso tempo limitare il rischio
contagio. Questo dispositivo medico, ora in corso di certificazione, a quanto sembra
rappresenterà una protezione efficace dal punto di vista sanitario, e allo stesso
tempo sarà abbastanza sottile da lasciar respirare chi la porta senza creare
inutili affanni.
Per ora la triste realtà
è che tutto è fermo; dopo mesi di chiusura, dopo i ripetuti tentativi anche di
utilizzare per l’attività svolta nelle palestre la “pratica guidata a distanza”,
ovvero svolta in casa con gli attrezzi e la guida di un istruttore on line, il
settore è agli sgoccioli: o si trova la soluzione o si muore. Il problema non è
certo da sottovalutare, in quanto privare le persone dall’andare in palestra
significa anche creare le condizioni per avere, domani, sicuri aggravamenti
sulla salute, con costi certamente ben più alti in futuro per il Servizio Sanitario
Nazionale.
Cari amici, saranno
capaci i francesi di lanciare velocemente sul mercato queste mascherine di
nuovo tipo? Staremo proprio a vedere, anche se ce lo auguriamo di tutto cuore…
Grazie cari lettori, a domani.
Mario
La palestra...allunga la vita... |
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