martedì, gennaio 19, 2021

PER IL NOSTRO ORGANISMO BERE ACQUA È INDISPENSABILE, MA L’IMPOSIZIONE DI BERNE 8 BICCHIERI AL GIORNO È UN MITO DA SFATARE!


Oristano 19 gennaio 2021

Cari amici,

Bere acqua è indispensabile. È la scienza per prima a dirlo, oltre che ovviamente il buon senso, che non ci sono dubbi sul fatto che bere acqua è necessario e fa bene. L’acqua è la bevanda più naturale in assoluto, fisiologica e priva di calorie, senza dimenticare, tra l’altro, che anche il nostro organismo è composto principalmente da acqua. Bere acqua, dunque è un nostro bisogno giornaliero, necessario per ripristinare la giusta quantità di liquidi, ma da qui a stabilire, in forma anche imperativa, che bisogna assumere circa otto bicchieri di acqua al dì, appare come minimo esagerato! Vediamo allora di comprendere in modo chiaro in che modo il nostro organismo può soddisfare al meglio e nella maniera corretta questo fabbisogno.

A sollecitare in tutti noi un consumo sempre più crescente di questa bevanda naturale è stato in particolare il marketing delle società di acqua in bottiglia, dichiarata migliore e più salutare di quella di rubinetto. Marketing che ha spesso questo millantato virtù inesistenti, solo per poter lucrare sul costo decisamente ben più alto di queste acque, rispetto a quelle fornite dalle reti idriche. Furbizia di marketing che sappiamo che paga, visto che gli affari risultano in costante crescita, con aumenti di circa il 10% all'anno. Si stima, pensate, che entro il 2025 il mercato globale mondiale varrà 215 miliardi di dollari. Eppure le numerose analisi effettuate hanno ampiamente dimostrato che la gran parte delle acque in bottiglia, qualitativamente parlando, risulta molto simile e a volte addirittura inferiore all'acqua di rubinetto, oltre al fatto, ugualmente importante tra l’altro, che l'acqua in bottiglia ha costi ambientali spesso devastanti, senza produrre nemmeno i reclamizzati benefici per la salute.

Ma torniamo alla famosa, suggerita regola del bere 8 bicchieri di acqua al giorno. Innanzitutto, da dove è spuntata questa presunta regoletta? A suggerire questa rigorosa prescrizione fu, nel lontano 1945, la Food and Nutrition Board, un’organizzazione Usa per la sicurezza nell’ambito della nutrizione. Si tratta, dunque, di un’antica, particolare credenza, mai scientificamente dimostrata, ma che è perdurata nel tempo e che a quanto pare stenta a morire. Eppure con le tecnologie di oggi sarebbe stato abbastanza semplice dimostrare la veridicità o l’assurdità di questa credenza! Sarebbe ora, dunque, d porre  fine a questa leggenda metropolitana una volta per tutte. Uno dei primi a contestare questa affermazione fu il medico Aaron E. Caroll, un pediatra statunitense dell’Indiana University. Il dottor Aaron, pur riconoscendo l’ovvio valore per il nostro organismo dell’acqua, ha ribadito con forza che “Chi non riesce a raggiungere questa soglia non rischia né la disidratazione, né tantomeno rischia di finire con la pelle secca e rugosa”!

L’esperto pediatra Aaron E. Caroll, ha ricordato, in primis, che le necessità dell’organismo di assumere acqua non sono soddisfatte solo dai bicchieri d’acqua bevuti, in quanto la maggior parte di liquidi necessari è contenuta nel cibo che mangiamo. Lo conferma senza esitazioni la moderna scienza dell’alimentazione: “Grandi quantità di liquidi sono presenti in frutta e verdura, per cui se ne consumiamo a sufficienza, facciamo già una buona scorta di acqua”. Insomma, amici, la morale che se ne ricava è che bere fa certamente bene alla salute, ma non dobbiamo bere troppo né, soprattutto, bere a comando.

Un altro studio sul tema è stato condotto dai ricercatori della Monash University, una delle più prestigiose università australiane, che ha rivelato per prima il meccanismo che è in grado di regolare il consumo dei fluidi nel corpo umano. Nello studio si parla di una sorta di “valvola” che impedisce di bere troppo. Viene in aiuto di questa tesi anche lo studio pubblicato online su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), la prestigiosa rivista americana che ha sfatato il mito dei famosi otto bicchieri d’acqua al giorno per stare bene. In sostanza lo  studio ha ribadito che “Se facciamo quello che ci chiede il nostro corpo, quello di bere, probabilmente facciamo bene, ma facciamo attenzione: il consiglio è quello di bere in base alla richiesta postaci dal nostro corpo (con la sete), anziché utilizzare schemi teorici elaborati”; ce lo ribadisce Michael Farrell, uno dei ricercatori della Monash University.

Cari amici, bere è certamente importante, ma lo è anche farlo nella giusta quantità, relativamente alle esigenze manifestate dal proprio organismo. In realtà non è solo il ricercatore Michael Farrell a pensarla così. C’è per esempio anche la dottoressa Margaret McCartney che sul British Medical Journal ha acceso un forte dibattito, mettendo in discussione la raccomandazione del Servizio sanitario britannico di assumere otto bicchieri di acqua al dì. La McCartney è stata chiara: “Non c’è alcuna evidenza scientifica che certifichi la pratica di bere otto bicchieri d’acqua al giorno. In più c’è da ricordare che bere in eccesso rischia di abbassare i livelli di sodio”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Società americana di nefrologia, che ricorda in particolare l’importanza di mantenere in equilibrio la quota di acqua presente nell’organismo, utilizzando l’acqua presente in verdure, ortaggi, minestroni, brodi vegetali, frutta ecc., che non devono mai mancare nell’alimentazione quotidiana.

Cari amici, il problema credo che sia più semplice che complicato. Personalmente concordo sulla teoria che bisogna bere cercando di conciliare “entrate e uscite”. Se siamo d’estate, col caldo e il solleone, la perdita d’acqua causata dalla maggiore sudorazione va compensata bevendo certamente di più, per poter riequilibrare quanto andato perduto; così come, dopo aver svolto attività sportiva, che ha causato una maggiore sudorazione, è necessario reintegrare i liquidi andati perduti. L’imperativo è dunque compensare le perdite! In queste condizioni, allora, usiamo l'intelligenza! Il consiglio giusto è quello, in primis, di assecondare lo stimolo della sete, ma anche, da persone razionali, ridare al fisico sempre il ristoro di cui necessita, ripristinando i liquidi perduti.

A domani.

Mario

 

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