giovedì, maggio 28, 2020

ARTE E BUROCRAZIA. A CABRAS STOP DEL COMUNE ALLO STREET ARTIST BELLUNESE ERICAILCANE, REALIZZATORE DI UN INTERESSANTE MURALE.


Oristano 28 maggio 2020

Cari amici,

Giorni fa su una parete di un fabbricato di Cabras, posto tra la via Garibaldi e la via Mazzini, i cabraresi si trovarono di fronte, seppure realizzato solo in parte, un murale rappresentante un gatto che remava sopra un “fassoni”, la tipica imbarcazione di erba palustre in uso nello stagno, realizzato dal famoso street artist Ericailcane
In tanto lo hanno osservato, e, come sempre accade, c'è stato chi ha apprezzato l’opera, comprendendone il senso, e chi si è limitato a dire un semplice, positivo «Bellissimo». La cosa che è apparsa strana, invece, e che già fa molto discutere, è il blocco posto all’artista dagli uffici comunali, in quanto la realizzazione dell’opera risulterebbe mancante della necessaria autorizzazione municipale.
L’artista (Ericailcane è lo pseudonimo di Leonardo, il famoso street artist di Belluno che realizza ed espone graffiti in tutto il mondo), è rimasto sconcertato dal blocco intimatogli dai vigili urbani, e alquanto meravigliato e disspiaciuto, si è sfogato dicendo: «Ad un certo punto mi hanno raggiunto i vigili invitandomi ad interrompere l'opera in quanto non autorizzata, significandomi anche che stavano segnalando la vicenda alla Procura della Repubblica e consigliandomi di procurarmi un legale. Non ho mai vissuto una vicenda simile».
L’artista bellunese, inutile negarlo, non ha gradito affatto lo stop alla realizzazione dell’opera in corso e ha mostrato tutto il suo disappunto attaccando al muro dove stava completando il murale un cartello con una scritta: “Ci è stato impedito di terminare questo dipinto, regalo che avremmo voluto fare a Cabras e ai suoi abitanti. La causa è la solerzia eccessiva della polizia municipale e la negligenza delle istituzioni comunali. Se volete che questo tipo di iniziative proliferino c’è bisogno del sostegno di tutte/i. Grazie”.
A commissionare il murale all'artista bellunese era stato Angelo Spanu, il proprietario della parete affrescata; «Avevo chiesto l'autorizzazione al Comune tempo fa ma non ho avuto mai una risposta – ha commentato - ho sbagliato, ma la vicenda si poteva chiudere bonariamente, anche con una sanzione». Le numerose lamentele hanno presto raggiunto il Sindaco, Andrea Abis, che ha cercato di smorzare le polemiche.
“L’opera è stata messa in cantiere prima dell’autorizzazione”, è stato il suo commento, “e proprio per questo è stata sospesa. Ora il Comune è a lavoro per trovare una strada che ne consenta la sanatoria e il completamento”. Poi per maggior chiarimento ha aggiunto: “La nostra Amministrazione è stata sempre favorevole alla presenza di opere artistiche nel territorio di Cabras, come dimostra il regolamento proposto e adottato in Consiglio comunale il 26 luglio 2019”. Poi ancora: “Il regolamento, fino ad allora assente, è nato per rispondere a diverse finalità, quali la disciplina delle opere pittoriche, il recupero di zone degradate, il contrasto del vandalismo mediante spazi dedicati alla espressione dei giovani e soprattutto la creazione mediante l’arte di un senso civico di appartenenza alla Comunità cabrarese”.
Amici, in punta di regolamento la formalità burocratica messa in atto non fa una grinza, ma siamo sicuri che tutte le regole non possano mai avere un’eccezione? Io sono sempre stato convinto che ogni norma, ogni regolamento, vada interpretato sempre caso per caso, trovando in ogni modo possibile la giusta soluzione al problema eventualmente nato. Nel caso in parola c’è un particolare che non deve sfuggire: Le grandi capacità artistiche dell’autore, un personaggio noto in tutto il mondo, che voleva donare l’opera alla città lagunare, oltre al ritardo nella comunicazione di accoglimento dell'opera o meno. Ecco, in casi particolari come questo, seppure nel rispetto generale della normativa, poteva essere concordata, con le dovute maniere, una soluzione meno drastica.

Certo, oggi il Sindaco Abis rassicura i suoi concittadini: “Stiamo lavorando per una sanatoria che consenta il completamento”, ma non sarebbe stato preferibile un precedente intervento più morbido, senza fare fuoco e fiamme, evitando anche la denuncia alla Procura della Repubblica?
Cari amici, anche la popolazione di Cabras ha manifestato non poco malcontento. “Una volta a Cabras c’erano tanti murales - scrive un certo Gianni Pigram su FB - mi ricordo in particolare quello in piazza del parcheggio. C’è ancora? Oggi Cabras vive il suo periodo più buio, purtroppo! Ovviamente il problema principale è la chiusura mentale... do tutto il mio sostegno”. 
Cari amici, sono in tanti oramai a sostenere che “la burocrazia uccide”. Anche in questo caso l’omaggio dell’artista bellunese fatto alla città lagunare, da una favola a lieto fine si è trasformata in un incubo. Insomma i gatti, questa volta neri, alla guida dei fassonis rischiano di annegare nel mare magnum della burocrazia…
A domani.
Mario
Giunta Abis, 2018

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