Oristano 10 maggio 2020
Cari amici,
Sicuramente sono molti di
più quelli che lo sconsigliano, accusandolo di essere un male assoluto e che bisognerebbe
eliminarlo. Non si tratta certo di un prodotto “mostro”, ma dello ZUCCHERO, croce
e delizia di piccoli e grandi. Negli ultimi tempi la pericolosità dello
zucchero, in particolare quello bianco, il comune saccarosio, è imputato di
danni gravissimi al nostro organismo: capace di creare lesioni ai centri
nervosi, di provocare invecchiamento precoce, di distruggere le vitamine del
gruppo B e molto altro, tanto che viene ormai definito “veleno bianco”.
La cattiva fama che aleggia intorno allo
zucchero ha contagiato un po’ tutti: medici, dietologi e
nutrizionisti, tutti concordi sugli effetti negativi che questa sostanza crea nell’organismo.
Eppure, nonostante questa cattiva fama, lo zucchero, presente in molti prodotti
naturali, risulta essere fondamentale per il nostro organismo, in quanto è fonte
di vita, come l’acqua e il cibo. Forse i problemi sono sorti quando l’uomo, anziché
consumarlo come lo trovava in natura, ha iniziato ad estrarlo dai frutti dove
era contenuto, sottoponendolo a raffinazione e trattandolo con sostanze estranee
che ne hanno impoverito la qualità.
Il problema, come molti
altri legati all’alimentazione, nasce sicuramente dal cattivo di uso che di un
alimento si fa, ovvero dalla qualità e dalla quantità consumata. Usi scorretti ed abusi hanno
demonizzato lo zucchero, fino ad attribuirgli colpe come obesità e diabete, e additandolo
anche come causa di malattie come il cancro. Sul fronte del cancro, infatti, la motivazione
deriva dal fatto che lo zucchero rappresenta il “carburante” delle cellule
tumorali, quindi fornirebbe loro il nutrimento necessario a crescere e
prosperare. Evitando del tutto i dolci e bevendo il caffè amaro sarebbe quindi
possibile frenare la proliferazione cellulare alla base del tumore, o almeno
non incoraggiarla.
Ovviamente, come d’uso in
questi casi, la lotta tra favorevoli e contrari risulta essere aspra e continua!
Per esempio, alla forte dichiarazione sulla contrarietà allo zucchero fatta dal
professor Franco Berrino, medico ed epidemiologo, che ha lanciato la
crociata “Facciamo scomparire questo zucchero”, si sono opposti i tanti
favorevoli che hanno risposto anche in modo abbastanza infuocato. Fra i favorevoli più
accreditati il Professor Giorgio Calabrese, noto medico specializzato in
Scienza dell'Alimentazione, Docente di Nutrizione Umana e consulente del Ministero
della Salute.
Il professor Calabrese, contestando
senza mezzi termini quanto affermato dal professor Berrino, che sosteneva che “lo
zucchero, più che sostituito, andrebbe tolto dalla dieta, perché dobbiamo
abituarci a gusti meno dolci”, ha risposto con un messaggio altrettanto deciso:
“Lo zucchero non fa male. Fermiamo gli estremismi, ci vogliono più equilibrio e
conoscenza scientifica”.
Poi ha continuato: “Io
sono assolutamente contrario alla dichiarazione di togliere lo zucchero dalla
dieta. È un’idea che non ha basi scientifiche. Il concetto di fondo, che non
dobbiamo mai perdere di vista, è questo: lo zucchero serve per dare energia a pronta
presa sia ai muscoli, cuore compreso, sia al cervello, che a tutte le cellule
del nostro organismo. Lo zucchero serve per poter continuare a vivere in ogni
istante al massimo della propria energia. Quindi dire che lo zucchero va tolto
dalla dieta è una cosa antiscientifica. Noi abbiamo bisogno dello zucchero e
del fruttosio, altrimenti si ha una caduta di energia costante e i primi due
organi a risentirne sono proprio il cuore e il cervello”.
Il professor Calabrese, in
quanto medico nutrizionista, ha chiarito che in una dieta normale servono il 60
per cento di carboidrati, di cui il 10 per cento devono essere zuccheri
semplici. Il che vuol dire mangiare in un giorno 25 grammi di zucchero come
minimo, che corrispondono a tre cucchiaini di zucchero: nel caffè, nel
cappuccino o nel latte, più due frutti al giorno. Insomma, come per tutti gli altri eccessi alimentari, troppo zucchero fa male alla linea ed alla salute, ma ciò
non significa doverlo eliminare: è sufficiente moderarne il consumo; ovviamente utilizzando quello che ci soddisfa maggiormente, in questo modo, utilizzandone la quantità minima.
Ovviamente possiamo
scegliere fra i vari tipi di zucchero in commercio, che sono tanti: dallo zucchero
bianco a quello di canna, dal fruttosio al miele, dallo sciroppo d’acero a
quello contenuto nella frutta come le banane. Senza scordare gli edulcoranti così
detti “ipocalorici”, che sono ingredienti con un potere dolcificante molto
superiore allo zucchero. L’aspartame, la saccarina, la stevia e il sucralosio,
ad esempio, hanno un potere dolcificante da 150 a 600 volte superiore al
saccarosio. Il contenuto di calorie
varia da zero a 4 kcal per grammo. L’aspartame è un dolcificante artificiale
prodotto in laboratorio. Ancora oggi viene considerato dall’opinione pubblica
un edulcorante pericoloso, anche se non è mai stata dimostrata la sua
pericolosità.
Cari amici, lo zucchero,
dunque, ingrediente fondamentale per il nostro organismo, del quale il nostro
corpo non può proprio fare a meno! Diamo retta allora al professor Calabrese, che afferma che nell’alimentazione, come in tante altre cose, la salute si
ottiene solo consumando tutti gli alimenti nella giusta misura. Meditate,
gente, meditate!
A domani.
Mario
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