Oristano 7 maggio 2020
Cari amici,
La Rosa canina (L., 1753.
Il suo nome botanico è Rosa lutetiana) è una specie di rosa spontanea,
appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Molto comune, cresce spontanea in
tutta Europa, sia in pianura che in collina e in montagna (anche fino a
1500-1900 metri di altitudine) e in Italia, Sardegna compresa, la troviamo con
frequenza nelle siepi dei sentieri, abbarbicata ad altra vegetazione. È chiamata
anche rosa di macchia oppure rosa selvatica. Questa pianta, che può raggiungere
anche i 3 metri di altezza, presenta ramoscelli legnosi cosparsi da piccole
spine rosse. I fiori sono molto semplici e hanno cinque petali, di colore rosa
pallido su base bianca, poco profumati, che fioriscono a maggio-giugno.
Dopo la fioritura la
pianta matura delle bacche di colore rosso arancio acceso, di forma ovoidale;
sono il falso frutto della pianta (cinorrodi), in quanto il vero frutto
(acheni) sono i semini gialli ricoperti di fitta e sottile peluria in esso
contenuti.
Queste bacche maturano a fine autunno, inizio inverno. È questo il periodo migliore per cogliere questi frutti, in quanto è più facile staccarli dal cespuglio. Una volta raccolte le bacche queste vanno incise, eliminando i semi e i peluzzi, e lasciate asciugare all’aria aperta; si conservano poi in recipienti di vetro e si utilizzano durante tutto l’anno.
Queste bacche maturano a fine autunno, inizio inverno. È questo il periodo migliore per cogliere questi frutti, in quanto è più facile staccarli dal cespuglio. Una volta raccolte le bacche queste vanno incise, eliminando i semi e i peluzzi, e lasciate asciugare all’aria aperta; si conservano poi in recipienti di vetro e si utilizzano durante tutto l’anno.
Questa pianta era già conosciuta
e apprezzata dagli Antichi Romani; deve il suo nome, infatti a Plinio il
Vecchio che curò dai sintomi della rabbia un soldato della legione romana morso
da un cane infetto, facendogli bere un decotto ricavato dalle radici di questa
pianta. Plinio il Vecchio, dopo aver utilizzato la rosa canina per altri scopi
terapeutici, raccolse in un trattato tutti i suoi utilizzi. Della Rosa Canina
erano apprezzate, già allora, le sue proprietà terapeutiche come rinvigorente
del sistema immunitario, soprattutto contro infezioni come il raffreddore.
Durante il Medio Evo i
diversi erbari medici descrivevano con dovizia di particolari i vari rimedi che
potevano essere ricavati dalla rosa canina; erano per lo più tisane e sciroppi
per curare le affezioni delle vie respiratorie, ma anche marmellate e salse
utilizzate per preparare i dolci tipici di quel periodo storico. Durante la
Seconda Guerra mondiale, in Inghilterra, la rosa canina venne utilizzata
massivamente, per la preparazione di uno sciroppo da somministrare ai bambini
come integratore di vitamina C, al posto delle arance. Anche ai giorni nostri
si fa largo uso di tisane e infusi a base di rosa canina.
La rosa canina infatti è
ricchissima di vitamina C, tanto che 100 grammi di queste bacche hanno lo
stesso contenuto di vitamina C che può avere un chilo di arance! Altre vitamine
in essa contenute sono le vitamine A, E, K e alcune del gruppo B. Contiene
inoltre, acido folico, flavonoidi, tannini, carotenoidi (tra cui licopene e
beta-carotene) e acidi grassi (tra cui acido oleico, palmitico, oleanolico,
stearico e linoleico). La rosa canina è ricca anche come contenuto di sali
minerali, in particolare ferro, zinco, rame, calcio, manganese, boro, sodio,
fosforo, potassio e magnesio. Le bacche di rosa canina sono ricche di acqua
(75%) e fibre (24%), proteine (7,2%), pectina (5,1%).
Quanto alle proprietà ed
ai benefici che oggi vengono riconosciuti ai frutti di questa pianta, la
rosa canina vanta proprietà antinfiammatorie, soprattutto in caso di
problematiche a livello del sistema respiratorio, come tosse e raffreddore, ma
anche faringiti e tonsilliti. Aiuta anche in presenza di asma e contro forme
allergiche, sia in modo preventivo sia curativo. La rosa canina agisce come
disinfiammante delle mucose nasali e delle prime vie aeree, come pure degli
occhi, in caso di congiuntivite.
La rosa canina, poi,
agisce sul buon funzionamento del sistema immunitario, rafforzandolo e
stimolandolo, sia nel prevenire eventuali malanni stagionali sia in fase di
guarigione nel ristabilire la salute, evitando le ricadute. Inoltre, la rosa
canina ha un effetto tonico e stimolante, contro lo stress psico-fisico
nell’affrontare periodi particolarmente faticosi, risollevando in caso di
stanchezza fisica e affaticamento mentale. Oltre a svolgere un’azione
depurativa, stimolando la diuresi e grazie all’eliminazione di tossine e acido
urico, senza però affaticare i reni. L’azione antinfiammatoria della rosa
canina si ritrova anche a livello dell’intestino, in caso di diarrea, grazie
alle sue proprietà astringenti e antibiotiche, date dalla presenza di tannini. Inoltre,
il suo contenuto in pectina regolarizza il transito intestinale, mantenendo
l’equilibrio della flora batterica.
A livello della
circolazione sanguigna, poi, la sinergia tra vitamina C e flavonoidi, favorisce
l’assorbimento di minerali come calcio e ferro, oltre che contribuire alla
produzione di emoglobina. La rosa canina ha anche proprietà antiossidanti, che
agiscono in particolare sul sistema circolatorio, proteggendolo e migliorando
la circolazione e i tessuti, combattendo i radicali liberi e prevenendo
l’invecchiamento cellulare. La vitamina C stimola anche la produzione di
collagene. La rosa canina, infatti, fa bene anche alla pelle, mantenendola
giovane, e si trova nella composizione di vari prodotti di cosmesi a base
naturale.
Che dire amici, io e gli altri amici con cui capita di uscire per fare una passeggiata in campagna, spesso la vediamo nei sentieri, ne ammiriamo il
suo bel colore rosso arancio, ma non pensiamo quasi mai che all’interno dei quei
fruttini rossi c’è tanto benessere! Indubbiamente con i tempi di oggi, non è
pensabile coglierli per preparare tisane e quant’altro in casa, in quanto basta
andare in erboristeria e acquistare il prodotto già pronto, selezionato e nella
dose giusta. Perché, in realtà, senza conoscere bene le piante e i dosaggi dei suoi componenti, farlo
da incompetenti è pericoloso. Mai usare il fai date! Le nostre nonne sì che erano
esperte, ma noi no!
La rosa canina, dunque, come molte altre presenti nella nostra Sardegna è una
grande pianta benefica, che fornisce uno straordinario prodotto, sano e
naturale!
A domani.
Mario
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