giovedì, luglio 21, 2016

MUFFE, UN SERIO PERICOLO PER LA NOSTRA SALUTE. MEGLIO ELIMINARLE IN MODO NATURALE, SENZA L’USO DI SOSTANZE CHIMICHE.



Oristano 21 Luglio 2016
Cari amici,
Credo che, a pensarci bene, di muffe in casa ne abbiamo un po’ tutti: volenti o nolenti. Pur sufficientemente coibentata, la nostra casa, sia per l’escursione termica tra le pareti interne e quelle esterne che per l’umidità creata dai bagni e dalle cucine, in qualche modo, senza volerlo, ci ritroviamo questo “nemico” in casa. A parte l’estetica (una parete ricoperta di muffa certamente non è piacevole da vedere), considerata la sua composizione, il pericolo che ci ritroviamo è reale. La muffa, infatti, è composta da microorganismi come batteri e spore, che si disperdono continuamente nell’aria che respiriamo, esponendoci a potenziali danni per la nostra salute. Proprio per questo la sua presenza dovrebbe subito allertarci, invitandoci a trovare una rapida soluzione per eliminarla.
Oggi ci sono sul mercato una miriade di prodotti chimici che, però, se da un lato consentono di risolvere il problema, a loro volta rilasciano nel nostro ambiente sostanze che, forse, sarebbe meglio evitare. Ecco, allora che sarebbe più opportuno tornare ai rimedi del passato, quelli che potremmo definire “della nonna”, semplici ma ancora sicuramente efficaci. Vediamo insieme come.
Prima che il problema diventi esteso, quindi al primo apparire di quelle piccole macchie scure sulle pareti di casa, è bene intervenire prontamente per eliminarle, evitando che la muffa si estenda a ‘macchia d’olio’. Le muffe infatti contengono degli allergeni, cioè delle sostanze in grado di scatenare delle reazioni nel nostro sistema immunitario. La muffa, non appena si installa in casa nostra avendo trovato le condizioni ideali, si diffonde velocemente con la produzione di spore (capaci di resistere anche in condizioni difficili), in grado di colonizzare muri, tessuti, legno e così via. Negli ambienti domestici le muffe più diffuse sono l'Alternaria (frequente in bagno e in cucina dove ci sono i getti d'acqua della doccia e del lavandino), l'Aspergillus, il Cladosporium (su tessuti e legno) e il Penicillium.
"Le spore fungine sono presenti nell'aria – spiega Federico Sampaoli, esperto di Casa Clima – basti pensare che in un metro cubo d'aria ci sono da 10 a oltre 100 spore. In casa diventano un problema igienico sanitario quando l'ambiente in cui volano offre le condizioni ottimali per trasformarle in muffe". Se poi la parete rimane al di sotto di un certo valore limite per un po' di tempo, inizia la formazione di muffe. Ad esempio, l'umidità dell'aria interna con valori superiori all'80% a contatto con la parete per alcuni giorni porta alla formazione di muffe", conclude Sampaoli.
Fattori favorevoli per la formazione di queste pericolose sostanze sono appunto il clima e i difetti di costruzione dell’edificio; tutti fattori importanti, anche se il corretto comportamento di chi abita la casa è altrettanto decisivo per trovare la giusta soluzione al problema. In effetti la logica è “prima si interviene, meglio è”, anche se all'inizio il problema viene sottovalutato da tanti, senza porvi subito rimedio, senza pensare che ci teniamo in casa un elemento potenzialmente pericoloso per la nostra salute. “Prevenire è meglio che curare”, dice un saggio proverbio, e tutti noi, per evitare il formarsi della muffa, dovremo seguire un piccolo “decalogo” di consigli, che agevolerebbero la prevenzione. Vediamone alcuni.
Innanzitutto dovremmo creare in casa, sempre, un adeguato ricambio d'aria. In inverno, quando l'aria esterna è più fredda e umida di quella interna, l'aerazione dei locali deve essere breve, quindi aprire porte e finestre per cinque minuti al mattino prima di uscire di casa; in estate, invece, i locali vanno lasciati aperti a lungo, permettendo ai raggi solari di entrare, magari spostando pure le tende dalle finestre. Anche l’arredamento dovrebbe seguire determinati criteri: i mobili dovrebbero essere posizionati a una decina di centimetri dai muri, così che non si creino habitat favorevoli alle muffe.
Nei locali con l’uso frequente di acqua corrente calda e fredda, come in bagno e in cucina, la finestra va aperta dopo ogni doccia (in cucina dopo aver cucinato, soprattutto a vapore) e richiusa quando è uscita la gran parte del vapore. Altro accorgimento importante è quello di non stendere il bucato tra le pareti domestiche, per evitare l'accumulo di ulteriore umidità e favorire il proliferare delle muffe. Insomma, la filosofia imperante deve essere quella di diminuire il massimo livello possibile di umidità, sia con la giusta aerazione ogni giorno sia eliminando le fonti di produzione di umidità.
Ma se nonostante tutto la muffa si è formata, dobbiamo trovare i rimedi per eliminarla. Oggi in commercio esistono non pochi prodotti chimici utili, anche se "Per quanto riguarda le pitture, non consiglio di utilizzare quelle termiche antimuffa per ambienti interni perché sono poco traspiranti e le loro miscele portano nuove emissioni di voc (composti organici volatili). Dopo la rimozione delle spore di muffa è bene optare per una nuova finitura con pittura murale a base calce", osserva Federico Sampaoli. Perché non ricorrere, allora, ai semplici rimedi della nonna? Vediamo come potremmo farlo.
Nella dispensa di casa la gran parte di noi ha dei prodotti che possono fare al caso in modo eccellente. Per esempio chi non ha sempre a portata di mano del sale fino, dell’acqua ossigenata, dell’aceto e del bicarbonato di sodio?  Usarli, poi, è abbastanza semplice. Sciogliamo in mezzo litro d’acqua due cucchiai di bicarbonato, due cucchiai di acqua ossigenata e due di sale fino. Dopo aver mescolato per bene, versiamo la soluzione in un contenitore con spruzzatore, in modo da poterla spargere in modo uniforme. A questo punto prepariamo l’area da trattare. Dopo aver messo i guanti puliamo per bene la zona, grattando con una spazzola o con uno spazzolino se si tratta angoli. Spruzziamo il preparato aspettando che il tutto si asciughi ventilando l’ambiente.
Altro rimedio efficace è questo: aceto e olio essenziale di albero del tè (tea tree oil). Versare in mezzo litro d'acqua bollente due bicchieri di aceto di vino bianco e una ventina di gocce di tea tree oil. Dopo aver pulito la zona, come indicato prima, aggiungiamo 10 gocce di olio essenziale di lavanda e 10 di olio essenziale di limone. Dopo aver mescolato bene, versiamo in un contenitore con spruzzino e procediamo a nebulizzarlo sulla muffa. Anche l'acqua ossigenata pura, spruzzata sulle chiazze di muffa, aiuta a rimuoverle. Il procedimento è sempre lo stesso, cioè si versa il liquido poco alla volta e ci si aiuta con una spazzola; appena finito si lasciano porte e finestre aperte per ventilare l'ambiente.
Che dire, amici miei, con l’esperienza ciascuno di noi potrà, se lo vuole, trovare il giusto rimedio “naturale” per avere una casa priva di muffa e, soprattutto liberarsi delle pericolose spore che possono davvero crearci problemi, compromettendo la nostra salute!
A domani.
Mario


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