martedì, luglio 19, 2016

BEPPE MELONI HA CONSEGNATO ALLE STAMPE LA SUA ULTIMA FATICA: “SARDI NEL MONDO”, CHE IN TREDICI BIOGRAFIE RACCONTA L’IMPEGNO DEGLI UOMINI DELLA TERRA D’ARBOREA, SPESO NEL CONTESTO DIPLOMATICO INTERNAZIONALE.



Oristano 19 Luglio 2016
Cari amici,
Chi è Beppe Meloni ad Oristano lo sanno un po’ tutti! Attento osservatore della realtà oristanese da molti lustri, ci ha già lasciato “traccia” degli avvenimenti del nostro territorio (Oristano in particolare, ma con ampi spazi anche dedicati al resto dell’Isola) lasciandoci in eredità culturale ben 5 volumi storici. Ora, a 83 anni, non pago di quanto messo già sul piatto, ha consegnato alle stampe la sua ultima fatica: “SARDI NEL MONDO”, libro che, corredato da un ampio dossier fotografico, riporta l’impegno di quella nutrita pattuglia di sardi della nostra Provincia, che hanno operato nel contesto diplomatico internazionale.
Avevo già avuto modo di parlare con vero piacere di quest’opera (quando Beppe la stava preparando) su questo blog (http://amicomario.blogspot.it/2015/12/ecco-i-sardi-della-provincia-di.html), ma oggi lo voglio fare in maniera più pregnante, riportando quanto scritto su questo lavoro dal giornalista Gian Piero Pinna, stimato amico-giornalista che, con dovizia di particolari ripercorre il sentiero di “ricordi” e riflessioni dell’amico Beppe. Ecco per Voi, cari amici, il competente pensiero di Gian Piero su questo libro, che subito dopo l’estate sarà in libreria. Buona lettura.
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“Sardi nel mondo”. Il Nuovo libro di Beppe Meloni racconta ambasciatori, diplomatici e operatori internazionali della terra d'Arborea.
di Gian Piero Pinna

Attento custode e appassionato difensore della “memoria storica” arborense, Beppe Meloni nell'arco di alcuni decenni di intensa attività giornalistica ha riversato, in cinque volumi di successo, fatti e personaggi di quella vecchia Oristano che non c'è più”: Tharros, 80 anni nel cuore “(1986 con G. Atzori e S. Tola)”, “Oristano, memoria e cronaca” (2000),”Oristano, Novecento e dintorni”(2003), ”Oristano, piccola città (2010), tutti editi da S'Alvure”e, infine, ”I Magnifici Sette”(2009- Roberto Cau editore), significativo omaggio ad Antioco Zucca, Raimondo Carta Raspi, Raimondo Bonu, Carlo Contini, Antonio Garau, Ovidio Addis e Peppetto Pau. Senza dimenticare la “Storia del Convitto Canopoleno” di Sassari, dove Meloni ha studiato nei difficili anni Quaranta dell'adolescenza, tra il Fascismo e la guerra. Dedicato alla memoria del fratello Carlo, convittore negli anni Trenta, volontario universitario caduto a venti anni sul fronte russo nella tragica ritirata sul Don del dicembre 1942. Presentato nell'auditorium del collegio turritano dallo storico sassarese Manlio Brigaglia, che lo ha definito “libro interessante e densamente documentato”. Meloni ha alle spalle intense collaborazioni con la Nuova Sardegna, L'Unione Sarda, la prestigiosa rivista “L'Almanacco di Cagliari”, il settimanale cattolico “L'arborense”, ed è autore di una collana dedicata all'antica Sagra di Santa Croce. A ottantatré primavere suonate, Meloni, decano dei giornalisti oristanesi, non si ferma più. E in autunno manderà alle stampe con l'editore Delfino di Sassari un nuovo libro “Sardi nel mondo” (un centinaio di pagine e ricco corredo fotografico) con tredici biografie di diplomatici, ambasciatori, operatori internazionali della terra d'Arborea. Aprono la serie i ghilarzesi, ben rappresentati da Angelino e Francesco Corrias, padre e figlio, ambasciatori in giro per il mondo. Mons. Mario Roberto Cassari, attuale Nunzio apostolico a Malta dopo una lunga esperienza in terra africana, Francesco Ettore Sequi, ambasciatore dal garbo infinito, che rappresenta l'Italia in Cina. Seguono gli oristanesi Giorgio Francesco Mameli, una vita ambasciatore d'Italia presso la Santa Sede, Bruno Stiglitz, educatore in America latina, Agostino Lionello Chiesa Alziator, console a Nizza e finissimo narratore, Ruggero Corrias, dal Cile a Sarayevo con la Sardegna nel cuore, Gabriele Annis, oristanese verace, dal Brasile al Paraguay. Seguono i cuglieritani Gianni Rosa, giornalista e scrittore, una vita a Bruxelles, alto funzionario alla Comunità Economica Europea, Nicolò Macchiavelli, “Lollò”, nomen omen, una brevissima carriera prematuramente interrotta ad Alessandria d'Egitto. I samughesi Francesco Mugheddu, brillante e valoroso operatore internazionale di pace, e la cooperante internazionale Rossella Urru, con la sua lunga prigionia in terra algerina.
Come sottolinea la critica letteraria Anna Maria Capraro nella presentazione del volume, quella di Meloni è la storia del capitale umano dell'isola di Sardegna al servizio della pace. Un preciso disegno della tela finissima che Meloni, in un incessante ripercorrere i sottilissimi fili della vita comunitaria, intesse sull'ordito della grande storia. Un nuovo capitolo della sua ricerca continua tra i nostri giorni e la nostra storia. L'autore, conclude Capraro, può considerarsi parte di quella generazione che ha ricostruito il Paese dalla macerie in tempi durissimi ma ricchi di speranza e oggi, spinto dalla stessa insopprimibile volontà, combatte con l'intelligenza e la forza dei valori, per trovare nuovi orizzonti di senso. In uno scenario dove sembrano realizzarsi vecchie prefigurazioni distrofiche. In un momento storico in cui, pur reggendosi la definizione di “società liquida” alla Bauman, ci si avvia verso una regressione identitaria. A questo lavoro seguirà la ricostruzione dell'antica “storia di famiglia”. Che ha avuto come scenario di partenza, nel lontanissimo Seicento sardo, le foreste incantate di Seui, i paesaggi magici dell'Ogliastra e della Laconi di S. Ignazio, e le vicende storico politiche di quella Cagliari che si batteva già allora, con molto coraggio e scarso successo, per la costruzione della “Nazione sarda”. Arricchita dalla scoperta della biblioteca del canonico Ignazio Meloni, arciprete del Duomo di Santa Maria Assunta sotto l'arcivescovo Giovanni Saba (1842 – 1860), incomprensibilmente nascosta da più di due secoli. E che torna alla luce in tutto il suo splendore storico bibliografico per essere riconsegnata come è giusto alla storia della città.
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Credo che saranno in molti a leggere con curiosità ed interesse questo nuovo libro.
A domani.
Mario


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