giovedì, luglio 07, 2016

GEIZEER: IL CUBO RINFRESCANTE MADE IN ITALY CHE PIACE TANTO AGLI AMERICANI.




Oristano 7 Luglio 2016
Cari amici,
Con l’arrivo del gran caldo ogni marchingegno che riesce a mitigare l’afa che si crea all’interno degli ambienti è sempre il benvenuto. Se poi l’apparecchio funziona anche senza energia, senza utilizzare la corrente elettrica è certamente meglio! Due vivaci ragazzi abruzzesi, Damiano Iannini e Ferdinando Petrella, laureandi in architettura a Roma, con una innovativa invenzione hanno rivoluzionato la ormai sorpassata idea di ventilatore, studiando un dispositivo capace di rinfrescare piacevolmente una stanza per diverse ore.
Il loro progetto, che è stato chiamato “GEIZEER”, è stato già lanciato in rete su Kickstarter e finora ha raccolto più di 200 mila euro! L’innovativo dispositivo, subito dopo essere stato messo in rete, è piaciuto molto agli americani, come hanno raccontato loro stessi a Startup Italia. Ma com’è nata un’idea così rivoluzionaria in una parte del Sud Italia dove l’innovazione non è certo elevata come nel Nord evoluto e industrializzato? Forse proprio per certe carenze (in particolare di natura economica) che…aiutano a volte a sviluppare l’ingegno! In effetti l’invenzione è nata proprio per trovare rimedio a delle loro esigenze personali, difficili da soddisfare proprio per i modesti mezzi finanziari posseduti dai due ragazzi.
Si, Geizeer è nato nella loro mente proprio per trovare rimedio al soffocante caldo estivo che invadeva il loro studio, privo di aria condizionata in quanto proprio non potevano permettersela. Dopo aver provato a mitigare l’afosa temperatura in mille modi, “Abbiamo riempito delle vasche di ghiaccio per rinfrescare l’ambiente – dice Damiano - e usato un ventilatore per far circolare l’aria più fresca, ma, pur ottenendo qualche beneficio, abbiamo capito che c’era bisogno di ben altro”.
Entrambi studenti di architettura del paesaggio, Damiano e Ferdinando, dopo aver frequentato lo stesso liceo in Abruzzo, una volta arrivati a Roma all’Università, hanno consolidato la loro amicizia, tanto da decidere di aprire insieme una società, chiamata Idea3Di, che si occupava di progettazione e stampa 3D. Questa giovane società negli ultimi tre anni ha collaborato con 3DItaly, una delle aziende leader nel settore, anche se l’idea di mettersi in gioco in maniera innovativa non era mai stata accantonata; come primo esperimento, i due sono partiti proprio da quella giovanile idea di rinfrescare a basso costo gli ambienti, studiando qualcosa di realmente innovativo: Geizeer, appunto.
Ma vediamo insieme come funziona in effetti questa loro diavoleria, costituita da un cubo formato da due parti di legno sovrapponibili. All’interno c’è una ventola e un ice pack fatto ad hoc (la piastra che serve ad accumulare freddo nelle borse frigo, ndr). Una volta attivato, Geizeer non solo raffredda l’aria, ma, a differenza di un comune ventilatore, la diffonde a 360° per un distanza che supera il metro. La batteria di cui è dotato si ricarica con un cavo USB (dura circa 7 ore), mentre l’ice pack ha un’autonomia di circa 4 ore ed è riutilizzabile.
L’ingegnoso sistema non può certo dirsi un vero e proprio sostituto di una piccola pompa di calore, trattandosi di un oggetto, seppur comodo e funzionante da scrivania, ma riesce ad offrire un’alternativa valida in assenza di altri impianti refrigeranti. Damiano e Ferdinando hanno investito molto del loro tempo sul design dell’oggetto che oggi è disponibile nelle versione naturale o laccata, ipotizzandone un prezzo di vendita che non si discosta dagli 85 euro.
Cari amici, d’estate qualsiasi aggeggio capace di rinfrescare l’ambiente è sempre il benvenuto. Se poi questo è in grado di rinfrescare un ufficio per un certo numero di ore (proprio quelle che passiamo a scrivania), risulta oltremodo utile: posato sul nostro desk, nelle giornate molto afose mentre si lavora ci darà sicuramente un bel sollievo. Damiano e Ferdinando per realizzare il prototipo hanno usato le stampanti 3D del loro laboratorio. “Abbiamo speso molto tempo a cercare la forma più giusta ed a scegliere il materiale più opportuno. Dopodiché abbiamo lavorato molto sulla comunicazione. Abbiamo investito su Facebook e contattato blogger e giornali che hanno iniziato a parlare di noi”.
Il prodotto verrà venduto online e non mancheranno le ordinazioni che, con soddisfazione, come fanno sapere i due giovani, stanno già arrivando: in primis quelle di diversi rivenditori stranieri che vorrebbero portare Geizeer nel loro Paese. Siti americani, Business Insider, italiani (tra cui Focus), ma anche blog asiatici hanno rilanciato la notizia e fatto la fortuna della campagna che è partita da un goal di 30mila euro e si concluderà a breve: «Stiamo pensando di inserire degli stretch goal (obiettivi aggiuntivi per la community dei donatori, ndr) per aumentare, per esempio, la durata degli icepack», spiegano i due giovani inventori.
Cari amici, ogni innovazione è sempre in grado di migliorare qualcosa, anche se, come molti altri casi, questo prodotto si aggiunge all’esistente senza sostituzire alcunchè Un plauso, comunque, a menti così fertili, che in futuro ci riserveranno ben altre sorprese, in quanto non si limiteranno certamente a questa loro iniziale prima invenzione!
A domani.
Mario


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