Oristano
18 Luglio 2016
Cari amici,
L’annuale festa della
Madonna del Carmine si è svolta anche quest’anno con ampia partecipazione
popolare. Dopo le novene iniziate il 7 Luglio, nella serata del 16 si è svolta alle
19,00 la processione che ha attraversato le vie del centro storico di Oristano,
seguita dalla Santa Messa alle 20,00, celebrata dall’Arcivescovo Mons. Sanna,
che ha concluso nel modo più degno la dimostrazione d’amore e d’affetto verso
Maria, festeggiata come Madonna del Carmine.
Il simulacro della
Vergine del Monte Carmelo (o del Carmine, termine preso in prestito dal
corrispondente spagnolo Virgen del Carmen), è custodito nella bella chiesa settecentesca
a Lei intitolata (edificata nell’attuale Via Carmine), che faceva parte anticamente
del più vasto convento dei carmelitani (posto a quadrilatero intorno alla
Chiesa), che rimase funzionante fino al 1866; successivamente la struttura
diventò di pubblico utilizzo (fu sede del Comando Carabinieri): oggi quegli
edifici, di proprietà della Provincia, sono la sede del Consorzio Universitario
Oristanese.
Fu l'architetto
piemontese Giuseppe Viana, a edificare chiesa e convento, realizzando in particolare una chiesa che fu considerata
addirittura, come scrisse Corrado Maltese, un "vero gioiello
dell’architettura rococò in Italia". Il progetto venne realizzato nel 1776:
l’ingegnere militare Giuseppe Viana, allievo di Benedetto Alfieri, proprio per l’alta
valutazione ottenuta da questo suo progetto, nel 1777 ottenne dal Collegio
degli Edili di Torino il titolo di architetto regio. Le spese per la sua
edificazione furono sostenute da Don Damiano Nurra, marchese d’Arcais, che nel
1782 donò il complesso ai Carmelitani; l’intera opera venne completata nel 1785
e ancora oggi sulla bella facciata in arenaria troneggia lo stemma degli Arcais,
posto sopra il grande portale d’ingresso.
La chiesa da tempo non
è più utilizzata come parrocchia, ed è seguita dal Parroco della Cattedrale (attualmente
Mons. Giuseppe Sanna) che ne cura l’uso. Anche se chiusa per gran parte
dell’anno l’affezione degli oristanesi per questa chiesa dedicata alla Madonna del
Carmine è rimasta sempre forte, e gli abitanti del quartiere, orgogliosi dei fasti del passato, hanno costituito un comitato per preparare degnamente, ogni
anno, con grande attenzione la festa di metà Luglio. Dal 2001 questo Comitato, composto da una decina di persone, addobba la Chiesa prepara il palco all'esterno e predispone le sedie all'esterno per i partecipanti alla celebrazione della Santa Messa al termine della processione. Poiché col trascorrere
degli anni anche l’antica confraternita delle Anime del Purgatorio che vi aveva sede si
estinse (interruppe le attività negli anni ’50 del secolo scorso), per espresso
desiderio di Mons. Sanna, nella seconda metà del 2014 essa fu ripristinata e
riprese nuova vita con la stessa denominazione, anche se oggi è più nota come Confraternita del
Carmine. Il 23 Ottobre del 2014 si svolse l'emozionante rito della vestizione di
un gruppo di uomini che accettarono di diventare confratelli nel segno
dell'amore a Maria e del servizio alla Comunità parrocchiale della Cattedrale.
Nei secoli scorsi le
Confraternite ad Oristano erano abbastanza numerose: nella chiesa di San Francesco,
tra il 1500 e il 1600, ne esistevano due: quella di San Pietro e quella della
Vergine Maria di Bonaria, mentre nella chiesa di Sant'Antonio Abate nel 1640 esisteva
la confraternita della Pietà (che curava il culto dell'Addolorata e del Cristo
sepolto); successivamente, nella metà del XVIII secolo, risultavano operative:
quella del Rosario e quella della Beata Maria Vergine (chiesa di San Domenico),
quella del Nome di Gesù (chiesa di San Francesco), quella della Purissima
(con sede
nell'Oratorio dell'Immacolata Concezione, in via S. Antonio), quella dello Spirito Santo (chiesa omonima), quella della
Misericordia (oratorio della Maddalena, accanto alla chiesa dello Spirito
Santo, che curava il trasporto dei defunti al cimitero), quella del Santissimo
Sacramento e quella delle Anime del Purgatorio (chiesa del Carmine). Ora le uniche Confraternite
operanti in Oristano sono tre: oltre a quella ricostituita del Carmine sono
operative quelle del Santissimo Nome di Gesù e quella del Santissimo Rosario,
che vestono, rispettivamente, in abiti biancorossi e bianconeri.
Quest’anno ai
festeggiamenti della Madonna del Carmine erano presenti tutte e tre: i
confratelli hanno portato a turno, a spalla, il simulacro della Vergine per le
antiche vie del centro storico. Al termine della processione, a cui ha
partecipato una folla numerosissima, il nostro Arcivescovo ha celebrato la
Santa Messa nella piazzetta antistante la chiesa. In prima fila una rappresentanza delle
Suore Giuseppine, che di recente hanno eletto i nuovi organi sociali.
All’inizio della celebrazione Don Giuseppe Sanna, quale parroco della
Cattedrale, ha ringraziato S.E. l’Arcivescovo che, nonostante i Suoi numerosi
impegni, continua a prestare grande attenzione a quest’evento. Nell’omelia
l’Arcivescovo, dopo essersi complimentato per la bella partecipazione popolare,
ha affrontato lo spinoso tema dell’ospitalità. Partendo dalle letture del
Vangelo ha ragionato sul “Chi è il mio
prossimo?”, entrando nella logica che il prossimo può essere, a nostra
scelta, un amico-ospite oppure un nemico-ostile; dipende da noi, ha detto,
considerarlo l’uno o l’altro: accogliendolo o passandogli accanto con
indifferenza.
Le parole del Vangelo
sono validissime anche nella realtà odierna, ha ribadito Mons. Sanna: oggi è
nostro prossimo il migrante, chi è solo, chi è ammalato, chi è carcerato, e noi
possiamo scegliere di comportarci come il buon samaritano, oppure passare oltre,
voltandoci dall’altra parte. Quello, però, che ci deve far riflettere è il
fatto che alla fine saremo giudicati per le opere di misericordia che avremo
fatto; quando saremo al Suo cospetto il Signore ci dirà che quel derelitto,
quel malato, quel povero ferito che ci è passato accanto era Lui, e noi non lo
abbiamo né accolto ne confortato né curato. Ha poi concluso l’omelia invitando
tutti a pregare Maria con cuore sincero, perché Lei può certamente aiutarci:
invochiamola quando cadiamo, quando siamo angosciati, quando abbiamo paura:
sarà Lei, Regina del Carmelo, il nostro conforto e la nostra speranza.
Una bella festa anche quest'anno, cari amici, che ci auguriamo continui anche in futuro, sempre con questa bella partecipazione!
A domani.
Mario
1 commento:
A me risulta che la Confraternita dell'Immacolata Concezione detta della Purissima avesse sede nell'Oratorio dell'Immacolata Concezione,in via S. Antonio, ora sede del Coro Città di Oristano.
Nella Chiesa del Carmine aveva sede la Confraternita delle Anime del Purgatorio, la confraternita attuale è stata ricostituita con lo stesso nome e
non con quello di Confraternita del Carmine.
La festa, come ogni anno, è organizzata e preparata con cura da una decina di
persone che, dal 2001, hanno formato un Comitato.
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