Oristano
14 Dicembre 2014
Cari amici,
la notizia mi ha
davvero meravigliato in modo assolutamente positivo! Due giovani sorelle
pugliesi, per l’esattezza di Foggia, hanno avviato una interessante attività
economica “culinaria”, mettendo insieme l’esperienza degli anziani e
l’esuberanza giovanile! Una cosa, davvero, senza precedenti: innovativa e capace
di mettere in moto non poche altre iniziative similari. Ecco come è nata questa
brillantissima idea.
Tania e Luana
Stramaglia sono due giovani sorelle, rispettivamente di 25 e 27 anni, nate e
cresciute a Foggia. Tania ha da tempo il sogno di aprire un ristorante, mentre Luana cova il desiderio di avviare un'impresa
con finalità sociali, sul modello del social business. Pensa e ripensa, ecco che si
accende una lampadina: creare un'iniziativa “nuova”, capace di produrre un mix di valore
economico, sociale e culturale, miscelando e mettendo a frutto esperienze molto diverse,
da quelle degli anziani a quelle fortemente entusiastiche dei giovani.
Dalla loro idea nasce
così una innovativa Start Up che, mettendo a frutto il contributo del Bando Principi Attivi 2012 lanciato dalla Regione Puglia, avvia un’attività economica di
ristorazione, capace di mettere insieme le due categorie maggiormente tenute ai
margini dalla società produttiva: i giovani e gli anziani. Il
positivo risultato è “Fork in progress
– cook'n'social business!, un progetto innovativo che non solo risulta vincitore del Bando
Principi attivi 2012, ma arriva anche semifinalista
all'European Social Innovation
Competition 2014, concorso promosso dalla Commissione Europea. Mica male l’idea
brillante delle due giovani sorelle foggiane!
Questa Loro idea vincente oggi è
già operativa: ha recentemente aperto i battenti, nel centro storico di Foggia,
il primo ristorantino atipico di "Cucina
Narrativa", come maliziosamente è stato chiamato. Anche il nome è
caratteristico: si chiama Fourquette, e propone un innovativo
modello di ristorazione, dove anziani, a rischio di emarginazione sociale,
e studenti dell'istituto alberghiero
cucinano, a vista, i piatti della tradizione locale, tutti rigorosamente confezionati
con prodotti a km 0.
L'iniziativa portata
avanti da Tania e Luana è indirizzata a produrre non solo valore economico, ma
anche sociale e culturale, operando sul modello del Social Business, tanto sollecitato a livello mondiale dal premio
Nobel per l’economia Mohamed Yunus. Principio attivo di questa Filosofia Sociale è quello di creare imprese
sostenibili, il cui obiettivo principale non sia la generazione del profitto,
bensì la risoluzione dei vari problemi sociali. Gli eventuali profitti d’impresa, infatti,
sono utilizzati per espandere la portata dell’impresa stessa, e per migliorare
di conseguenza il prodotto o servizio prestato.
L’iniziativa ha avuto
un immediato successo. Orgogliose del risultato le due sorelle hanno così
commentato: "Abbiamo sognato un ristorante in cui potessero cucinare insieme
nonni e nipoti: anziani che ci mettono il cuore, e studenti dell'istituto
alberghiero, che ci aggiungono la passione, per sviluppare solidarietà
intergenerazionale e servire ai clienti ricette della tradizione preparate con
prodotti locali. La cucina è assolutamente pop, noi la renderemo anche social:
un luogo d'incontro, di trasferimento di know-how, di socializzazione e di
scambio. Vogliamo dimostrare che un nuovo modello di ristorazione che produce
valore economico, sociale e culturale è possibile!".
Il grande sogno di
Tania e Luana Stramaglia ora si è concretizzato: da qualche settimana è divenuta
una incredibile realtà. Nell’affiatato Team ora operano due nonne, due nonni e
16 tirocinanti dell'istituto alberghiero Einaudi di Foggia che si alternano
quotidianamente ai fornelli, coordinati dalla chef Sara La Tagliata. In questo bel ristorante di
“Cucina Narrativa”, frequenti sono gli
incontri e i racconti che uniscono generazioni lontane, capaci di aprire la strada a una piccola ma allo stesso
tempo grande rivoluzione: i giovani e gli anziani “insieme”, a dimostrare che
un modello alternativo di sviluppo economico diverso esiste, e che può generare reddito, socialità e cultura!
Cari amici, l’esempio
delle due sorelle pugliesi è sicuramente valido e degno di essere imitato. Io
penso che un progetto del genere sarebbe validissimo anche in Sardegna: sono
tanti gli anziani in possesso di grandi “Saperi e Tradizioni”, che, uniti
all’entusiasmo giovanile potrebbero creare le condizioni per una miriade di
nuove attività congiunte, non solo in campo alimentare. Io credo che sia proprio il caso di provarci!
Chi
ha orecchi per intendere…intenda!
A domani.
Mario
Nessun commento:
Posta un commento