Oristano
29 Dicembre 2014
Cari amici,
proprio a ridosso di
queste festività natalizie un'insegnante ha detto chiaramente in aula ai
propri alunni che Babbo Natale non esisteva, anzi che non era mai esistito e la
sua figura frutto solo di bugie e illusioni. Buona parte dei genitori di questi,
sono insorti contro le affermazioni della docente, creando un putiferio che ha
riempito i giornali anche nazionali e alimentato polemiche a non finire tra
favorevoli e contrari. Il problema sull’esistenza di questa mitica figura è sul
tappeto da lungo tempo e anche oggi, nella Società dell’informazione, il
problema non sembra ancora pronto ad essere facilmente risolto.
Il punto focale della ‘questio’
più che dal personaggio è rappresentato dalla magia del Natale che fa da sfondo
al gioioso periodo di Fine Anno, in cui la fantasia, soprattutto quella dei
bambini, trova ampio spazio e si incarna in questa misteriosa figura, che i
bambini attendono, ogni anno con ansia, inviandogli messaggi e lettere con i
doni richiesti. Si tratta proprio di Babbo Natale che, sfidando il freddo
polare, affronta un lunghissimo viaggio
con la sua slitta trainata dalle renne, carica di una miriade di
doni destinati a tutti i bambini della terra.
Le teorie sul
mantenimento nella mente dei bambini di questa mitica figura, sono in gran
parte a favore della sua esistenza, anche se i fautori della sua cancellazione
non mancano. Nel mondo stuoli di psicoterapeuti, da tempo cercano di aiutare i
genitori a comprendere “cosa si nasconde” dietro la magia di questa mitica
figura, suggerendo come comportarsi con i propri figli. Un modo per rispondere alle
domande spontanee che i genitori si pongono: Perché i bambini dovrebbero credere a Babbo Natale? Qual è il loro
bisogno interiore di credere in questa mitica figura?
I bambini nella fase
della crescita, anche inseriti in una famiglia molto attenta e affettuosa,
hanno bisogno di una figura immaginaria: anziana, rassicurante, attenta ai loro desideri,
che possa, anche meglio dei genitori, riempire i loro sogni e soddisfare le
loro richieste. E Babbo Natale incarna magistralmente questa figura! Sì, perché
la sua storia fa parte della tradizione, è rassicurante, fa parte di un rito piacevole e gradito e, come tutti i riti, dona tranquillità e
serenità e, al tempo stesso, costituisce ogni volta una sorpresa entusiasmante.
Babbo Natale permette al bambino di sognare, di immaginare e fantasticare. E’ per
loro una grande figura magica, ed essi, con Lui, vivono il periodo gioioso in cui
sarebbe troppo triste vivere senza fantasia.
Non pensiamo, però, che
essi lo aspettino solo perché porta i doni: è la sua figura carismatica quella
che li attira! Quanti bambini si fermano agli ingressi dei grandi Market per
farsi fotografare con lui! Egli, dal volto rubicondo e sorridente e con folta
barba bianca, impersona il loro straordinario mondo ideale e fantastico: Egli arriva
dal Grande Nord insieme alle sue renne che, dopo un lungo viaggio, saranno
sicuramente stanche e affamate. Così sul davanzale, ogni bambino lascia una
tazza di latte e un po’ di fieno, perché gli animali prediletti da Babbo Natale
si possano finalmente ristorare e riposare.
Cari amici, nel periodo
della prima adolescenza, quando i bambini non riescono ancora
a comprendere, in modo più completo, quali sono le regole del mondo fisico,
distinguendo ciò che è reale da ciò che non è reale, lasciamoli ancora sognare!
Non tarderà ad arrivare il tempo in cui volenti o nolenti dovranno accettare la
dura realtà della vita, accantonando i sogni.
Voi,
cari amici e fedeli lettori di questo blog, come vi comportate con i vostri
figli? Cosa dite Loro? Dirgli che Babbo Natale esiste, li
aiuterebbe a vivere per alcuni anni tuffati nel mondo della fantasia, un mondo
dove le bruttezze del mondo non sono ancora arrivate, anche se non tarderanno a
toccarle con mano. Dirgli invece che Babbo Natale non esiste, significherebbe calarli direttamente nella vita reale con tutti i suoi pregi e i suoi difetti,
privandoli, però, di uno spicchio di vita fantastica. Cerchiamo
di non far crescere i nostri figli prima del tempo, non togliamo Loro uno
spicchio, un momento di magia!
La realtà, purtroppo,
non tarderà ad arrivare anche per loro! Certo i genitori si pongono anche la
domanda cosa succederà dopo, cosa proverà il loro bambino quando, un po’ più
grande, scoprirà che Babbo Natale non esiste. Dovrebbero stare tranquilli, perché
non succederà nulla! Quando smetterà di crederci, significherà che è giunto il
momento.
Non ne rimarrà deluso, anzi sarà contento di averci creduto fino ad
allora. Sostituirà, così, la figura di Babbo Natale con altre credenze
più adatte alla nuova età ma sicuramente non lo dimenticherà. Quando sarà grande sarà lui a
raccontare ai suoi bimbi la fantastica leggenda di Babbo Natale e delle sue
renne.
Cari amici, manteniamo
il più a lungo possibile nei nostri bambini la credenza in Babbo Natale, in
maniera tale che nessuno di loro rovini prima del tempo, con una cocente
delusione, quella magica sensazione gioiosa e di attesa che essi provano durante le belle
feste natalizie! State sicuri, quando saranno un po’ più grandicelli, Vi
ringrazieranno!
Ciao, a domani.
Mario
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