domenica, luglio 06, 2025

ENERGIA PER IL FUTURO. SCOPERTA UNA GRANDE RISERVA DI IDROGENO SOTTO LA CROSTA TERRESTRE CHE COPRIREBBE IL FABBISOGNO ENERGETICO PER OLTRE 170 MILA ANNI.


Oristano 6 luglio 2025

Cari amici,

Che la ricerca di fonti energetiche pulite, necessarie per soddisfare la crescente fame di energia, sia in costante aumento, è una grande, prioritaria realtà. Ebbene, di recente, è stata scoperta una grande riserva di idrogeno, definita «inesauribile», ritenuta addirittura sufficiente per il fabbisogno dei prossimi 170.000 anni di energia pulita! Una scoperta indubbiamente rivoluzionaria, che potrebbe davvero cambiare il futuro energetico del pianeta! Si trova nel sottosuolo terrestre, nascosta ma accessibile, ed è una grande (illimitata) fonte di energia da noi utilizzabile, oltre che pulita!

Sono stati i ricercatori delle Università di Oxford, Durham e Toronto, a scoprire questa immensa fonte energetica, che potrebbe rappresentare un punto di svolta nella transizione energetica globale. Gli scienziati hanno individuato vaste riserve di idrogeno naturale presenti poco al disotto della crosta terrestre, rivelando che la Terra ha prodotto enormi quantità di questo elemento nel corso di miliardi di anni. Secondo le prime stime, tali riserve, come accennato prima, potrebbero fornire energia pulita al pianeta per un tempo straordinariamente lungo!

Una scoperta straordinaria, di alto valore, che è stata anche pubblicata sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment, e che conferma non solo la presenza di idrogeno in quantità molto più elevate di quanto precedentemente ipotizzato, ma anche la possibilità concreta di poterlo estrarre e utilizzare su scala industriale. Si tratta di idrogeno generato attraverso processi geochimici naturali, senza emissioni di CO₂, rendendolo così una fonte energetica a bassissimo impatto ambientale.

Amici, in un mondo costantemente alla disperata ricerca di soluzioni sostenibili, l’idrogeno naturale rappresenta un’alternativa concreta ai carburanti fossili, una fonte di energia pulita, abbondante e globalmente distribuita nel mondo, che potrebbe portare a soluzione la nostra crescente fame di energia. L’idrogeno è sempre stato considerato un vettore energetico fondamentale per un futuro sostenibile, ma la sua produzione era legata quasi esclusivamente a processi industriali ad alto impatto ambientale. Questo metodo, però, noto come produzione di idrogeno “grigio”, comporta significative emissioni di anidride carbonica.

Ora, però, la nuova scoperta cambia radicalmente lo scenario: l’idrogeno naturale, generato spontaneamente nella crosta terrestre, offre un’alternativa pulita e potenzialmente illimitata. Il team guidato dal professor Chris Ballentine dell’Università di Oxford ha analizzato i meccanismi geochimici che generano l’idrogeno all’interno delle rocce, come le reazioni tra l’acqua e i minerali ferrosi che separano l’idrogeno dall’ossigeno. Grazie a questa ricerca, per la prima volta è stata creata una mappa delle condizioni geologiche favorevoli alla formazione e conservazione di idrogeno naturale.

Una delle scoperte più sorprendenti di questa ricerca è che queste riserve di idrogeno non si trovano solo in profondità nel mantello terrestre, ma anche in formazioni geologiche più accessibili nella crosta terrestre, rendendo l’estrazione potenzialmente più semplice e meno costosa. Dalle montagne dell’Himalaya alle Alpi, passando per lo Scudo canadese, le zone con alta concentrazione di idrogeno si estendono su scala globale, rendendo questa risorsa disponibile in molti Paesi.

Amici, questa scoperta potrebbe davvero rivoluzionare il settore energetico globale. Secondo i ricercatori, con le competenze tecnologiche di oggi, l’estrazione di idrogeno potrebbe avvenire in modo efficiente, proprio come è stato fatto in passato con il petrolio, il gas e l’elio. Questo significa che, con le giuste tecniche geologiche e gli strumenti analitici, la produzione di idrogeno naturale potrebbe diventare economicamente competitiva già nei prossimi anni. L’impatto sul mercato energetico sarebbe enorme: l’industria dell’idrogeno, che attualmente è valutata 135 miliardi di dollari, potrebbe superare il trilione entro il 2050.

Cari amici, un allargato uso dell’idrogeno naturale, consentirebbe finalmente di ridurre drasticamente la dipendenza dai combustibili fossili, e, al tempo stesso, di abbattere le emissioni di CO₂ legate all’attuale produzione di idrogeno industriale. Inoltre, il fatto che le riserve siano distribuite in molte regioni del mondo (almeno 30 stati americani mostrano già segni promettenti), apre scenari geopolitici nuovi, con una maggiore equità nell’accesso alle risorse energetiche. Insomma, questa scoperta sarebbe davvero una soluzione concreta, capace di coniugare crescita economica e sostenibilità.

A domani.

Mario

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