mercoledì, luglio 02, 2025

IL PANE, UNO DEI PIÙ ANTICHI ALIMENTI DELL'UOMO, RESTA BUONO PER GIORNI, ANZI MIGLIORA. ECCO LE PARTICOLARI VIRTÙ DEL PANE RAFFERMO.


Oristano 2 luglio 2025

Cari amici,

Il PANE è uno degli alimenti più antichi consumati dall’uomo. Per secoli fu ritenuto fondamentale in molte culture, in quanto capace di nutrire in modo eccellente la specie umana. Certo, il pane di una volta era alquanto diverso da quello attuale, realizzato con farine integrali ricavate da grani antichi. Un alimento eccellente, dunque, fonte di carboidrati complessi, vitamine del gruppo B e minerali, con un alto valore nutrizionale. La sua storia è di certo antica quasi quanto quella dell’uomo, se pensiamo che già gli antichi Egizi usavano macine e forni e avevano scoperto il lievito); ciò ha fatto sì che il pane, nel tempo, ha sostentato intere popolazioni, costituendone la principale fonte di nutrimento.

Col passare dei secoli e dei millenni, considerata la grande disponibilità di tanti altri alimenti, il pane ha iniziato a passare in secondo piano, vivendo un momento meno glorioso del passato, accusato addirittura di causare obesità. Ciò ha fatto sì che il consumo del pane iniziò ad essere consumato in misura minore, e, soprattutto, utilizzato solo nel giorno dell’acquisto; l’indomani, un po’ indurito, veniva gettato via come pane vecchio, più noto come “PANE RAFFERMO”. Una decisione quest’ultima priva di senso, incosciente, in quanto presa senza conoscere il vero valore di questo alimento.

Il “Pane raffermo”, amici, ha, infatti, delle proprietà benefiche che il “pane fresco” non ha, qualità che possono essere considerate addirittura fantastiche. La trasformazione che avviene nel pane dopo uno o più giorni, è un processo chimico importante: si ha la formazione dell’AMIDO RESISTENTE. Nel pane raffermo, infatti, l’amido si trasforma in quello che gli scienziati chiamano "amido resistente", che è un prebiotico naturale, che nutre i batteri buoni del nostro intestino. Mentre noi digeriamo normalmente gli amidi freschi, questo amido "vecchio" passa indenne, arrivando dritto al colon, dove diventa cibo per la flora batterica intestinale alquanto benefica per il nostro organismo!

A che pro, dunque, gettare via il pane duro, ovvero il pane raffermo, anziché consumarlo, sapendo che, sotto certo aspetti è più salutare del pane di giornata? In passato era diverso, perchè le nostre nonne, pur senza conoscere i segreti della chimica, non l’avevano mai gettato via il pane del giorno prima! Si erano, infatti, accorte che le ricette, confezionate con pane raffermo erano davvero salutari! Amici, non era solo per una questione di risparmio, ma di salute! Non un risparmio casalingo, ma l’utilizzo di un cibo più salutare. Le nostre nonne avevano scoperto un superfood, molto prima che venisse coniata la parola "prebiotico"!

Amici, consumare il pane raffermo significa migliorare la salute del nostro intestino, considerato che avviene la produzione di acidi grassi che lo proteggono, migliorando la nostra salute digestiva. Si tratta di una vera e propria cura di bellezza per il nostro intestino, e un modo per dare una carica positiva al nostro sistema immunitario. L’Amido resistente formatosi nel pane raffermo (AMIDO RETROGRADATO), non venendo assimilato a livello dell’intestino tenue, viene poi fermentato a livello dell’intestino crasso. Un processo chimico davvero straordinario, quello trasforma il pane fresco in pane raffermo, che lo rende alquanto utile al nostro processo di assimilazione. Un processo benefico che lo rende perfetto anche per il controllo della glicemia, oltre che nel conteggio delle calorie e nel raggiungimento della sazietà. Una trasformazione chimica naturale straordinaria, che crea cibo importante per i nostri batteri intestinali, che ne traggono grande giovamento, consentendo ad essi di produrre per noi una sostanza ricca di benefici per la nostra salute: l’acido butirrico.

Cari lettori, la saggezza antica era ben presente nelle nostre nonne, tanto che oggi potremmo considerarle delle “nutrizioniste senza diploma”! Per utilizzare il pane raffermo si erano inventate tante ricette di recupero, basti pensare alla classica pappa al pomodoro: pane raffermo, pomodori e basilico, un piatto sapido, da gustare oggi come ieri! Eppure sono in tanti, oggi, a buttare nel sacco dell’umido il pane del giorno prima senza pensarci due volte! "È solo pane vecchio", dicono, senza sapere ciò che vanno a perdere, sia dal punto di vista economico che salutare.

Cari amici, molti di Voi conoscono la mia età, per cui sanno che ho vissuto, da ragazzo, il triste periodo del “Dopoguerra”, quello successivo alla fine della Seconda guerra mondiale. Un periodo nel quale, anche a livello alimentare, mancava tutto: anche il pane! Pensate, avevo poco più di 12 anni quando mi fu addirittura negato un “pezzo di pane”, che avevo richiesto per fame! In quei tempi le famiglie che riuscivano a procurarsi un po’ di grano panificavano una volta alla settimana, e il pane era più prezioso dell’oro! Quel periodo mi ha segnato: per me il pane, anche oggi, è un alimento sacro: non si butta mai via, nemmeno dopo alcuni giorni! Sono tante le ricette per consumarlo: dall’utilizzo nella prima colazione, bagnato con il latte, ai crostini, oppure bagnato in acqua calda e poi condito col sugo! Il pane, oggi come ieri, è vita e salute, non dimentichiamolo mai!

A domani.

Mario

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