domenica, gennaio 06, 2019

IL CAMBIAMENTO CHE AVANZA: ECCO ALCUNI OGGETTI CHE SONO DIVENTATI OBSOLETI IN MENO DI 30 ANNI! CHI NON RICORDA LE “LETTERA 22” DI INDRO MONTANELLI?


Oristano 6 Gennaio 2019
Cari amici,
Oggi è l'Epifania, per cui spero che la Befana abbia portato a tutti Voi almeno un regalino gradito, e non del carbone (anche perchè ora l'energia prodotta dai fossili è considerata inquinante)! L'Epifania, poi, "tutte le feste si porta via", quindi rinnovo i miei migliori AUGURI di Buon Anno a tutti Voi!
Col nuovo anno è iniziato un altro giro della "ruota del tempo", che mai si ferma e che, per tutti noi umani, ribadisce che nulla è eterno: tutto e nuovo e nulla è nuovo, ma solo trasformato! 
Si, amici, ogni cosa ha un principio ma anche una fine, essendo destinata, in tempi più o meno brevi, a diventare obsoleta, sostituita da qualcosa di nuovo, di più moderno, di più consono allo stile di vita che l’uomo ogni giorno cerca di darsi. Chi ha la mia età (sono nato nella prima metà del secolo scorso), ha avuto a che fare con tanti strumenti che ieri sembravano addirittura rivoluzionari, e che oggi, invece, appaiono così ‘fuori tempo’, così obsoleti da far solo sorridere chi non li ha conosciuti!
Amici, quand’ero ragazzo nel mio piccolo paese (Bauladu, che allora aveva poco meno di 1.000 abitanti) c’era un solo telefono pubblico, ubicato nel tabacchino, e per telefonare o ricevere una telefonata era necessario prenotare la chiamata, oppure si riceveva un bigliettino a casa, con l’invito a recarsi al posto telefonico pubblico ad una data ora). Solo parecchio tempo dopo arrivarono le cabine telefoniche pubbliche poste sulle piazze e poi la possibilità di avere un proprio telefono a casa! Quando lo racconto ai ragazzi di oggi (che hanno il cellulare in tasca fin dalla 1^ elementare) si mettono a ridere pensando ad una favola!
Oggi la mia riflessione con Voi vuole essere una specie di “carrellata dei ricordi” (cosa che ho fatto più dettagliatamente nel mio libro MARIEDDU), un richiamare alla mente alcuni oggetti che costituivano in altri tempi strumenti spesso desiderati (alcuni non era facile averli, perché i denari erano davvero pochi) e che oggi, invece, fanno parte di quella schiera di cose obsolete che i giovani guardano con tanta curiosa ironia. Eccone alcuni (né indico 12), che sicuramente faranno scattare anche in Voi, lettori di una certa età, dei ricordi un po’ nostalgici di quegli anni poi non così lontani, come è successo a me!
 






Considerato che prima ho accennato al telefono, partiamo da questo strumento. Una volta iniziata la diffusione in grande stile del telefono, con il posizionamento di numerose cabine telefoniche pubbliche nelle strade e nelle piazze, c'era da risolvere il problema del pagamento. Furono coniati appositi gettoni e un po' tutti ne avevano un po' in tasca. Per poter telefonare era necessario inserire nell'apposita feritoia di un grosso apparecchio telefonico uno o più gettoni telefonici, Gettoni che furono successivamente sostituiti dalla più comoda scheda telefonica.
La successiva diffusione del numero degli apparecchi telefonici, portati direttamente nelle case di chi poteva permettersi "certi lussi", fece sì che ogni utente avesse un suo numero personale; fu pertanto necessario stampare degli appositi "elenchi, (forniti dall'allora SIP). Questi “elenchi telefonici”, a cui successivamente si aggiunsero le così dette “Pagine gialle”, relative ai numeri di telefono delle attività commerciali, erano spesso dei grossi volumi (per alcune zone erano dei veri e propri dizionari), che potevano essere consultati nei luoghi pubblici dove erano ubicati gli apparecchi. Oggi sembra quasi una favola, ma era realtà! Ai giorni nostri questi sono solo ricordi, in quanto ognuno di noi ha un telefonino in tasca, del quale difficilmente si separa, e non ha bisogno di consultare rubriche, sta tutto nel cellulare!
Altro oggetto simbolo di benessere era la macchina da scrivere. Possederne una anche piccola (la più famosa era la Lettera 22 della Olivetti, che consentiva di scrivere lettere ben diverse da quelle vergate a mano! Strumento indispensabile negli uffici e nelle attività commerciali e di comunicazione, era un lusso averne una anche in casa. Famosa la lettera 22 del grande Indro Montanelli. Oggi il computer, fisso o portatile ha reso questo strumento proprio obsoleto.
Altro strumento che non poteva mancare ad ogni studente o professionista era il vocabolario. Pesante e pure costoso, era “il compendio del sapere”, che andava consultato in ogni circostanza, per ripassare la grammatica oppure per conoscere con esattezza il significato di ogni termine. È scomparso con Internet, in quanto tutto è consultabile oggi anche dal telefonino.
Che dire poi della calcolatrice? Un indispensabile strumento di calcolo che trovavi (anche in molti esemplari) negli uffici, anche i più piccoli. Averne una in casa era un lusso, in quanto fare i calcoli a mano era una fatica onerosa. Oggi anche questo strumento è deceduto per obsolescenza, ben sostituito dai telefonini che tra le mille funzioni hanno anche quella della calcolatrice. Ecco perché oggi gli studenti non sanno fare a mente nemmeno le operazioni più facili!
Ricordate, poi, il valore e la necessità di avere un Diario-Agenda-Rubrica? Strumento assolutamente indispensabile, per studenti, professionisti e quant’altro. Ne esistevano di grande pregio, con firme di prestigio e pure molto costose! Oggi anche questo strumento è passato di moda: c’è il telefonino che assolve perfettamente anche a questa funzione, avvisando anche con un messaggio vocale  gli orari dei nostri appuntamenti.
Altra passione lentamente e inesorabilmente passata di moda è l’invio, specie dai luoghi di vacanza, delle cartoline. Una volta era bello anche collezionarle, e costituivano un campionario delle bellezze artistiche delle città e dei luoghi visitati. Oggi è molto più semplice una mail, oppure postare foto e commenti sui social! Certo, un metodo più rapido e pratico, anche se meno romantico!
Se pensiamo alla musica, specie quella ascoltata fuori casa, ecco che riappare il ricordo delle cassette musicali e del mangianastri, che riproducevano i nostri brani preferiti! Un piacere, allora, che consentiva di riunirsi anche in campagna divertendoci in modo gioioso! Oggi non c’è bisogno di portarsi appresso nulla: basta sempre il nostro telefonino, che assolve egregiamente anche a questa funzione.
Anche riunirsi con gli amici fuori casa e ascoltare l’ultimo 45 giri del cantante preferito era possibile: con il rivoluzionario mangiadischi portatile, che sostituiva egregiamente il giradischi casalingo. Anche questo allora agognato aggeggio oggi esiste solo nella scatola dei nostri ricordi! 
In quei tempi che sto ricordando non c’era certo il passatempo serale della Televisione. La TV era con gli schermi antichi in bianco e nero, con una ricezione poco chiara e con canale unico. Certo non c'era SKY, e, se non andavi al cinema, per vedere un film dovevi acquistare una videocassetta che poi, comodamente seduto in poltrona potevi gustare a casa. Superato anche questo: oggi sia col Digitale terrestre che con Sky puoi vedere tutti i film che vuoi.
Nel campo della fotografia, quando il digitale era ancora nel limbo, avere una buona macchina fotografica e un rullino, possibilmente a 36 pose, era un orgoglio e un piacere di non poco conto! Oggi basta il telefonino, che, collegato al computer e ai social trasmette in tempo reale ogni cosa che vuoi far sapere agli altri!
Anche programmare un viaggio alcuni lustri fa era davvero un’impresa. Cartine, mappe, calcolo di chilometri e quant’altro era una faticosa prassi corrente. Oggi basta accendere il computer (anzi basta pure il telefonino di nuova generazione) e trovi tutto, anche i suggerimenti come programmare il viaggio!
Amici, potrei continuare per molti altri aggeggi importanti che hanno caratterizzato la vita nel secolo scorso, ma credo che basti quanto scritto. Ho voluto riportare, in questi giorni di relax festivo, una carrellata di ricordi…del passato, per ricordare ai giovani quanto era diversa la vita della generazione dei loro nonni. Tutto cambia e nulla cambia, cari lettori, così come nulla si crea ma tutto si trasforma! È la saggezza di chi ha percorso la strada prima di noi a ricordarcelo, ad ogni piè sospinto!
A domani.
Mario 

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