martedì, maggio 22, 2018

GIOVANNI BERNUZZI, UN “CITTADINO DEL MONDO” CHE HA ADOTTATO LA SARDEGNA. CON LA SUA CASA EDITRICE HAPPY HOUR, FA E TRASMETTE CULTURA.


Oristano 22 Maggio 2018
Cari amici,
A chi lo incontra per la prima volta Giovanni Bernuzzi dà l’impressione di un uomo serio, attento osservatore, composto e riflessivo. Poi, osservandolo, ti accorgi che, rispetto a molti altri personaggi, nella conversazione non parte mai per primo, ma, se per curiosità gli rivolgi la parola, si apre subito al dialogo, con buona disponibilità e con un leggero sorriso. 
È stato così anche per me. Queste impressioni le ho avute poco tempo fa, in occasione dell’inaugurazione della mostra di Chia Devis, allestita presso il Museo Diocesano di Oristano, presentatomi da Bianca Laura Petretto che mi informò anche di cosa si occupava l’uomo. La curiosità è una mia dote innata, per cui, in realtà, la prima cosa che ho pensato è: chi è veramente, nella realtà, Giovanni Bernuzzi?
Nel corso della mostra ho avuto occasione di osservarlo per bene. Serio, attento, quasi non volesse perdere una parola di quanto i relatori, Bianca Laura e Silvia Oppo, andavano dicendo sulle capacità artistiche della grande Chia Devis.  Al mio rientro a casa ho cercato di saperne di più su questo personaggio, per completare la mia prima impressione. Giovanni Bernuzzi ha un blog in rete, nel quale, presentandosi ai lettori, afferma: “Leggo grandi romanzi ma scrivo anche brevi poesie, so come si scatta una foto e come si suona un blues: per raccontare una storia, ma senza dirla”. In realtà la sua affermazione appare in parte sibillina, perché, scavando meglio, Giovanni risulta essere un uomo dall'impegno forte e determinato, che nel lavoro culturale che ha deciso fare, ci mette il cuore e l'anima! Ecco un suo succinto curriculum.
Giovanni Bernuzzi è nato a Milano, dove si laurea prima in Lettere e poi in Scienze Politiche, con tesi sulla storia medioevale italiana e quella spagnola; caratterialmente non è mai stato un sedentario, anzi è certamente da considerarsi ‘cittadino del mondo’. Inizia infatti subito a viaggiare, si sposta, vive e lavora a Barcellona, Dublino e infine a Cagliari, dove poi sceglie di alloccare la sua residenza. Comunicare per lui è diventato qualcosa di indispensabile, come respirare. Scrittore, editore e giornalista, ha pensato anche che tutto ciò non poteva ancora bastare. Per questo, una volta stabilitosi a Cagliari, ha pensato di fondare una piccola casa editrice; è nata così la “Happy Hour Edizioni”, che inizia così le sue prime pubblicazioni.
Tra i primi libri stampati "Diario di Santiago", il racconto del Cammino di Santiago de Compostela, poi la raccolta di poesie "Trasparenze", l'autobiografia "Solo ma vero", i racconti "Addio Milano bella", "Incontri casuali tra sconosciuti", e "Tramontata è la luna"; a seguire traduzioni di poesie, da Saffo al Novecento. Ovviamente Giovanni non si è fermato dopo i primi successi, curando e traducendo, per le edizioni Happy Hour, diverse opere classiche. Insomma, per Giovanni Bernuzzi la sua creatura Happy Hour Edizioni, era da considerarsi un forte pungolo, uno stimolo, un richiamo generalizzato alla lettura delle antiche opere, rinvigorendo in particolare quelle letterarie classiche, rilanciando, dalla Sardegna, una produzione letteraria di eccellenza, con un forte respiro internazionale.
Nella collana dei classici di Happy Hour Edizioni, due autori fra i più amati del Novecento: Antoine de Saint-Exupéry, con “La vita in volo”, e Antonio Machado, con “Come un figlio del mare”, due nuovi volumi della collana. In autunno altri tre titoli: La bellezza del mondo, di Simone Weil, Castelli in aria, di Henry David Thoreau, e Tramontata è la luna, oltre a poesie, da Saffo al Novecento. 
Si, amici, l’estro di Giovanni Bernuzzi ha voluto dare a Happy Hour Edizioni (una casa editrice orgogliosamente sarda) un respiro internazionale, puntando sulla qualità dei testi, realizzati con particolare cura editoriale e grafica, e limitando la pubblicazione a pochi titoli all’anno.
Giovanni Bernuzzi per me è uno di quei personaggi che sembrano usciti dalla lampada di Aladino, un uomo nato per realizzare una grande missione: diffondere la cultura nel mondo. Un uomo, tra l'altro, non solo colto, schivo ed elegante, ma garbato e silenzioso, mai “in cattedra”, che riesce a sorprendere gli interlocutori per il gradevole modo in cui trasmette la sua profonda cultura, sempre unita ad una sottile, gradevole ironia. Amante della libertà e delle scelte audaci, ha scommesso sulla cultura, considerandola un veicolo unico per trasmettere l’umana conoscenza. 
Per riflettere al meglio, per programmare il suo impegno futuro, ama molto stare a lungo anche solo con se stesso; adora fare lunghe passeggiate solitarie, immerso nel verde della natura, o lasciandosi cullare, in momenti senza folla, dall sciabordio delle onde, mentre fa un bagno solitario al Poetto.
La sua grande apertura mentale, limpida e trasparente la riversa, quando l'estro poetico lo assale, nella poesia, che, in un gioco di luci e ombre, in parte nasconde e in parte svela il suo animo semplice, che sempre affascina e sorprende i lettori. Nei suoi romanzi, gioca tra storie vere che sembrano inventate e storie inventate che sembrano vere. Senza trascurare la sua orgogliosa casa editrice. Machado e Saint-Exupéry: i due nuovi classici di Happy Hour Edizioni sono, per i curiosi lettori, in bella mostra nella libreria Punto Einaudi di Milano e nella libreria Mieleamaro di Cagliari, e, ovviamente in molte altre librerie.
Sapete che vi dico? Per quella necessaria trasmissione della cultura, che tutti dovremmo davvero amare, amici miei, non si può fare a meno di personaggi come Giovanni Bernuzzi!
Grazie, amici, a domani.
Mario

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