domenica, agosto 17, 2025

LE DIVERSE VARIETÀ DI CARDO SELVATICO: TUTTE CON GRANDI CAPACITÀ BENEFICHE PER IL NOSTRO ORGANISMO.


Oristano 17 agosto 2025

Cari amici,

Oggi riprendo a parlare con Voi di Cardi selvatici. Queste piante erbacee comprendono diverse specie, tra cui il CARDO MARIANO (Silybum marianum), il CARDO COMUNE (Cynara cardunculus) e il CARDO ASININO (Cirsium vulgare) e altre minori, come il Cardo scolino (Scolymus hispanicus), caratterizzato da foglie spinose e fiori gialli e il Cardoncello (Cynara cardunculus var. ferox), una particolare varietà selvatica, diffusa in Puglia; sono tutte varietà con foglie spinose e di sapore amarognolo. Queste specie selvatiche si distinguono alquanto dalle varietà coltivate per la loro crescita spontanea, ovvero specie rustiche che non hanno bisogno di attenzioni.

Di “CARDI SELVATICI” ho già avuto modo di parlare su questo blog, per cui chi fosse interessato può andare a leggere quanto ho pubblicato il 19 agosto 2021, cliccando sul seguente link: http://amicomario.blogspot.com/2021/08/i-benefici-del-cardo-mariano-in-sardo.html. In questo post ho parlato ampiamente del CARDO MARIANO (Silybum marianum (L.) Gaertn., 1791), una varietà ben presente e utilizzata in Sardegna. Esistono, però, come accennato prima, diverse altre varietà di questa pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteracee, tutte alquanto somiglianti, ma anche, sotto certi aspetti, con delle diversità.

Oggi, per esempio voglio analizzare con Voi un’altra varietà di cardo selvatico, il CIRSIUM VULGARE, più comunemente noto come “CARDO ASININO”, una varietà anch’essa alquanto spinosa ma ugualmente ricca di straordinarie virtù salutari. Si, amici, dopo aver decantato le poderose proprietà de Cardo Mariano, oggi voglio rendervi note anche quelle del Cardo asinino, che, seppure in alcune proprietà si differenzino da quelle del Cardo mariano, risultano ugualmente di grande interesse per la salute del nostro organismo. Proviamo a vederle insieme.

Il Cardo asinino (Cirsium vulgare), è davvero un grande contenitore di proprietà benefiche per il nostro organismo. Diversi i componenti della pianta utilizzabili: per esempio le sue radici aiutano la digestione, essendo ricche di composti amarognoli che stimolano la produzione e il rilascio di enzimi digestivi che, come conseguenza, stimolano l'apparato digerente, contribuendo anche a disintossicare il fegato. Questo cardo è alquanto ricco di flavonoidi e antiossidanti, sostanze che aiutano a contrastare i radicali liberi, riducendo anche le infiammazioni. Ottimo anche il contenuto di vitamina C e ferro, sostanze che aiutano a rinforzare il sistema immunitario.

E non è tutto, amici. Del Cardo asinino risultano notevoli anche le sue proprietà diuretiche, visto che contribuiscono a ridurre la ritenzione idrica e permettono una migliore eliminazione delle tossine con le urine. Anche la circolazione sanguigna ne beneficia, riducendo il rischio dello sviluppo di trombi ed emboli; effetti benefici che permettono anche di alleviare la tosse e i sintomi della bronchite. Infine, risultano utilissime anche le sue foglie, che hanno un’azione antibatterica, permettendo, con l’applicazione esterna, la veloce cicatrizzazione delle ferite e lenendo le punture di insetti; effetto benefico che risulta d’aiuto anche in caso di dermatiti e irritazioni cutanee.

Quanto alle modalità di utilizzo, le parti più utili del cardo vanno preparate in modo corretto. Per esempio, per sfruttarne le proprietà digestive e disintossicanti, per rinforzare il sistema immunitario e in caso di problemi respiratori, si prepara un tè al cardo selvatico. La preparazione non è difficile: basta prendere un paio di cucchiaini di foglie secche di cardo selvatico e lasciarle in infusione in acqua calda per 10-15 minuti. Poi basta filtrare e berne 1-2 tazze al giorno.

Sempre per supportare la digestione o anche per aiutare la circolazione sanguigna, c’è chi preferisce usare la tintura. In questo caso si ha bisogno di radici fresche e alcol da cucina ad altra gradazione. Si tagliano le radici a pezzettini e si mettono in un barattolo; questo si riempie poi con alcol, si chiude e si fa riposare in un luogo fresco e buio per 4-6 settimane, agitando il barattolo ogni giorno. Al termine, filtrare e conservare in una bottiglia di vetro scuro. Alla bisogna se ne prendono 10 gocce diluite in acqua prima dei pasti.

Per quanto riguarda gli eventuali utilizzi per “uso esterno”, come ad esempio per lenire dolori muscolari o punture di insetti, si deve preparare un cataplasma; si prendono le foglie fresche, si riducono in pasta e si applicano sulla zona da trattare, coprendo con una benda pulita e tenendo a riposo l’arto per almeno un’ora. Infine, se si vuole usare il cardo asinino per pulire le ferite o aiutare la cicatrizzazione, bisogna preparare un infuso con le foglie di cardo, farlo raffreddare e poi applicare localmente dove serve.

Cari amici, come accennato prima, tutte le varietà di cardo hanno diverse proprietà medicamentose, ma – come dico sempre quando parlo di medicine casalinghe – anche l’utilizzo del cardo selvatico come rimedio curativo, questo va fatto solo se le sue proprietà risultano ben conosciute e provate; insomma, prima dell’utilizzo, bisogna essere ben informati sia sulle proprietà benefiche che sulle controindicazioni. Il mio consiglio? consultare sempre, prima di un eventuale utilizzo, il proprio medico e/o il farmacista. La natura, amici lettori, è una grande farmacia a cielo aperto, ma per un saggio utilizzo, affidarsi sempre agli esperti!

A domani.

Mario

 

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