Oristano 10 agosto 2025
Cari amici,
Pensare di decidere in piena
autonomia il nostro “Comportamento sociale” è pura utopia. Lo è perché la
società in cui viviamo svolge su di noi un forte tipo di pressione, capace di
influenzare il nostro modo di agire, di vivere insieme agli altri. Sì, in
realtà siamo costantemente influenzati dal contesto sociale in cui viviamo. Non
siamo creature solitarie ma SOCIALI, e le nostre azioni, i nostri pensieri e sentimenti
sono spesso condizionati, indirizzati, plasmati dalle norme, dalle aspettative della società
che ci circonda. Questo condizionamento sociale può essere sia positivo che
negativo, e può manifestarsi in vari modi, come l'adesione a comportamenti
comuni, l'accettazione di norme sociali o la reazione a pressioni esterne.
La psicologia da tempo
studia in modo profondo l’influenza esercitata dalla società dove operiamo sul
nostro comportamento in società. L'efficacia dell'influenza sociale in termini
di intensità e persistenza è un concetto ampiamente studiato da Herbert
Kelman e John Hamilton. Questi studi si concentrano sull'esaminare quanto
e per quanto tempo l'influenza sociale può influenzare le persone nei loro
comportamenti e atteggiamenti. Un’influenza che può essere diretta, come quando
ci conformiamo ad una richiesta ricevuta, o indiretta, come quando osserviamo
il comportamento degli altri e decidiamo di seguirne l'esempio.
La nostra autonomia
comportamentale non è, dunque, mai troppo libera, in quanto altamente
influenzabile. Il livello di coerenza e lealtà è fortemente dipendente
dall'ambiente e dal contesto sociale e culturale che viviamo. Siamo alquanto volubili,
e subiamo (forse senza rendercene conto) la pressione di chi ci sta intorno. Quali
le cause? In primis per il nostro bisogno di far parte del “gruppo”, poi anche
per il timore di esserne esclusi. Siamo alquanto flessibili, e il nostro “senso
morale” risulta essere alquanto elastico, non certo stabile e costante.
Amici, nella nostra vita quotidiana
ci adeguiamo sempre più spesso ai condizionamenti esterni. Di norma rispettiamo
le regole sociali anche se non le
condividiamo pienamente, obbediamo agli ordini o alle richieste di figure
autoritarie, anche se non siamo d'accordo con esse, per paura di conseguenze
negative, modifichiamo il nostro comportamento (anche se poco gradito), o
atteggiamento, per adattarci a un nuovo ambiente sociale o ad un gruppo
specifico.
L'influenza sociale che
ci condiziona può essere positiva, quando ci aiuta a integrarci nella società, consentendoci
ad imparare e crescere, ma anche negativa, in quanto ci porta ad adottare un conformismo
eccessivo che può risultare sotto molti aspetti dannoso. E qui entra in gioco
la nostra consapevolezza. Essere consapevoli dell'influenza sociale che
riceviamo può aiutarci a fare scelte più informate e a sviluppare un senso di
autonomia. Si, la consapevolezza aiuta le persone a riflettere, a scegliere, consentendoci
di dare risposte diverse alle richieste ricevute.
Cari amici, adeguarsi al
contesto sociale dove operiamo appare il modo più semplice per essere accettati
ed entrare a far parte del gruppo, ma dobbiamo restare sempre autonomi e consapevoli.
Non dobbiamo mai essere remissivi e manovrabili, perché conformarsi, obbedire, toglie
valore alla nostra individualità, ai nostri valori interiori. Mai lasciarsi
sedurre dai forti inviti esterni se non condivisi dalla nostra coscienza! La
storia ci insegna che in passato questo comportamento remissivo ha portato, per
esempio, tanti tedeschi ad aderire al nazismo! Allora, non mandiamo mai a
dormire la nostra coscienza!
A domani.
Mario
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