Oristano 13 agosto 2025
Cari amici,
Le “RELAZIONI SOCIALI
FISICHE”, con l’inarrestabile avanzare di quelle "VIRTUALI", portate in particolare dai telefoni cellulari, si sono
notevolmente inaridite. A differenza del passato, oggi diamo maggior valore
alle relazioni virtuali, sempre più numerose e che, tramite il telefonino,
seguiamo 24 ore su 24! Questo maggior valore dato agli incontri virtuali,
preferendo stare più connessi con il mondo sconosciuto del Web, anziché con le
persone che abbiamo vicine, ci ha inaridito non poco. Il telefonino è
diventato, ormai, parte di noi, col quale restiamo connessi notte e giorno, e dal quale abbiamo
grande difficoltà a riuscire a staccarci.
Questa prevalenza del
virtuale sul reale ha raffreddato non poco le riunioni fisiche con le persone a
noi vicine, con le quali ci intratteniamo in modo sfuggente, senza dedicare
loro la giusta attenzione! Una volta si dialogava felicemente in amicizia,
parlando del più e del meno, ma osservandoci gli uni con gli altri, senza
distrazioni; oggi, invece, seppure seduti intorno ad un tavolo, manca
l’afflato, quel piacere condiviso dello stare insieme, restando alquanto
distanti, distaccati, impegnati più a osservare il cellulare che la
conversazione reale! C’è la costante preoccupazione di osservare lo schermo o i
deboli rumori che arrivano dal telefonino, come un messaggio o una notifica! Questo
comportamento, amici, continua a crescere in continuazione, oramai è generalizzato, tanto che sta mettendo a rischio quel benefico stare insieme del
passato, vissuto in armonia e amicizia vera, reale.
Gli esperti di
comunicazione e di relazioni sociali, per cercare di evitare che tale pericoloso
scenario continui e possa degenerare, sono concordi nel suggerire, come primo
rimedio, quando ci si riunisce amichevolmente tra amici, di silenziare il
cellulare e di poggiarlo sul tavolo capovolto, ovvero con il display rivolto
verso il basso. Sarebbe un semplice modo di staccare, almeno per un po’, quel
forte rapporto che lega, ormai indissolubilmente, l’uomo al suo cellulare! In
questo modo, oltre a non sentire i soliti, ripetitivi trilli, si eviterà
l’impatto visivo dello schermo che si illumina, per comunicarci una ulteriore
interconnessione del proprio smartphone con gli amici virtuali.
Amici lettori, compiere
questo gesto molto semplice, quando siamo in compagnia, servirebbe a comunicare
agli amici con i quali ci siamo riuniti, che vogliamo “stare solo con loro”,
evitando le possibili distrazioni che il nostro cellulare continuerebbe a crearci.
Una indubbia forma di rispetto, dunque, ma anche di vera attenzione e volontà
di ascoltare chi abbiamo fisicamente di fronte. E di vantaggi, credetemi, ce ne
sono anche altri. Per esempio, evitare di controllare costantemente le notifiche,
serve anche a rallentare nel telefonino il consumo della batteria, che, senza
accendi e spegni continui, avrebbe una maggiore durata. Anche il display, messo
a riposo senza illuminarsi di continuo, rimarrebbe funzionante più a lungo.
Il “comportamento
rispettoso” prima evidenziato avrebbe anche dei positivi risvolti psicologici
non trascurabili. La psicologa Michelle Davis, esperta di mindfulness
presso HEADSPACE (Headspace è un'app che offre esercizi di meditazione
guidata e mindfulness per aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere
mentale), sostiene che il contatto visivo è una delle forme più forti di
connessione tra esseri umani, e interromperlo per guardare lo smartphone non è
certo di aiuto. “La ricerca neuroscientifica - ha sostenuto -
dimostra che, quando due persone mantengono il contatto visivo diretto, i loro
cervelli si sincronizzano, migliorando la comunicazione e l’empatia. Questa
sincronizzazione si interrompe quando l’attenzione viene anche solo brevemente
distolta dall’osservare uno schermo”.
Amici, lo smartphone silenziato
e poggiato capovolto sul tavolo, è l'immagine più eloquente che possiamo
utilizzare, per evidenziare il rispetto che dobbiamo sempre avere nei confronti
di chi sta con noi fisicamente in amicizia; persone con le quali vogliamo
dialogare senza interferenze esterne. Eppure, come spesso succede, ogni azione
da noi compiuta può avere diverse chiavi di lettura, e, anche il gesto di cui
stiamo parlando insieme oggi, per alcuni particolari osservatori, può essere interpretato
come qualcosa di diverso! Silenziare il cellulare e
poggiarlo capovolto, può essere visto come il gesto effettuato da una persona che
si sente insicura o vulnerabile; in questo caso, questa persona utilizza il
proprio cellulare come una sorta di scudo emotivo, e metterlo a testa in giù
potrebbe essere proprio una forma di protezione emotiva. In questo caso il
gesto può significare che si ha il desiderio di non essere visti o giudicati. Insomma,
un gesto che cerca di creare una barriera fisica tra la quella persona e gli
altri.
Cari amici, il mondo è
bello perché è vario! Ed è proprio vero che gli atteggiamenti umani, spesso,
hanno sempre più di una chiave di lettura, come in questo caso. Meditate,
gente, meditate, ma ricordatevi che la RELAZIONE FISICA TRA UMANI è ben diversa da quella virtuale!
A domani.
Mario
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