Oristano 7 agosto 2025
Cari amici,
Se è pur vero che l’uomo
non è stato creato per vivere in questo mondo in solitudine, ma per abitarlo con i
suoi simili instaurando una vita sociale fatta di relazioni e amicizie, questo
bisogno “di stare insieme”, non è costante: prima rallenta, e poi si fa più difficile con l’avanzare dell'età. Si, man mano che il tempo passa, e dalla fanciullezza si passa all'età adulta e poi alla senilità, la voglia di "stare insieme agli altri", di vivere condividendo con gli altri pensieri, opinioni e progetti, in particolare con quelli che sentiamo più vicini alle nostre idee e al nostro pensiero, arriva a diminuire fino a spegnersi. Con l'avanzare dell'età fare nuove amicizie diventa ogni giorno più difficile. In realtà è un cambiamento epocale, se pensiamo che prima da bambini, poi
da adolescenti e anche nelle prime fasi della nostra maturità, abbiamo stretto amicizie con grande facilità, una
volta entrati nella "senilità", i rapporti di amicizia prima iniziano a diminuire fino, poi, a scomparire del tutto, quasi che la relazione con gli altri non sia né gradita né appagante.
In precedenza, fino al
secolo scorso, quando le relazioni umane si svolgevano sempre “di persona”, in
quanto non erano state ancora stravolte dall’avvento dei social, che hanno
ampliato alla grande le amicizie virtuali a scapito di quelle vere, reali, relazionarsi fisicamente era ben più semplice,
in quanto interagire in presenza favoriva la nascita di una maggiore conoscenza
che poi poteva diventare amicizia. Ora, con la vita di oggi, in particolare con
l’avanzare dell’età, trovare nuovi amici risulta sempre più difficile.
Si, la realtà è che, man mano che l’età
avanza, ovvero invecchiando, le opportunità di contatto spesso diminuiscono. Secondo
gli esperti, in particolare una volta arrivati al termine dell’attività lavorativa svolta, i neo
pensionati già faticano a mantenere le amicizie consolidate, quelle esistenti da
lunga data, immaginiamoci se si impegnano a cercarne attivamente di nuove! È questo un
comportamento dettato dalle diverse esperienze maturate nella vita, capaci di creare nel soggetto una forte diffidenza, tipica negli anziani, che limita, impedisce, la
possibilità di creare nuove amicizie.
È, purtroppo, quella
accennata, una situazione paragonabile a quella del “gatto che si morde la coda”.
Arrivati all’età senile, stare insieme agli altri, dopo una vita dedicata al
lavoro e alla famiglia, per trascorrere una vita serena risulterebbe non solo utile ma addirittura necessario, vivere praticando una socialità di gruppo. Trascorrere del tempo con altri
coetanei, partecipando ad attività di gruppo come club sportivi, laboratori
creativi o associazioni per ampliare la cerchia sociale, sarebbe alquanto
positivo, direi indispensabile. Condividere interessi comuni è un ottimo modo
per trascorrere le giornate della senilità serene e appaganti.
Amici, la vita di ciascuno
di noi, arrivato alle soglie della senilità, è ricca di tutta una serie di esperienze
che, giorno dopo giorno, hanno forgiato il nostro carattere. Arrivati all’età
della riflessione, quella post-lavorativa, tutta l’esperienza vissuta contribuisce a rendere le
persone più diffidenti e selettive. Tutti, invecchiando, diventiamo più diffidenti verso il
nuovo; le esperienze passate, le delusioni e le aspettative spesso andate
deluse, ci inducono ad avere scarsa fiducia negli altri, ad avere maggiore
cautela. Sebbene questa cautela sia legittima, a volte, però, ha dei risvolti
negativi, frenando i nuovi incontri, e le nuove, possibili conoscenze.
Invecchiare bene, cari
lettori, significa mantenere, nonostante la diffidenza, una mentalità aperta,
non scartando a priori le opportunità di contatto. È dimostrato che, spesso, le
amicizie più inaspettate sono quelle che diventano più forti! Cercare di
restare disponibili nei confronti degli altri, dialogare senza timore con le
persone che incrociamo, intavolare conversazioni con persone nuove negli
ambienti che frequentiamo (in palestra, nel club sportivo, nelle varie
associazioni, etc.), ci consentirà certamente di trovare le persone giuste con
cui instaurare nuove amicizie.
Cari amici, fare nuove amicizie nella senilità è certamente più difficile,
rispetto a quando eravamo giovani, ma tutt'altro che impossibile. Lo possiamo
fare in modo intelligente: prendendo consapevolezza degli ostacoli esistenti, ma adottando delle semplici
"strategie", possono certamente arricchire la nostra cerchia
sociale. Trascorrere un vecchiaia serena, è il sogno di ognuno di noi, e, per
realizzarlo, dobbiamo “osare”, mai rinchiuderci nel nostro ristretto spazio consolidato,
perché aprirsi agli altri significa uscire dal guscio, vivere anche in senilità
quella appagante vita sociale che abbiamo sempre sognato!
A domani.
Mario
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