martedì, agosto 19, 2025

LA SANITÀ NEL MONDO: UNO SGUARDO SU QUELLA PRATICATA NEGLI STATI UNITI E QUELLA OPERATIVA IN ITALIA. LA NOSTRA SANITÀ SARÀ PURE DISASTRATA, MA...


Oristano 19 agosto 2025

Cari amici,

Che la SANITÀ in Italia non navighi in acque tranquille è una triste realtà che tutti noi ben conosciamo. Tuttavia, se gli italiani stentano a trovare la soluzione ai loro mali (parlo soprattutto di quelli con redditi modesti), nel mondo ci sono nazioni apparentemente floride e ricche, dove la sanità funziona con concetti addirittura opposti a quelli applicati in Italia. Il Servizio Sanitario Nazionale italiano e il Sistema Sanitario Statunitense, per esempio, si basano su principi giuridici e modelli di finanziamento veramente "molto differenti".

In Italia LA SALUTE DEL SINGOLO è tutelata in quanto è ritenuta “di valenza collettiva”, in quanto è considerata una “RISORSA DELLA COMUNITÀ”. Lo Stato detta quindi le linee guida e i livelli essenziali da praticare, che devono essere necessariamente garantiti a tutti i cittadini, a prescindere dal loro reddito (i cosiddetti LEA – Livelli Essenziali di Assistenza). Ciò significa che ogni struttura sanitaria, pubblica o privata, fornisce al cittadino servizi di assistenza gratuita, purché rispettino i principi di universalità, uguaglianza ed equità. Questo “Diritto alla salute”, in Italia, è un diritto garantito dalla Costituzione, e rende il nostro SSN uno dei più invidiati al mondo.

Ben diverso, invece, è il SISTEMA SANITARIO STATUNITENSE, dove il pubblico e il privato si mescolano in modo alquanto differente. Negli USA esistono alcuni programmi di assistenza pubblica destinati ai meno abbienti, ai disabili e agli anziani, ma, al di fuori di queste fasce protette, lo Stato non interviene: i cittadini americani affidano la loro salute ad ASSICURAZIONI PRIVATE, necessarie per coprire gli altissimi costi delle cure nelle strutture ospedaliere. Le differenze fra i due sistemi sono davvero abissali, ed emergono chiaramente, tanto nei principi sui quali poggiano, quanto nei finanziamenti per i servizi erogati.

Mentre in Italia, tutti i cittadini concorrono a finanziare il Servizio Sanitario Nazionale con contributi obbligatori, è poi è lo Stato Centrale a ridistribuire queste risorse alle Regioni, deputate a gestire i fondi sul territorio, ripartendoli fra le varie strutture. In questo modo, tutti hanno accesso alla sanità pubblica e a livelli minimi garantiti dallo Stato (LEA), sia nelle aziende pubbliche gestite dalle ASL, sia in quelle private che hanno stipulato apposita convenzione con le ASL.

Amici, passando dalla teoria alla pratica, facciamo due esempi chiarificatori: vediamo cosa succede se un cittadino italiano dovesse rompersi una gamba negli Stati Uniti, e cosa, invece, accade se un cittadino statunitense ha lo stesso incidente in Italia. Dando il nome di Francesco al nostro concittadino che, recatosi in USA, ha bisogno di cure ospedaliere, vediamo cosa gli succede. Una volta che il nostro concittadino ha avuto l'incidente, un americano gentile, dopo aver visto quanto accaduto, chiama un'ambulanza; da quel momento per l’uomo il tassametro inizia a scattare: il viaggio fino all’ospedale gli costa circa 1.500 dollari!

Arrivato al Pronto Soccorso (l'Emergency Room), la prima cosa che gli domandano è di esibire la sua assicurazione. Lui, tra i gemiti, tira fuori la sua tessera sanitaria europea: la cosa fa solo sorridere chi l'ha chiesta: in USA non vale niente. Tira fuori allora la sua assicurazione di viaggio, quella da 90 euro che ha stipulato online, e loro la prendono, la guardano con sospetto e iniziano a fare telefonate, mentre lui, in attesa, giace su una barella nel corridoio. Dopo diverse ore viene visitato: costo 800 dollari. Ora serve un ortopedico: costo circa 2.000 dollari, più anestesia locale 1.000 dollari, ingessatura altri 1.500 dollari, e poi gli antidolorifici: 50 dollari a pillola.

Alla fine viene dimesso. Ebbene, ALLA CASSA gli presentano la fattura: una cifra per noi italiani folle, che, in relazione al tipo di intervento effettuato, può oscillare tra i 10.000 e i 50.000 dollari! Come pagare? La sua assicurazione di viaggio paga solo una parte, e l’uomo torna in Italia con la sua gamba ingessata e un debito che lo perseguiterà per il resto della sua vita. La sua vacanza da sogno si è trasformata in una condanna a vita ai lavori forzati finanziari! Amici, pagherà a rate e per un lungo periodo! Ciò è la chiara dimostrazione che negli USA la salute non è un diritto, ma un bene di lusso.

Vediamo, invece, che succede al cittadino americano (chiamiamolo Jhon) che si dovesse trovare nella stessa situazione mentre è in Italia. Mentre cammina, cade rovinosamente per strada; un passante chiama il 118: arriva un'ambulanza che lo porta al pronto soccorso. Nessuno gli chiede la carta di credito, nessuno gli chiede soldi, neanche per l’ambulanza. Certo, si ritrova in un posto affollato, pieno di gente che si lamenta, tra infermiere e medici indaffarati, spesso anche scortesi e stanchi. Jhon si sente ignorato, trascurato e anche maltrattato, in quanto lui è abituato a un sistema dove chi paga di più viene servito prima. Qui in Italia no, lui è solo un numero, in una coda da rispettare.

Seppure dopo una lunga trafila, Egli, però, verrà curato in modo eccellente, con un'efficienza che, seppure sgarbata, lo lascia interdetto. Alla fine, una volta dimesso, si avvicina al banco CASSA-TICKET tremante, pronto a ricevere la terribile mazzata finanziaria. Chiede "How much do I owe you?"( Quanto devo?). L'impiegata lo guarda, alza gli occhi al cielo, prende un modulo, ci mette un timbro e gli dice: "Allora, per lei che è straniero e non ha la tessera, dovrebbe pagare il ticket. Sono venticinque euro". Lui crede di aver sentito male: "Twenty-five? Thousand?" (Venticinque-mila?). "No, no" risponde l'impiegata, "venticinque euro". Egli, ancora esterrefatto, paga con una banconota da 50 euro, riceve il resto e va via, pensando con grande curiosità che il mondo della sanità in Italia è proprio diverso!

Cari amici, ecco le mirabolanti differenze tra i due sistemi: l’americano ha ricevuto cure mediche di alta qualità, seppure in un ambiente caotico e disorganizzato, per l’irrisorio costo di due pizze e una birra! Tornerà in America e racconterà ai suoi amici di questo strano Paese socialista, dove la sanità è un disastro ma, in qualche modo, funziona ed è praticamente gratis. Gentili lettori, credo che questo esempio ci faccia davvero riflettere! In entrambi i sistemi c’è qualcosa che di certo va migliorato! Per ora, comunque, io preferisco di gran lunga entrare in una struttura caotica (ma, di qualità), dove manca spesso il sorriso per la stanchezza, piuttosto che essere rovinato a vita da una sanità di rapina come quella americana!

A domani.

Mario

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